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Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

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aree biogeograficamente<br />

non compatibili<br />

Note:<br />

INTENSITÀ: A: influenza forte; B: influenza me<strong>di</strong>a; C: influenza debole;<br />

INFLUENZA: influenza positiva (+), neutra (0) o negativa (-).<br />

6.5 Fattori <strong>di</strong> impatto legati alla gestione forestale<br />

Piano <strong>di</strong> Gestione SIC “<strong>Palu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Arsago</strong>”<br />

Nel SIC la gestione forestale dovrebbe essere finalizzata alla complessiva tutela <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità, anche<br />

me<strong>di</strong>ante l’impiego <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> selvicoltura naturalistica. Come purtroppo riscontrato durante i sopraluoghi<br />

finalizzati alla redazione <strong>del</strong> presente PdG, è evidente come nel passato la gestione forestale sia stata <strong>del</strong><br />

tutto carente, principalmente per quanto riguarda le cure selvicolturali, nonostante nel Piano <strong>di</strong> settore<br />

boschi all’art. 2 vi sia da parte dei proprietari o dei possessori dei boschi “obbligo <strong>di</strong> conservazione dei<br />

boschi” (v. § 4.3.6). Questa lacuna ha portato ad un assoluto degrado sia strutturale sia <strong>di</strong> composizione <strong>del</strong><br />

soprassuolo forestale e conseguentemente anche <strong>del</strong>la restante cenosi vegetale.<br />

A questo si deve aggiungere la presenza <strong>di</strong> impianti artificiali, spesso <strong>di</strong> specie forestali esotiche, tra cui<br />

Quercus rubra ai cui esemplari è stata data protezione in accordo al Piano <strong>di</strong> settore boschi <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>.<br />

Nel Quadro 101 sono riportati le minacce e i fattori legati alla gestione forestale.<br />

Quadro 101 - Minacce e fattori <strong>di</strong> impatto legati alla gestione forestale.<br />

Processi locali Cod. Attività Intensità<br />

% <strong>del</strong><br />

Sito<br />

assenza <strong>di</strong> cure<br />

selvicolturali, protezione<br />

degli esemplari <strong>di</strong> quercia<br />

rossa<br />

160 gestione forestale A 85 -<br />

impianti forestali con<br />

specie esotiche<br />

Note:<br />

162 piantagione artificiale A 15 -<br />

INTENSITÀ: A: influenza forte; B: influenza me<strong>di</strong>a; C: influenza debole;<br />

INFLUENZA: influenza positiva (+), neutra (0) o negativa (-).<br />

6.6 Fattori <strong>di</strong> impatto legati all’agricoltura<br />

Influenza<br />

Il SIC è inserito in un contesto parzialmente agricolo, tanto che non sono praticamente presenti campi<br />

coltivati se si escludono alcune parcelle coltivate a mais o a loglio maggiore. Di fatto si può affermare che<br />

queste attività agricole hanno un ruolo marginale sulla conservazione <strong>di</strong> habitat e specie.<br />

La presenza <strong>di</strong> un allevamento <strong>di</strong> cavalli nella Valle Bagnoli favorisce il mantenimento <strong>di</strong> zone aperte, la<br />

pulizia e manutenzione dei sentieri e <strong>di</strong> particolare interesse il mantenimento <strong>del</strong>le staccionate in legno,<br />

finalizzate primariamente al contenimento <strong>del</strong> bestiame, le quali rappresentano però un elemento <strong>di</strong> pregio<br />

nel contesto paesistico oltre che un punto <strong>di</strong> richiamo per l’avifauna (ad esempio per l’averla piccola).<br />

Inoltre, il sistema <strong>di</strong> canali artificiali (v. § 4.1.4 e 5.1) viene mantenuto in efficienza e consente, tra l’altro, la<br />

presenza <strong>del</strong>l’habitat 3260.<br />

Nei pressi <strong>del</strong>la Lagozza è ubicata un’azienda agricola che svolge attività <strong>di</strong> allevamento <strong>di</strong> vacche. Questo<br />

tipo <strong>di</strong> allevamento nel caso <strong>di</strong> una cattiva gestione dei liquami può comportare un aumento dei carichi nel<br />

terreno, e un possibile passaggio <strong>di</strong> percolato nella falda sottostante con conseguente inquinamento e<br />

riduzione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l’acqua <strong>del</strong>l’area umida, che presenta già evidenti segnali <strong>di</strong> eutrofizzazione.<br />

La gestione dei prati falciati riconducibili all’habitat 6510 è allo stato attuale funzionale al loro mantenimento,<br />

anche se si è riscontrato un progressivo abbandono <strong>di</strong> queste formazioni seminaturali nell’intero SIC. Il<br />

mantenimento <strong>del</strong>l’habitat e <strong>del</strong>le altre formazioni erbacee <strong>di</strong> tipo non igrofilo, come quella <strong>del</strong>la Valle<br />

Bagnoli, sono importanti sotto il profilo paesaggistico e faunistico. La loro gestione dovrebbe essere quin<strong>di</strong><br />

incentivata. Occorre tuttavia evidenziare come l’abbandono <strong>di</strong> queste formazioni seminaturali può portare in<br />

particolari situazioni alla ricostituzione <strong>di</strong> importanti aree umide (v. § 4.1.4).<br />

160

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