Adesso sono nel vento - Comune di Rimini
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La deportazione dei bambini e<br />
delle famiglie durante il nazismo<br />
Silvia R.<br />
Un’altra testimonianza da “Sotto il cielo d’Europa” ci presenta “Rom, lo zingaro con il<br />
carretto delle ceneri”, un bambino zingaro internato e ucciso <strong>nel</strong> campo <strong>di</strong> Auschwitz.<br />
In realtà non si conosce il suo vero nome perché i nazisti chiamano così i noma<strong>di</strong> appartenenti<br />
alla sua gente. La sua storia è raccontata da molti testimoni. È alto poco più <strong>di</strong> un<br />
metro e venti, occhi neri, carnagione olivastra, bocca e naso sottili ed espressione corrucciata.<br />
Gli zingari vengono spesso menati dai Kapo, che <strong>sono</strong> le guar<strong>di</strong>e del campo <strong>di</strong><br />
concentramento, anche senza nessun motivo o ragione. Rom non ha più i genitori e può<br />
contare solo sul nonno che lo protegge e ogni sera spera che il bambino torni vivo dal<br />
lavoro dei campi. Quando il nonno lo porta a dormire <strong>nel</strong> suo lettino lo prende in braccio<br />
e ogni giorno constata che Rom è sempre più leggero e magro. Quin<strong>di</strong> il nonno baratta le<br />
ultime cose <strong>di</strong> valore per della carne e delle patate. Le scorte però finiscono e i due devono<br />
guadagnarsi da mangiare lavorando molte ore al giorno. L’incarico <strong>di</strong> Rom è quello <strong>di</strong><br />
trasportare le ceneri dei forni crematori sulle strade ghiacciate dal campo <strong>di</strong> concentramento<br />
e <strong>di</strong> sterminio ad Auschwitz-Birkenau. Un giorno una bambina viene trovata viva<br />
dentro una camera a gas dopo che le sostanze mortali <strong>sono</strong> fuoriuscite. Ora tutti la vogliono<br />
salvare e la affidano alla baracca <strong>di</strong> Rom che la protegge e la accu<strong>di</strong>sce.<br />
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