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Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

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SUPERFICIE NEL SITO (ha): 8.205<br />

Piano <strong>di</strong> Gestione SIC “<strong>Palu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Arsago</strong>”<br />

LOCALIZZAZIONE NEL SITO:<br />

L’habitat è stato osservato presso il confine meri<strong>di</strong>onale <strong>del</strong> Sito poco a nord <strong>di</strong> Madonna <strong>del</strong>la Ghianda<br />

(Somma Lombardo), alla Lagozza <strong>di</strong> Besnate e nella Valle Bagnoli.<br />

L’ampio prato ha sud-ovest <strong>del</strong> Monte Brano è stato completamente abbandonato dal punto <strong>di</strong> vista<br />

gestionale. Una parte importate <strong>del</strong>la sua superficie è ora occupata da una zona umida (v. § 4.1.4), in parte<br />

considerata come habitat 3160; nelle zone che risentono meno <strong>del</strong> ristagno idrico sono invece rimaste poche<br />

tracce <strong>del</strong>la tipica composizione floristica da prato falciato. Si è quin<strong>di</strong> ritenuto opportuno non inserire questa<br />

zona tra quelle occupate dall’habitat 6510, quantunque siano in generale previsti interventi sul contenimento<br />

<strong>del</strong>le specie esotiche, ivi presenti (es. Solidago gigantea), che contemplano ad esempio l’utilizzo <strong>del</strong>lo sfalcio.<br />

Altre formazioni prative non sono state inserite, in quanto presentano una scarsa <strong>di</strong>versità floristica, in<br />

relazione alla loro origine (lolieti a Lolium multiflorum ottenuti da semina) oppure perché intensamente<br />

pascolati (Valle Bagnoli). Il criterio <strong>del</strong>la ricchezza floristica appare infatti essenziale nell’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

queste formazioni come habitat <strong>di</strong> interesse comunitario (v. frase <strong>di</strong>agnostica <strong>del</strong> documento EUR27).<br />

Quadro 92 - Distribuzione <strong>del</strong>l’habitat nel SIC (per ragioni <strong>di</strong> restituzione grafica, l’area effettivamente occupata<br />

dall’habitat è stata ampliata).<br />

CARATTERIZZAZIONE FLORISTICO-VEGETAZIONALE:<br />

Nei prati <strong>del</strong> SIC prevalgono le graminacee, come Agrostis tenuis, Anthoxanthum odoratum, Arrhenatherum<br />

elatius, Dactylis glomerata, Holcus lanatus, Lolium perenne, Poa pratensis, a cui si accompagnano Achillea<br />

roseo-alba, Ajuga reptans, Centaurea nigrescens, Galium mollugo e G. verum, Lotus corniculatus, Plantago<br />

lanceolata, Ranunculus acris, Sanguisorba officinalis, Silene vulgaris, Taraxacum officinale,Trifolium pratense<br />

e T. repens, ecc. Dove è maggiore la <strong>di</strong>sponibilità idrica nel suolo troviamo Carex hirta, Deschampsia<br />

cespitosa, Lychnis flos-cuculi, Ranunculus repens, ecc.<br />

CARATTERIZZAZIONE ECOLOGICA:<br />

Si tratta <strong>di</strong> formazioni seminaturali, create dall’uomo e mantenute attraverso interventi <strong>di</strong> sfalcio a cadenza<br />

perlomeno annuale e talvolta <strong>di</strong> concimazione, in genere <strong>di</strong> tipo organica (letame). Senza il regolare<br />

intervento <strong>del</strong>l’uomo, questo habitat è destinato ad un rapido rimboschimento naturale. Tuttavia azioni<br />

protratte in modo sproporzionato, come un’eccessiva concimazione o il pascolo continuato, determinano un<br />

notevole impoverimento floristico e in casi estremi anche una <strong>di</strong>minuzione <strong>del</strong> complessivo valore pabulare<br />

<strong>del</strong> prato.<br />

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