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Paludi di Arsago - Delizie del Ticino - Parco del Ticino

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Piano <strong>di</strong> Gestione SIC “<strong>Palu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Arsago</strong>”<br />

quella “<strong>di</strong> contribuire a salvaguardare la bio<strong>di</strong>versità me<strong>di</strong>ante la conservazione degli habitat naturali nonché<br />

<strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il Trattato”.<br />

Più specificamente, per “misure <strong>di</strong> conservazione” si deve intendere “quel complesso <strong>di</strong> misure necessarie<br />

per mantenere o ripristinare gli habitat naturali e le popolazioni <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> fauna e flora selvatiche in uno<br />

stato <strong>di</strong> conservazione sod<strong>di</strong>sfacente”. Lo stato <strong>di</strong> conservazione <strong>di</strong> un habitat naturale (art. 1 lett. e <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE) è “effetto <strong>del</strong>la somma dei fattori che influiscono sull’habitat naturale in causa, nonché<br />

sulle specie tipiche che in esso si trovano, che possono alterare a lunga scadenza la sua ripartizione<br />

naturale, la sua struttura e le sue funzioni, nonché la sopravvivenza <strong>del</strong>le specie tipiche”. Lo stato <strong>di</strong><br />

conservazione <strong>di</strong> una specie è, invece, “la somma dei fattori che, influendo sulla specie in causa, possono<br />

alterare a lungo termine la ripartizione e l’importanza <strong>del</strong>le sue popolazioni”.<br />

Per un habitat naturale, lo stato <strong>di</strong> conservazione è sod<strong>di</strong>sfacente quando:<br />

• la sua area <strong>di</strong> ripartizione naturale e le superfici che comprende sono stabili o in estensione;<br />

• la struttura e le funzioni specifiche necessarie al suo mantenimento a lungo termine esistono e<br />

possono continuare ad esistere in un futuro preve<strong>di</strong>bile;<br />

• lo stato <strong>di</strong> conservazione <strong>del</strong>le specie tipiche è sod<strong>di</strong>sfacente.<br />

Per una specie, lo stato <strong>di</strong> conservazione è sod<strong>di</strong>sfacente quando:<br />

• i dati relativi all’andamento <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>la specie in causa in<strong>di</strong>cano che tale specie continua<br />

e può continuare a lungo termine ad essere un elemento vitale degli habitat naturali cui appartiene;<br />

• l’area <strong>di</strong> ripartizione naturale <strong>di</strong> tale specie non è in declino né rischia il declino in un futuro<br />

preve<strong>di</strong>bile;<br />

• esiste e continuerà probabilmente ad esistere un habitat sufficiente affinché le sue popolazioni si<br />

mantengano a lungo termine.<br />

Le misure <strong>di</strong> conservazione dovranno assicurare il mantenimento o il ripristino in una stato <strong>di</strong> conservazione<br />

sod<strong>di</strong>sfacente degli habitat naturali e degli habitat <strong>di</strong> specie presenti nel Sito garantendo la coerenza <strong>di</strong> rete.<br />

La <strong>di</strong>rettiva, inoltre, riferisce le misure <strong>di</strong> conservazione “alle esigenze ecologiche dei tipi <strong>di</strong> habitat naturali <strong>di</strong><br />

cui all’allegato I e <strong>del</strong>le specie <strong>di</strong> cui all’allegato II presenti nei Siti”. Sono da considerare “tutte le esigenze<br />

ecologiche dei fattori abiotici e biotici necessari per garantire lo stato <strong>di</strong> conservazione sod<strong>di</strong>sfacente dei tipi<br />

<strong>di</strong> habitat e <strong>del</strong>le specie, comprese le loro relazioni con l’ambiente (aria, acqua, suolo, vegetazione, ecc.)”.<br />

2.1.2 In<strong>di</strong>cazioni per la gestione<br />

L'attuazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive Habitat e Uccelli per la gestione dei Siti Natura 2000 si traduce<br />

prioritariamente nel conservare la stessa ragion d'essere <strong>di</strong> ciascun Sito, ovvero nel salvaguardare la<br />

struttura e la funzione degli habitat e/o garantire la persistenza a lungo termine <strong>del</strong>le specie alle quali<br />

ciascun Sito è "de<strong>di</strong>cato".<br />

Per la definizione dei criteri <strong>di</strong> gestione, può essere seguito il seguente percorso procedurale:<br />

1) consultazione <strong>del</strong>la scheda relativa al Sito (sia esso pSIC e/o ZPS) nella banca dati Natura 2000 e<br />

verifica <strong>del</strong>le motivazioni che hanno portato alla in<strong>di</strong>viduazione/designazione <strong>del</strong> Sito stesso, con<br />

particolare riferimento alla presenza <strong>di</strong> habitat o specie prioritari;<br />

2) riconoscimento e in<strong>di</strong>viduazione sul territorio degli habitat e/o <strong>del</strong>la superficie che costituisce habitat<br />

per ciascuna <strong>del</strong>le specie che hanno motivato la in<strong>di</strong>viduazione/designazione <strong>del</strong> Sito ed eventuale<br />

aggiornamento <strong>del</strong>la scheda <strong>di</strong> cui al punto 1;<br />

3) analisi <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> qualità <strong>del</strong> Sito, attraverso un adeguato insieme <strong>di</strong> informazioni<br />

e dati, tale da fornire in<strong>di</strong>cazioni sugli aspetti ritenuti critici/significativi per la conservazione degli habitat<br />

e/o <strong>del</strong>le specie che hanno motivato la in<strong>di</strong>viduazione/designazione <strong>del</strong> Sito;<br />

4) in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>l'impatto attuale o potenziale dei tipi <strong>di</strong> uso <strong>del</strong> suolo in atto o previsti dal progetto o<br />

dal piano;<br />

5) messa a punto <strong>del</strong>le strategie <strong>di</strong> gestione e <strong>del</strong>le specifiche azioni da intraprendere; i passi da<br />

compiere sono:<br />

a) in<strong>di</strong>viduazione dei fattori <strong>di</strong> maggior impatto;<br />

b) esplicitazione degli obiettivi <strong>di</strong> gestione generali e <strong>di</strong> dettaglio e degli eventuali conflitti tra i<br />

<strong>di</strong>versi obiettivi;<br />

c) definizione <strong>del</strong>le priorità d’intervento, sulla base <strong>di</strong> una valutazione <strong>del</strong>le specifiche finalità che<br />

hanno determinato l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong> Sito e dei costi e dei tempi <strong>di</strong> realizzazione necessari e<br />

sostenibili.<br />

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