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Studio dell'aggregazione cellulare in ceppi vinari di Saccharomyces ...

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idrofobiche cellula-superficie (Kang and Choi, 2005). In <strong>Saccharomyces</strong><br />

cerevisiae ad esempio, l’ades<strong>in</strong>a Flo11 altamente idrofobica, conferisce<br />

alla cellula proprietà adesive (Guo et al., 2000) mentre le prote<strong>in</strong>e Als del<br />

patogeno Can<strong>di</strong>da albicans, riconoscono alcuni pepti<strong>di</strong> delle cellule ospiti<br />

(Klotz et al., 2004).<br />

L’adesione è <strong>in</strong>dotta da vari fattori ambientali<br />

I geni che co<strong>di</strong>ficano per le ades<strong>in</strong>e non sono costitutivamente espressi; la<br />

loro attivazione avviene <strong>in</strong> risposta a una serie <strong>di</strong> fattori ambientali quali<br />

ad esempio, carenza <strong>di</strong> sostanze azotate e <strong>di</strong> carboidrati, variazioni <strong>di</strong> pH<br />

o dei livelli <strong>di</strong> etanolo (Verstrepen et al., 2003; Sampermans et al., 2005).<br />

Il passaggio dal fenotipo non-adesivo a quello adesivo, probabilmente<br />

rappresenta un sistema <strong>di</strong> adattamento alle situazioni <strong>di</strong> stress<br />

(Verstrepen and Klis, 2006). L’attivazione <strong>di</strong> FLO11 <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

carenza <strong>di</strong> azoto, per esempio, <strong>in</strong>duce l’adesione del lievito e l’<strong>in</strong>vasione<br />

del substrato alla ricerca <strong>di</strong> elementi nutritivi (Kron, 1997; Gagiano et al.,<br />

2002).<br />

Nel fenomeno della flocculazione, dovuto all’aggregazione <strong>cellulare</strong>, le<br />

cellule che si trovano all’<strong>in</strong>terno del flocculo sono protette dall’esposizione<br />

ambientale. Inoltre, i flocculi se<strong>di</strong>mentando nel mezzo o galleggiando sulla<br />

superficie, vengono trasportati passivamente e allontanati da con<strong>di</strong>zioni<br />

avverse (elevate concentrazioni <strong>di</strong> etanolo e accumulo <strong>di</strong> metaboliti<br />

secondari) (Verstrepen and Klis, 2006).<br />

L’adesione fung<strong>in</strong>a, oltre a rappresentare un sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa da un<br />

ambiente ostile, ha un ruolo determ<strong>in</strong>ante nella patogenicità dei funghi: le<br />

ades<strong>in</strong>e conferiscono un alto grado <strong>di</strong> adattabilità del fungo nelle<br />

<strong>in</strong>terazioni con l’ospite. Esse, <strong>in</strong>fatti, consentono <strong>di</strong> mantenere relazioni <strong>di</strong><br />

equilibrio con l’ospite allorché il fungo si comporta come commensale,<br />

mentre offrono decisivi vantaggi a quest’ultimo quando nell’ospite vengono<br />

meno i meccanismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa (Prusty et al., 2004).<br />

P<strong>in</strong>na Clau<strong>di</strong>a<br />

<strong>Stu<strong>di</strong>o</strong> dell’aggregazione <strong>cellulare</strong> <strong>in</strong> <strong>ceppi</strong> v<strong>in</strong>ari <strong>di</strong> <strong>Saccharomyces</strong> cerevisiae<br />

Tesi <strong>di</strong> Dottorato <strong>in</strong> Biotecnologie Microbiche Agroalimentari<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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