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Adesso sono nel vento - Comune di Rimini

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Progetto ‘La strage degli innocenti’<br />

Intervista alle professoresse Luisa Barbiani - Emanuela Malatesta<br />

Scuola Me<strong>di</strong>a Statale “Alighieri-Fermi”<br />

a cura <strong>di</strong> Arrigo Albini e Lanfranco Maggioli<br />

La strage degli innocenti<br />

Quali motivazioni culturali e <strong>di</strong>dattiche l’hanno spinta a partecipare a questo concorso<br />

dell’amministrazione comunale <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong>?<br />

La scuola è il luogo ottimale in cui rievocare la catastrofe ebraica negli anni dal 1933 al<br />

1945, catastrofe che ha coinvolto carnefici, vittime e spettatori, questi ultimi solo apparentemente<br />

meno colpevoli dei primi. Si è riflettuto sulle <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> parlare<br />

della shoah, in modo che <strong>di</strong>venti parte significativa del “passaggio interiore” <strong>di</strong> noi e dei<br />

nostri alunni. Per questo motivo abbiamo cercato <strong>di</strong> unire due linguaggi <strong>di</strong>versi: quello<br />

del racconto e quello dell’argomentazione; uno che mira alla comprensione, l’altro che<br />

punta alla conoscenza. Il linguaggio narrativo e poetico consente <strong>di</strong> rivivere e rielaborare<br />

le intenzioni, le azioni, i sentimenti dei personaggi che raccontano il loro vissuto, permettendo,<br />

così, una più intima comprensione della tematica affrontata. La ricerca storica,<br />

d’altro lato, può suggerire delle spiegazioni razionali dei processi che hanno, in parte,<br />

determinato gli eventi.<br />

Come valuta l’esperienza compiuta dalla sua classe, in riferimento all’interesse,<br />

alla partecipazione e ai risultati formativi conseguiti dai suoi allievi e allieve?<br />

L’esperienza ha contribuito allo sviluppo <strong>di</strong> una consapevolezza e <strong>di</strong> una capacità critica<br />

che potrà aiutarli a <strong>di</strong>ventare dei citta<strong>di</strong>ni rispettosi sì delle leggi, ma capaci anche <strong>di</strong><br />

opporsi alla promulgazione <strong>di</strong> leggi inique, citta<strong>di</strong>ni che non rinuncino mai ad essere<br />

parte attiva della società in cui vivono in favore <strong>di</strong> un apparentemente più tranquillo<br />

ruolo <strong>di</strong> spettatori. Il progetto ha visto un coinvolgimento via via più partecipe e deciso<br />

da parte della quasi totalità della classe che, pur <strong>di</strong> portarlo a termine <strong>nel</strong> migliore dei<br />

mo<strong>di</strong>, non ha esitato a frequentare la scuola anche <strong>nel</strong>le ore pomeri<strong>di</strong>ane.<br />

Quali effetti ha avuto questo lavoro all’interno del suo istituto? Come è stato accolto<br />

e giu<strong>di</strong>cato dai colleghi?<br />

E’ stato accolto positivamente, con maggiore attenzione da parte degli insegnanti delle<br />

classi terze che hanno utilizzato il materiale raccolto e si <strong>sono</strong> serviti dei prodotti realizzati<br />

per raccontare questo periodo storico.<br />

Per quali motivi ritiene che questa esperienza <strong>di</strong>dattica possa essere utilmente<br />

compiuta anche da altre classi e ripetuta in futuro?<br />

Riteniamo che questa esperienza <strong>di</strong>dattica debba essere ripetuta e compiuta da altre clas-<br />

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