29.05.2013 Views

Scarica PDF - Turismo Itinerante

Scarica PDF - Turismo Itinerante

Scarica PDF - Turismo Itinerante

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SARDEGNA<br />

Paddaggiu e Ispighia e sussistono testimonianze<br />

di insediamenti neolitici di<br />

domus de janas tra cui la roccia dell’elefante,<br />

così denominata per l’immagine<br />

che evoca la forma dell’enorme masso<br />

trachitico risalente all’età del rame,<br />

nelle cui celle interne sono state rinvenute<br />

sculture di protomi taurine.<br />

Costeggiamo il golfo dell’Asinara verso<br />

l’estremo lembo nord-occidentale che<br />

fronteggia l’arcipelago, parco nazionale<br />

dal 1997; per raggiungerlo ci si imbarca<br />

a Stintino, borgo sorto per ospitare i<br />

pastori sardi e i pescatori di Camogli<br />

che dovettero abbandonare l’Asinara<br />

trasferendosi in questa stretta penisola<br />

(isthintìnu cioè budello), allorché il<br />

governo italiano nel 1885 decise di istituire<br />

sull’isola un lazzaretto sanitario e<br />

una colonia penale. Sulla banchina del<br />

porto il museo della tonnara è una testimonianza<br />

storica ed economica dell’antico<br />

mestiere del tonnarotto e dell’attività<br />

della tonnara delle Saline, avviata<br />

con il permesso accordato al mercante<br />

Pietro Porta dal re Filippo II di Spagna<br />

nel 1587. La cucina locale è caratterizzata<br />

dai prodotti ittici quali ricci, frutti di<br />

mare, crostacei e bottarga di tonno. La<br />

visione abbacinante delle isole che sorgono<br />

dal mare chiazzato di sfumature<br />

fra l’indaco e il turchese, lambendo la<br />

finissima sabbia bianca della Pelosa,<br />

incanta dal folto della macchia mediterranea<br />

di cisto, mirto, fillirea, artemisia,<br />

asfodelo che orla la litoranea. Dalla piccola<br />

spiaggia della Pelosetta si può raggiungere<br />

a piedi l’isolotto della torre<br />

aragonese e l’isola Piana (che ospita<br />

un’altra torre costiera spagnola), utilizzata<br />

in passato come terra di pascolo<br />

effettuando la transumanza delle greggi<br />

sulle barche da pesca. Dalla famiglia<br />

Berlinguer, ultima proprietaria, è stata<br />

ceduta allo Stato con l’obbligo di conservarla<br />

nella condizione naturale.<br />

Poco più a sud gli stagni salmastri di<br />

Casaraccio e di Pilo abbracciati da giunchi<br />

e tamerici, costituiscono riserve<br />

riproduttive per l’avifauna.<br />

Attraversiamo la pianura della Nurra, la<br />

cui penuria di risorse idriche non ha<br />

favorito l’antropizzazione anche dopo<br />

le opere di bonifica, oggi occupata da<br />

estesi pascoli, macchia mediterranea e<br />

gariga costiera oltre che da coltivazioni<br />

di ulivo, vite e cereali e, in parte, dalle<br />

scarse foreste sopravvissute agli imponenti<br />

incendi. Arriviamo ad Alghero<br />

(toponimo forse derivante dall’abbondante<br />

presenza dell’alga poseidonia che<br />

si deposita sul litorale), nota anche<br />

come Barceloneta, isola linguistica catalana.<br />

Fortificata nel 1102 dalla genove-<br />

<br />

OntheRoad<br />

Portico della S. Trinità di Saccargia<br />

Capo Bellavista<br />

TURISMO all’aria aperta 105

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!