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carlo cracco regole, rigore, rispetto - ReedGourmet

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SoMMeLIer<br />

In VIAggIo Con<br />

L’oreno<br />

DI ALeSSAnDro FrAnCeSCHInI<br />

InSoLItA VertICALe ALLA SCoPertA DI un VIno AretIno<br />

DALL’AnIMA VerSAtILe. CAPACe DI MoDIFICArSI neL CorSo<br />

DegLI AnnI e DI ASSuMere nuoVe SFuMAture SenSorIALI<br />

Il suo nome è quello del fiume che<br />

attraversa la proprietà. L’azienda<br />

che lo produce richiama, invece,<br />

uno storico ponte che collega le<br />

sponde dell’Arno tra Firenze e Arezzo.<br />

L’oreno è certamente il vino più rappresentativo<br />

della tenuta Sette Ponti,<br />

sita all’interno di una delle tante zone<br />

che animano il frastagliato universo<br />

del Chianti, cioè quello della provincia<br />

di Arezzo, senza dubbio meno nota e<br />

mediaticamente importante di quella<br />

136 / grAnDeCuCInA / gennAIo-FeBBrAIo 2013<br />

“classica” (tra Firenze e Siena), culla<br />

del tuscan wine forse più famoso al<br />

mondo. e non è un caso se sugli altari<br />

della critica nazionale e, soprattutto,<br />

internazionale (basti citare il quinto<br />

posto nella top Hundred della rivista<br />

Wine Spectator, alla fine del 2006,<br />

con il millesimo 2003) sia sempre<br />

andato il vino meno legato, quanto<br />

meno considerando la sua base<br />

ampelografica, al vitigno principe del<br />

luogo, vale a dire il Sangiovese.<br />

Benché, infatti, anticamente, questo<br />

territorio fosse considerato tra i più<br />

vocati dell’intera regione (nel 1716, il<br />

granduca di toscana denominò con<br />

un bando questa zona “area vitivinicola<br />

d’elezione”) e nonostante oggi<br />

vi si possa produrre un vino-simbolo<br />

qual è il Chianti, non è certamente per<br />

merito di questa denominazione che<br />

l’area continua a vantare consensi e<br />

fama.<br />

negli anni Cinquanta, le principesse<br />

Margherita e Maria Cristina di Savoia<br />

d’Aosta cedettero i terreni alla famiglia<br />

Moretti e al condottiero dell’attuale<br />

realtà, Antonio, la cui attività<br />

spazia anche in altri settori, la moda<br />

in particolare. Al momento, la tenuta<br />

Sette Ponti è una azienda circondata<br />

da 330 ettari di terreno, di cui 50<br />

vitati, posizionati a circa 300 metri sul<br />

livello del mare e composti in modo<br />

eterogeneo da argilla, sabbia, calcare<br />

e, naturalmente, dal tipico galestro.<br />

Quattro i vini-vessillo: due legati al<br />

Sangiovese, ossia il Chianti Vigna<br />

di Pallino e il Crognolo (blend con<br />

piccole quantità di Merlot e Cabernet<br />

Sauvignon), l’Anni, bianco che unisce<br />

Sauvignon Blanc e Viognier, infine, lui,<br />

l’oreno. oggi, un classico supertuscan<br />

che vede il Cabernet Sauvignon dominare<br />

insieme a Merlot e Petit Verdot,

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