carlo cracco regole, rigore, rispetto - ReedGourmet
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ProBLeMI e SoLuzIonI / A CurA DI ALLAn BAY, Foto DI MAnueLA VAnnI<br />
LA MIA SALSA<br />
agrodolce<br />
L’altro giorno nella lista delle vivande di un ristorante ambizioso vedo scritto: in agrodolce. Adoro il gusto agrodolce, ordino:<br />
nella preparazione avevano aggiunto 1 cucchiaio di aceto balsamico e 1 di zucchero di canna. Bah, succede. è stato comunque<br />
lo spunto per dare la “mia” ricetta di salsa agrodolce, universale (o quasi) nel senso che si abbina con tutto, anche col<br />
pane tostato. è una (ampia) rivisitazione delle salse di frutta di Mastro Martino, mitico cuoco, il più grande che l’Italia (anche<br />
se era svizzero ticinese…) abbia mai avuto, vissuto nella seconda metà del xV secolo, che scrisse uno dei più moderni ricettari<br />
dell’epoca: il Libro de arte coquinaria. Da leggere e rileggere, si trovano infiniti spunti.<br />
Per circa 200 g di salsa. Prendere 150 g di frutta essiccata (albicocche, datteri, prugne e uvetta sono canonici, aggiungere<br />
quello che si desidera). Ammollare albicocche e uvetta in acqua tiepida per 20 minuti poi scolarle, strizzarle e tritarle a pezzi<br />
più o meno grandi secondo il proprio gusto; prugne e datteri basta spezzettarli. tostare in un padellino 20 g di pinoli e spezzettarli<br />
o lasciarli interi, a piacere. Versare 40 g di zucchero di canna in un pentolino e farlo caramellare a fuoco bassissimo,<br />
mescolando con una piccola frusta. Aggiungere 2 dl di aceto (io amo quello di cocco, poco intrusivo, ma si può usare quello<br />
che si vuole, meglio se delicato) nonché qualche fettina di zenzero fresco. Proseguire fino ad avere un composto quasi<br />
sciropposo, poi unire la frutta tritata e i pinoli spezzettati. Cuocere ancora per 5’, sempre mescolando: alla fine l’aceto deve<br />
essere quasi del tutto evaporato. regolare infine di sale e aromatizzare con 1 pizzicone di garam masala, cioè una miscela<br />
di spezie non piccanti, altrimenti con noce moscata grattugiata, cannella in polvere, chiodi di garofano pestati. A piacere, si<br />
può trasformare la salsa agrodolce in una sorta di mostarda, aggiungendo alla fine poche gocce di estratto di senape.<br />
84 / grAnDeCuCInA / gennAIo-FeBBrAIo 2013