Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

Piano di Gestione SIC “Paludi di Arsago”
o Lande con Brugo ± alberate, anche per rimboschimento con specie esotiche (Pino rigido e
Prugnolo tardivo), spesso degradate a praterie di Molinia a causa di incendi o di diretto
disturbo antropico, oppure alterate perché usate come parchi privati; non esiste una
selvicoltura di governo prevalente;
• Vegetazione erbacea naturale:
o Praterie igrofile a Canna di palude, Tife, Carici sovente con ingressione di specie ruderali e/o
esotiche.
Sulla base del Piano di settore boschi la superficie complessiva delle formazioni forestali è di 455.011 ha
(Quadro 63), pari a 83.8% dell’area del SIC. Le formazioni forestali maggiormente rappresentate sono quelle
dominate dalle specie esotiche, che complessivamente occupano quasi il 70% dell’area forestale. Ben
rappresentati sono pure i castagneti (22.4%) e i boschi di pino silvestre e castagno (8.3%). Le lande con
brugo alberate occupano invece una frazione irrisoria dei boschi (complessivamente inferiore allo 0.5%).
Quadro 63 - Superficie occupata da ciascuna formazione forestale nel SIC secondo il Piano di settore boschi del Parco.
Formazione forestale
Superficie
(ha) (%)
M- Boschi di Pino silvestre e Castagno 37.680 8.3
M- Boschi di Castagno 101.937 22.4
M- Boschi di esotiche 279.584 61.4
P- Boschi di esotiche (con Farnia, Pino e
Castagno)
27.850 6.1
P- Lande con Brugo alberate 0.435 0.1
P- Lande con Brugo alberate (con
esotiche)
1.349 0.3
P- Boschi di esotiche 6.176 1.4
Totale 455.011 100.0
In base all’azzonamento del PTC del Parco (v. § 4.3.4 e Quadro 58) il SIC rientra in modo prevalente nelle
Zone B1 (zone naturalistiche orientate e nello specifico definite ZB: zone naturalistiche parziali zoologichebiogenetiche)
e in quelle C2 (zone agricole e forestali a prevalente interesse paesaggistico).
All’art. 1bis (“aree di salvaguardia”) il Piano riporta che le zone definite B1 “sono considerate aree da
salvaguardare in modo totale e in esse non trovano applicazione le seguenti norme del piano di settore”;
inoltre, “sono unicamente consentiti, (omissis), gli interventi di conservazione e ripristino ambientale
autorizzati dalla Giunta Regionale ai sensi dell’art. 13, 6° comma della LR 30 novembre 1983, n. 86”.
Quest’ultimo comma della summenzionata LR recita che “nelle more dell’approvazione del piano di gestione
della riserva di cui al precedente terzo comma, la giunta regionale può autorizzare l’esecuzione e concorrere
al finanziamento di opere di conservazione e ripristino ambientale”.
All’art. 2 (“obbligo di conservazione dei boschi”) si recita come “i complessi naturali od artificiali dell’area del
Parco, non sottoposti a vincoli di Riserva integrale, devono essere mantenuti a cura dei proprietari o dei
possessori dei boschi nel migliore stato di conservazione colturale, in armonia con gli obiettivi previsti dal
presente Piano”.
Il Piano individua delle “norme particolari per i singoli boschi”, che così possono essere riassunte:
• Boschi di pino silvestre e castagno dell’area morenica (art. 27):
o è ammesso il taglio di tipo intercalare a carico del materiale secco e di polloni soprannumero
(rispettando comunque uno fra i migliori su ogni ceppaia, di qualsiasi specie presente),
tranne che in presenza di meno di 10 mq per ettaro di area basimetrica;
o le utilizzazioni principali (tagli di rinnovazione) devono sempre essere fatte a carico di piante
scelte da agenti forestali o da personale abilitato; esse sono finalizzate all’obiettivo colturale
di una fustaia coetanea per gruppi;
o la superficie complessiva dei gruppi messi in rinnovazione non deve superare il 25% del
totale dell’area percorsa; la scelta dei gruppi è fatta, ove possibile, con il minimo sacrifico di
materiale ben vegeto e di specie autoctone tipiche della formazione vegetale;
o fra un intervento ed il successivo devono trascorrere non meno di 12 anni;
• boschi di castagno dell’area morenica (art. 28):
o è ammesso il taglio di tipo intercalare a carico del materiale secco, mentre il taglio dei
polloni deve rispettare uno fra i migliori su ogni ceppaia, tranne che in presenza di meno di
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