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Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

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2 PRESENTAZIONE<br />

2.1 Il Piano <strong>di</strong> Gestione<br />

Piano <strong>di</strong> Gestione SIC “<strong>Palu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Arsago</strong>”<br />

Gli obiettivi generali <strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong> Gestione (PdG) <strong>di</strong> un Sito Natura 2000, in<strong>di</strong>cati dalla Direttiva “Habitat”<br />

92/43 CEE, consistono nel contribuire significativamente al mantenimento o al ripristino <strong>di</strong> un habitat o <strong>di</strong><br />

una specie <strong>di</strong> interesse comunitario/prioritario in uno stato <strong>di</strong> conservazione sod<strong>di</strong>sfacente, ed alla coerenza<br />

<strong>di</strong> rete nella regione biogeografica cui il Sito appartiene. Attraverso l’istituzione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> “aree protette<br />

<strong>di</strong> nuova generazione” (selezionate in base ai criteri esposti nell’All. III <strong>del</strong>la Direttiva), la Direttiva “Habitat”<br />

mira, infatti, alla tutela <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità me<strong>di</strong>ante “misure <strong>di</strong> conservazione” in<strong>di</strong>rizzate ad habitat e specie<br />

<strong>di</strong> particolare interesse europeo, che richiedono misure <strong>di</strong> conservazione o una protezione rigorosa (All. I, II<br />

e IV), nonché a taxa il cui prelievo in natura o sfruttamento potrebbero essere soggetti a regolamentazione<br />

(All. V e VI). Tali misure, sia <strong>di</strong> tipo preventivo che gestionale, variano da Sito a Sito sulla base degli<br />

elementi che il Sito stesso contiene, in particolar modo gli habitat e le popolazioni <strong>di</strong> specie per i quali il<br />

singolo Sito è stato in<strong>di</strong>viduato e per i quali esso è in collegamento funzionale sia con il territorio circostante<br />

sia con gli altri siti <strong>del</strong>la Rete. Il riferimento metodologico per la gestione dei siti Natura 2000 è dettato dalle<br />

“Linee Guida per la gestione dei siti Natura 2000” (Decreto Ministeriale 3 settembre 2002, pubblicato sulla<br />

Gazzetta Ufficiale <strong>del</strong>la Repubblica Italiana n. 224 <strong>del</strong> 24 settembre 2002). Conformemente a tale documento<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, la redazione <strong>del</strong> presente PdG si è sviluppata attraverso tre fasi sostanziali:<br />

1. applicazione <strong>del</strong>l’iter logico-decisionale per la scelta <strong>del</strong> tipo <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Gestione;<br />

2. definizione <strong>del</strong> quadro conoscitivo e <strong>del</strong>le esigenze ecologiche <strong>di</strong> habitat e specie;<br />

3. definizione degli obiettivi e <strong>del</strong>la strategia <strong>di</strong> gestione.<br />

Si è ritenuto importante l'utilizzo <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> consultazione allargata e partecipazione <strong>del</strong> pubblico, al fine <strong>di</strong><br />

coinvolgere le comunità locali nella pianificazione ed operare scelte il più possibile con<strong>di</strong>vise. La<br />

compartecipazione <strong>di</strong> tutti gli stakeholder è, infatti, in<strong>di</strong>spensabile per creare consapevolezza circa il valore<br />

<strong>del</strong>la naturalità dei luoghi come ricchezza e risorsa per il territorio.<br />

In aggiunta si è voluto dotare il PdG <strong>di</strong> uno strumento attuativo, ossia <strong>di</strong> “norme <strong>di</strong> attuazione”, che<br />

contengono in special modo norme per la fruizione <strong>del</strong> Sito.<br />

2.1.1 Le misure <strong>di</strong> conservazione per la gestione<br />

Natura 2000 è una rete <strong>di</strong> aree destinate alla conservazione <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità sul territorio <strong>del</strong>l’Unione<br />

Europea istituita dall’art. 3 <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 12 maggio 1992, relativa alla<br />

conservazione degli habitat naturali e seminaturali e <strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche. La Direttiva 92/43 si<br />

pone in continuità con un precedente intervento comunitario in tema <strong>di</strong> conservazione <strong>del</strong>le risorse naturali:<br />

la <strong>di</strong>rettiva 79/409/CEE <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici.<br />

La <strong>di</strong>rettiva 79/409/CEE concerne la conservazione <strong>del</strong>le specie <strong>di</strong> uccelli viventi naturalmente allo stato<br />

selvatico nel territorio <strong>del</strong>l’Unione Europea; per tali ragioni è conosciuta come Direttiva “Uccelli”. L'obiettivo<br />

primario non è, quin<strong>di</strong>, la protezione <strong>di</strong> determinati territori in quanto naturalisticamente rilevanti, bensì la<br />

tutela <strong>di</strong> determinate specie ornitiche, tutela che vede come strumento prioritario la protezione degli habitat<br />

in cui tali specie hanno il proprio ambiente vitale.<br />

La successiva Direttiva 92/43/CEE, chiamata Direttiva “Habitat” perché riguarda gli habitat naturali e<br />

seminaturali, prevede la realizzazione <strong>del</strong>la rete ecologica europea Natura 2000. La finalità <strong>di</strong> questo atto<br />

<strong>del</strong>la Comunità Europea è quella <strong>di</strong> "contribuire a salvaguardare la bio<strong>di</strong>versità me<strong>di</strong>ante la conservazione<br />

degli habitat naturali, nonché la flora e la fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati Membri". La<br />

<strong>di</strong>rettiva Habitat, in particolare, si propone <strong>di</strong> mantenere o ripristinare in uno stato <strong>di</strong> conservazione<br />

sod<strong>di</strong>sfacente gli habitat naturali e le specie <strong>di</strong> fauna e flora selvatiche <strong>di</strong> interesse comunitario.<br />

Per collocare esattamente i piani <strong>di</strong> gestione nel sistema normativo comunitario e nazionale è necessario<br />

partire dal fatto che, in primo luogo, per le aree inserite nella rete Natura 2000 devono essere previste<br />

adeguate misure <strong>di</strong> conservazione che implicano all’occorrenza, appropriati piani <strong>di</strong> gestione specifici o<br />

integrati ad altri piani <strong>di</strong> sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che<br />

siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi <strong>di</strong> habitat naturali <strong>di</strong> cui all’allegato I e <strong>del</strong>le specie <strong>di</strong> cui<br />

all’allegato II presenti nei Siti. In generale, per tutte le misure <strong>di</strong> conservazione e, dunque, anche per i piani<br />

<strong>di</strong> gestione, lo scopo fondamentale è quello <strong>di</strong> permettere la realizzazione <strong>del</strong>la finalità <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva, che è<br />

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