Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino
Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino
Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Piano <strong>di</strong> Gestione SIC “<strong>Palu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Arsago</strong>”<br />
effettuati per la redazione <strong>del</strong> presente piano è stato rinvenuto un in<strong>di</strong>viduo <strong>di</strong> faina (Martes foina) investito<br />
sulla carreggiata, a circa 1 km a monte <strong>del</strong>la stazione <strong>di</strong> servizio. Di fatto l’autostrada rappresenta una<br />
barriera pochissimo permeabile per tutta la fauna terrestre. In ambiente terrestre tale frammentazione<br />
influisce negativamente soprattutto nei confronti <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni che compiono spostamenti<br />
stagionali o legati al ciclo biologico muovendosi sul terreno (es. anfibi, alcuni invertebrati).<br />
Il percorso ciclo-pedonabile e i sentieri presenti all’interno <strong>del</strong> Sito non sembrano frequentati da un numero<br />
particolarmente elevato <strong>di</strong> persone, tale da costituire un fattore <strong>di</strong> impatto rilevante. La Palude Pollini è<br />
l’unica area effettivamente frequentata con una certa assiduità da parte <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> pescatori <strong>di</strong>lettanti.<br />
L’impatto potenziale dovuto a tale attività non sembra tuttavia tale da pregiu<strong>di</strong>care lo stato <strong>di</strong> conservazione<br />
<strong>di</strong> habitat e specie.<br />
Il lato orientale <strong>del</strong> SIC è <strong>del</strong>imitato dalla scarpata <strong>del</strong>la linea ferroviaria FS Milano-Luino. Come per<br />
l’Autostrada A8, si riscontra un effetto barriera sulla <strong>di</strong>spersione <strong>del</strong>la fauna, anche se <strong>di</strong> minor efficacia. Le<br />
emissioni acustiche e luminose sono inoltre decisamente inferiori.<br />
L’Aeroporto internazionale <strong>del</strong>la Malpensa, il quale si trova a meno <strong>di</strong> 5 km <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal SIC, collocato<br />
imme<strong>di</strong>atamente a sud <strong>del</strong> confine comunale <strong>di</strong> Somma Lombardo, proietta sulla parte meri<strong>di</strong>onale ed<br />
occidentale <strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> Somma le curve isofoniche (e ovviamente il rumore che esse rappresentano). Lo<br />
sviluppo <strong>del</strong>lo scalo aereo <strong>di</strong> Malpensa porta con sé <strong>del</strong>le evidenti criticità: il rumore, un sensibile aumento<br />
<strong>del</strong> traffico sulla viabilità principale <strong>di</strong> accesso, ma anche sulla viabilità secondaria ed è una possibile causa <strong>di</strong><br />
collisioni accidentali con l’avifauna. Non bisogna trascurare l’inquinamento luminoso dovuto alle segnalazioni<br />
e <strong>del</strong>imitazioni <strong>del</strong>l’aeroporto e <strong>del</strong>le strade <strong>di</strong> collegamento. L’illuminazione notturna <strong>del</strong>la stazione<br />
aeroportuale determina in particolare un effetto attrattivo sugli uccelli in migrazione attiva.<br />
Una <strong>del</strong>le principali criticità rappresentate dalla presenza <strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Malpensa, riguarda infatti gli effetti<br />
sul sistema <strong>di</strong> migrazione degli uccelli, non solo a livello locale (relativo al territorio <strong>del</strong> SIC in oggetto), ma<br />
più in generale, a livello <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>. L’aeroporto si colloca nell’area dove si intersecano due dei<br />
principali tragitti migratori che attraversano la regione Lombar<strong>di</strong>a: la via parallela alle Prealpi, che in autunno<br />
conduce gran<strong>di</strong> quantitativi <strong>di</strong> uccelli da E-NE a O-SO, e quella parallela al corso <strong>del</strong> fiume, <strong>di</strong>retta da nord a<br />
sud. Gli effetti <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Malpensa sulla migrazione <strong>del</strong>l’avifauna sono stati<br />
ampiamente stu<strong>di</strong>ati e documentati; una sintesi dei risultati ottenuti da tali stu<strong>di</strong> è fornita dal volume “La<br />
migrazione degli uccelli nella valle <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> e l’impatto <strong>di</strong> Malpensa” (Consorzio <strong>Parco</strong> Lombardo <strong>del</strong>la Valle<br />
<strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>, 2003). In sintesi, gli uccelli migratori notturni che si trovano in migrazione attiva nei pressi<br />
<strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Malpensa vengono attratti dall’illuminazione <strong>del</strong>l’aeroporto; tale attrattiva porta a una<br />
perturbazione <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> orientamento e, in generale, a compiere soste impreviste nei pressi<br />
<strong>del</strong>l’aeroporto, talvolta in aree inadatte dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la possibilità <strong>di</strong> reperimento <strong>del</strong>le risorse<br />
trofiche. Considerando che la probabilità per un migratore <strong>di</strong> terminare il proprio viaggio <strong>di</strong>pende dal proprio<br />
stato energetico, tali soste forzate in habitat <strong>di</strong> scarsa qualità dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>l’offerta <strong>di</strong> fonti trofiche<br />
rappresentano un vero rischio per il successo <strong>del</strong>la migrazione <strong>di</strong> intere popolazioni. In aggiunta, è anche<br />
possibile che gli aerei in transito e il relativo inquinamento acustico rappresentino <strong>del</strong>le concause <strong>del</strong>la scarsa<br />
efficacia <strong>del</strong>la sosta da parte dei migratori in vicinanza <strong>del</strong>l’aeroporto.<br />
La presenza <strong>del</strong>l’aeroporto <strong>di</strong> Malpensa, inoltre, costituisce la principale zona lombarda <strong>di</strong> ingresso <strong>di</strong> specie<br />
alloctone, anche tropicali, <strong>di</strong> Insetti. Il fenomeno più volte ha comportato vere e proprie invasioni (es.<br />
Metcalpha sp.) e vari impatti negativi su specie vegetali autoctone, anche <strong>di</strong> interesse colturale (es.<br />
Diabrotica virgifera virgifera).<br />
L’aeroporto <strong>del</strong>l’AgustaWestland <strong>di</strong> Vergiate, invece, non ospita né voli intercontinentali né continentali, ma è<br />
utilizzato dall’azienda per il collaudo degli aeromobili prodotti dalla stessa. Fino a pochi anni fa nell’aeroporto<br />
aveva sede anche l’aereoclub <strong>di</strong> Vergiate (ora Air Vergiate “A. Passaleva”), attualmente trasferitosi<br />
nell’aeroporto <strong>di</strong> Biella. L’impatto è quin<strong>di</strong> assolutamente inferiore rispetto a Malpensa proprio per il traffico<br />
minore che gravita sull’aeroporto <strong>del</strong>l’AgustaWestland, quantunque posto a qualche centinaio <strong>di</strong> metri dal<br />
perimetro occidentale <strong>del</strong> SIC.<br />
Nel<br />
Quadro 97 vengono evidenziati i principali impatti dovuti a minacce legate al trasporto e al turismo.<br />
157