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Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

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Piano <strong>di</strong> Gestione SIC “<strong>Palu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Arsago</strong>”<br />

TENDENZE EVOLUTIVE:<br />

Il processo <strong>di</strong> interramento <strong>del</strong> corpo d’acqua appare piuttosto lento, anche se si accelera notevolmente<br />

durante i perio<strong>di</strong> siccitosi. Nel complesso la comunità appare stabile nel me<strong>di</strong>o periodo, anche se la<br />

popolazione <strong>di</strong> ninfea appare in notevole regresso, essendo la specie più sensibile alle variazioni nella falda.<br />

MINACCE:<br />

La principale minaccia è legata alla riduzione <strong>del</strong>le precipitazioni atmosferiche e quin<strong>di</strong> alla riduzione <strong>del</strong>la<br />

falda d’acqua durante il periodo vegetativo; infatti, l’approvvigionamento idrico <strong>del</strong>le aree umide è<br />

fortemente limitato dalla ridotta estensione <strong>del</strong> bacino. Si riscontra inoltre un processo <strong>di</strong> invasione da parte<br />

<strong>di</strong> elofite e in subor<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> specie legnose (anche esotiche).<br />

STATO DI CONSERVAZIONE:<br />

Lo stato <strong>di</strong> conservazione appare nel complesso buono, ma data la fragilità ecologica e l’importanza<br />

naturalistica <strong>del</strong>le zone umide che ospitano questo habitat si dovrebbero attivare misure <strong>di</strong> particolare tutela<br />

e <strong>di</strong> urgente gestione.<br />

Favorevole<br />

(verde)<br />

FV<br />

INDICAZIONI GESTIONALI:<br />

• interventi imme<strong>di</strong>ati, come il contenimento <strong>del</strong>la vegetazione alberi e arbusti;<br />

• monitoraggio <strong>del</strong>l’altezza <strong>del</strong>la falda e <strong>del</strong>le caratteristiche chimico-fisiche <strong>del</strong>l’acqua;<br />

• monitoraggio <strong>del</strong>la vegetazione, con particolare riferimento alle popolazioni <strong>del</strong>le specie più tipiche<br />

<strong>del</strong>l’habitat;<br />

• sulla base <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni dei monitoraggi (almeno su base quinquennale), attivare degli interventi<br />

complessi (es. sulla falda o riapertura <strong>di</strong> porzione interrate) che mirano ad una conservazione nel<br />

me<strong>di</strong>o-lungo periodo;<br />

• conservazione ex situ <strong>del</strong>la popolazione <strong>di</strong> ninfea, al fine <strong>di</strong> un rafforzamento <strong>del</strong>la popolazione locale<br />

o <strong>di</strong> una sua reintroduzione in altri specchi d’acqua <strong>del</strong> Sito.<br />

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