Adesso sono nel vento - Comune di Rimini
Adesso sono nel vento - Comune di Rimini
Adesso sono nel vento - Comune di Rimini
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Campo <strong>di</strong> Auschwitz (Oswiecim)<br />
Il 20 Maggio 1940 a nord est <strong>di</strong> Cracovia è istituito il campo <strong>di</strong> Auschwitz sotto il comando<br />
<strong>di</strong> Rudolf Hoss. Fra gli stagni <strong>di</strong> Oswiecim sorge dal nulla la più grande fabbrica <strong>di</strong><br />
sterminio nazista. In questo campo 5 milioni <strong>di</strong> deportati. Accanto al campo principale<br />
sorgono ben presto altri due campi: Birkenau e Monowitz.<br />
Il campo è progettato per sfruttare la manodopera che i tedeschi vendono alle industrie<br />
installate nei <strong>di</strong>ntorni e per sterminare i deportati soprattutto ebrei. I deportati giungono<br />
da tutta Europa in vagoni piombati e subito vengono selezionati: un me<strong>di</strong>co; un ufficiale<br />
o un semplice SS, giu<strong>di</strong>cando dall’aspetto esteriore decide se far lavorare una persona<br />
o mandarla alla camera a gas. Anche in questo campo i me<strong>di</strong>ci nazisti sottopongono<br />
i prigionieri ad esperimenti me<strong>di</strong>ci in particolare <strong>sono</strong> da segnalare quelli del dottor Carl<br />
Clauberg per preparare un metodo rapido per lo sterminio biologico della popolazione<br />
slava. Quando i sovietici liberano il campo si scopre che le SS avevano cercato <strong>di</strong> far<br />
sparire le tracce dei loro crimini <strong>di</strong>struggendo i documenti del campo e facendo saltare<br />
i forni crematori e le camere a gas.<br />
Ma Auschwitz resta la capitale <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione del mondo.<br />
Quando i rastrellati <strong>di</strong> mezza Europa escono dai vagoni piombati, un ufficiale delle SS fa<br />
mettere in <strong>di</strong>sparte gli “abili al lavoro”. Sull’ingresso c’è scritto “Arbeit macht frei”.<br />
Dice Hoss: “Lo sfruttamento del lavoro dura in me<strong>di</strong>a 3 mesi perché la fame e il lavoro<br />
rende gli abili inabili e pronti per la camera a gas.<br />
Così il lavoro libera, libera dalla vita.<br />
La gassazione<br />
La strage degli innocenti<br />
Nel 1941 comincia a funzionare la prima camera a gas, vicino al forno crematorio.<br />
Quando arriva il treno gli abili vengono portati al lager, gli altri <strong>di</strong>rettamente <strong>nel</strong>le camere<br />
a gas. Per cremare 2 mila cadaveri ci vogliono 12 ore.<br />
Per lo zelo <strong>di</strong> Hoss <strong>nel</strong> ‘43 vengono gassate 10 mila persone al giorno. Sempre <strong>nel</strong>lo<br />
stesso anno vengono aggiunti altri 4 forni, ma non bastano più per cui si costruiscono<br />
gran<strong>di</strong> fosse, dove i cadaveri vengono bruciati con il petrolio. In questo periodo si giunge<br />
a sterminare 24 mila persone al giorno. Gli uomini addetti a questi lavori <strong>sono</strong> internati<br />
o delinquenti comuni che vengono scelti con la promessa <strong>di</strong> avere la vita salva, ma<br />
i tedeschi non vogliono testimoni e dopo un po’ vengono mandati a morte e sostituiti.<br />
Dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Hoss.<br />
“…. I bambini piccoli piangevano, ma quando le madri parlavano loro dolcemente, si calmavano<br />
e si incamminavano tranquilli verso le camere a gas…in primavera 42 centinaia<br />
<strong>di</strong> uomini e donne andavano a morte tra i frutteti in fiore, <strong>nel</strong>le camere a gas. Era un’immagine<br />
<strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> morte…..”<br />
Per le donne è tutto più duro. L ‘affollamento è enorme e quando le donne hanno raggiunto<br />
il limite, si lasciano morire.<br />
“Alla fine <strong>di</strong> Maggio 1943 arrivarono 42 vagoni con bambini dagli 8 ai 12 anni: furono tutti<br />
fucilati”.<br />
125