Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Che presentazione è mai questa? Sto sudando freddo sulla schiena. E <strong>Haruhi</strong>, pure tu. Perché indossi<br />
quella falsa maschera cor<strong>di</strong>ale? Le tue cellule cerebrali sono forse state danneggiate dal troppo ondeggiare<br />
sulla barca?<br />
“Sono <strong>Suzumiya</strong>. Koizumi, qui è un insostituibile membro della mia brig… Volevo <strong>di</strong>re associazione. E‟ stato<br />
lui ad invitarci sull‟isola. E‟ davvero un vice comandante affidabile… Volevo <strong>di</strong>re presidente. Hee hee.”<br />
Koizumi ignorò la mia aura ostile e continuò le presentazioni su questa falsa riga: “Questa è Asahina. Come<br />
ve<strong>di</strong> è l‟idolo dolce e bellissimo della nostra scuola. Il suo sorriso basta a riportare la pace sulla Terra.”<br />
Oppure: “Questa è Nagato Yuki. I suoi voti sono tanto eccellenti che tutti la considerano come<br />
un‟enciclope<strong>di</strong>a mai vista prima al mondo. Non parla molto, ma in questo sta il suo fascino.” Continuò con<br />
enfasi le sue presentazioni esagerate <strong>di</strong> tutti i membri, quasi come stesse leggendo da uno schedario<br />
invisibile <strong>di</strong> una qualche agenzia. Naturalmente ero incluso anche io nella sua scadente presentazione, ma<br />
preferisco sorvolare.<br />
Con un sorriso che si ad<strong>di</strong>ceva ad un parente <strong>di</strong> Koizumi, Yutaka <strong>di</strong>sse: “Benvenuti a tutti, sono Tamaru<br />
Yutaka, in questo momento sono solo un <strong>di</strong>pendente che dà una mano nell‟impresa <strong>di</strong> mio fratello. Itsuki mi<br />
parla sempre molto <strong>di</strong> voi. Ero molto preoccupato per lui, dato che si era dovuto trasferire improvvisamente<br />
in un‟altra scuola. E‟ fantastico che si sia già fatto così tanto buoni amici.”<br />
“Bene, dunque.” L‟allegra voce <strong>di</strong> Arakawa risuonò alle nostre spalle. Girandomi, vi<strong>di</strong> il maggiordomo e Mori<br />
Sonou che prendevano i nostri bagagli e scendevano dal motoscafo.<br />
“Il sole qui è un pò troppo forte. Posso proporre <strong>di</strong> spostarci nella tenuta?”<br />
Yutaka annuì e <strong>di</strong>sse: “Hai ragione, mio fratello ci sta aspettando tutti quanti. Portiamo anche i bagagli, vi do<br />
una mano”<br />
“Noi ce la facciamo. Yutaka potrebbe aiutare Arakawa e Mori, invece? Hanno comprato molte provviste<br />
dall‟isola maggiore.” <strong>di</strong>sse Koizumi sorridendo.<br />
Yutaka ricambiò il sorriso.<br />
“Non vedo l‟ora <strong>di</strong> pranzare!”<br />
Dopo i convenevoli, seguimmo Koizumi, che era in testa, <strong>di</strong>rigendoci verso la tenuta in cima alla scogliera.<br />
Ripensandoci, le cose già si stavano mettendo in modo strano sin dall‟inizio. Certo, sto parlando con il senno<br />
<strong>di</strong> poi.<br />
Alla fine della scalinata, ripida quanto il monte Fuji, si trovava la tenuta. Probabilmente ad <strong>Haruhi</strong> non aveva<br />
fatto una buona impressione, dato che la mansione sembrava del tutto normale e non la specie <strong>di</strong> villa o<br />
locanda in stile giapponese che si aspettava.<br />
L‟e<strong>di</strong>ficio a tre piani dava una sensazione <strong>di</strong> monotonia. Forse perché sembrava un tantino enorme? Volevo<br />
contare quante camere avesse. Credo che questa tenuta potesse ospitare due squadre <strong>di</strong> calcio avanzando<br />
delle camere. Sembrava essere stata costruita dopo aver spianato la fitta boscaglia sulla collina, ma come