29.05.2013 Views

Scarica PDF - Turismo Itinerante

Scarica PDF - Turismo Itinerante

Scarica PDF - Turismo Itinerante

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SARDEGNA<br />

che si riflette nelle acque del fiume<br />

incorniciato dalle palme, dove sono<br />

ormeggiate imbarcazioni da pesca<br />

altrettanto variopinte, creando uno stupefacente<br />

effetto di ribaltamento visivo.<br />

Immettendoci sulla SS 131 in direzione<br />

della penisola del Sinis, incontriamo lo<br />

stagno di Cabras, ampio bacino di<br />

acqua dolce orlato lungo il profilo del<br />

golfo da cordoni sabbiosi interrotti da<br />

canali, che insieme alle zone umide di<br />

Mistras e di Pauli ’e Sali e allo stagno di<br />

Sale ’e Porcus, rappresenta un ambiente<br />

umido di grande interesse naturalistico<br />

e ospita aree protette del WWF per<br />

la presenza del pollo sultano, specie in<br />

via d’estinzione. Occupa una depressione<br />

separata dal mare da una lingua di<br />

arenaria, costituendo la più estesa<br />

superficie stagnale della Sardegna: nella<br />

stagione estiva l’acqua si abbassa di<br />

livello frazionandosi in piccoli stagni<br />

salati. In tutta la fascia costiera, caratterizzata<br />

da bianca sabbia quarzifera delle<br />

dimensioni di chicchi di riso, opera dal<br />

1997 l’Area Marina Protetta e tutta la<br />

laguna è sito d’interesse comunitario.<br />

Lo stagno si sviluppa su un’antica valle<br />

fluviale scavata dal rio Mare Foghe nel<br />

pleistocene, che gli conferisce una<br />

forma allungata, ed agisce come una<br />

macchina idraulica che diluisce l’acqua<br />

dolce proveniente dal bacino imbrifero<br />

del Montiferru con l’acqua che giunge<br />

dal mare attraverso cinque canali; prima<br />

della bonifica l’acqua salata proveniva<br />

anche dallo stagno di Sa Mardini per<br />

infiltrazione. L’origine dell’area è da<br />

attribuire alla formazione di cordoni<br />

sabbiosi che nel tempo hanno isolato<br />

tratti di mare e all’accumulo di detriti e<br />

sedimenti trasportati dai fiumi, soprattutto<br />

dal Tirso. Oltre ad essere uno dei<br />

più ricchi ecosistemi palustri ha sempre<br />

rappresentato una risorsa economica<br />

OntheRoad<br />

per la pescosità di varietà ittiche che<br />

arricchiscono l’ecosistema; i pescatori<br />

solcano le acque su imbarcazioni ricavate<br />

intessendo steli di fieno palustre, i<br />

cosiddetti “fassoni” simili alle antiche<br />

imbarcazioni egizie ottenute legando<br />

insieme fasci di papiro. La vegetazione<br />

è prevalentemente erbacea di piante<br />

acquatiche: tifa, canneto, lo scirpeto<br />

che essiccato veniva usato per<br />

<br />

costruire<br />

le capanne di falasco, i giunchi utilizza-<br />

Spiaggia e Torre la Pelosa<br />

Asinara vista da Stintino<br />

TURISMO all’aria aperta 107

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!