Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

Piano di Gestione SIC “Paludi di Arsago”
Quadro 91 - Distribuzione dell’habitat nel SIC (per ragioni di restituzione grafica, l’area effettivamente occupata
dall’habitat è stata ampliata).
CARATTERIZZAZIONE FLORISTICO-VEGETAZIONALE:
Si tratta di comunità poco diversificate nel SIC, in cui la componente algale prende stagionalmente il
sopravvento. Tra le specie di piante superiori che si riscontrano con una maggior copertura troviamo
Potamogeton crispus e Callitriche sp.pl.; rarissima la presenza di frammenti di piante di Ranunculus del
sottogenere Batrachium.
CARATTERIZZAZIONE ECOLOGICA:
Si tratta di comunità legata agli unici corsi d’acqua che nel SIC presentano apporti idrici pressoché durante
tutto l’anno. La corrente è in genere debole e il substrato dell’alveo è di natura ciottoloso-ghiaiosa (Torrente
Strona) o più fine (Valle Bagnoli). L’acqua non risulta torbida.
Nel Sito le comunità vegetali riconducibili a questo habitat sono fortemente condizionate dal grado di
ombreggiamento degli alberi presenti sulle sponde, che ne limitano la copertura e in subordine la diversità
floristica. La qualità delle acque è un altro importante fattore, che influenza in particolar modo le fioriture
algali stagionali, in relazione all’input di nutrienti che i corpi idrici ricevono.
TENDENZE EVOLUTIVE:
Non si riscontrano particolari processi in atto, data anche la regolare manutenzione dei canali artificiali in cui
l’habitat è stato osservato.
MINACCE:
La principale minaccia sembra essere legata ad uno scadimento delle qualità chimico-fisiche delle acque, che
già allo stato attuale non sembra particolarmente elevato; questo peggioramento appare comunque poco
probabile in relazione alle generali condizioni ambientali in cui sono inseriti i corsi d’acqua.
L’ombreggiamento, pur essendo un fattore ecologico importante per le piante presenti nell’habitat, nel
medio-breve periodo non costituisce una minaccia; tuttavia nel lungo periodo l’evoluzione a bosco di ampi
tratti delle sponde, ora pressoché scoperti e gestiti ma molti in fase di abbandono, potrebbero ridurre la
complessiva copertura dell’habitat nel SIC. Allo stato attuale non si è riscontrata la presenza di idrofite
esotiche.
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