Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

Piano di Gestione SIC “Paludi di Arsago”
È plausibile che una parte delle abitazioni vuote non sia utilizzata e che l’eventuale quota di abitazioni
utilizzate come seconde case sia quindi ancora inferiore: stando ai dati nessuna delle tre subaree del parco
sembra dunque possedere una vocazione turistica residenziale, nonostante le lievi differenze riscontrate a
vantaggio dei comuni della provincia di Pavia. D’altro canto, la quota di abitazioni vuote a livello provinciale è
più elevata di quella riferita ai soli comuni del Parco, sia nel caso di Varese (9.7%), sia in quello di Pavia
(12.5%): è dunque ipotizzabile che il mercato delle seconde case prediliga comunque altre aree delle due
province.
Quadro 72 - Abitazioni per tipologia di occupazione (Fonte: elaborazione Direzione Studi e Ricerche TCI su dati Istat,
2001).
L’espansione edilizia è dunque riconducibile alle esigenze abitative dei residenti, tanto è vero che ricalca
l’andamento della dinamica demografica e, in particolare, la forte crescita degli anni Sessanta.
Il 41% delle abitazioni censite nel territorio del Parco sono state costruite negli anni Cinquanta e Sessanta: la
percentuale oscilla tra il 39% dei comuni compresi nelle province di Varese e Milano e il 45% di quelli pavesi.
Nei decenni successivi all’istituzione del Parco (si ricorda che il parco Regionale della Valle del Ticino è stato
istituito nel 1974) la crescita edilizia ha subito un graduale rallentamento: tra il 1972 e il 2001 sono state
costruite 66522 abitazioni, pari al 34% del totale. Tale rallentamento è tuttavia imputabile al mutamento
della dinamica demografica piuttosto che alla presenza dell’area protetta: in effetti le percentuali di abitazioni
costruite negli anni Settanta, Ottanta e Novanta nei comuni del Parco delle province di Varese, Milano e
Pavia (rispettivamente il 39%, 40% e 28% del totale) non sono significativamente inferiori alle medie
provinciali (39%, 32%, 31%) e anzi, nel caso del Milanese, la crescita è stata più intensa proprio nei comuni
compresi nel Parco.
Le abitazioni costruite prima del 1919 rappresentano il 14% del totale e sono più frequenti nelle province di
Pavia (15%) e Varese (14%) rispetto a quella di Milano (12%), dove tuttavia si nota una maggiore
consistenza del patrimonio edilizio “antico” rispetto alla media provinciale (8.3%). I comuni che si
distinguono per una maggiore presenza di tale patrimonio, e che hanno dunque meglio conservato il proprio
impianto originario, in provincia di Varese sono Vizzola Ticino (34.6%), Golasecca (33.7%) e Vergiate
(27.9%).
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