Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
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“S......sì.”<br />
“Sicuro, sono più che felice <strong>di</strong> venire, ma perché proprio me? Cosa dovremo fare lì?”<br />
“Questo…lo saprai quando arriveremo…credo.”<br />
Huh?<br />
Forse per via dell‟espressione confusa sul mio volto, Asahina agitò freneticamente le mani e mi implorò con<br />
le lacrime agli occhi:<br />
“Ti prego! Per favore per il momento non chiedermi nulla ed accetta e basta! Altrimeni io sarò<br />
in…ecco…<strong>di</strong>venterebbe un problema.”<br />
“Va bene…ok, an<strong>di</strong>amo.”<br />
“Davvero? Ti ringrazio!”<br />
Asahina era contenta ed afferrò gioiosamente le mie mani.<br />
Ah, la felicità <strong>di</strong> Asahina è anche la mia, hahaha!!!<br />
Ora che ci penso, quando Asahina <strong>di</strong>chiarò che veniva dal futuro, non c‟era nessun altro che potesse<br />
provare la sua affermazione. Fu fino a quando non incontrai una versione matura <strong>di</strong> Asahina che non<br />
credetti veramente alla sua storia, tuttavia non posso fare a meno <strong>di</strong> avere dei sospetti riguardo qualche<br />
sorta <strong>di</strong> cospirazione che vi starebbe <strong>di</strong>etro.<br />
Questa non è forse una grande occasione per <strong>di</strong>mostrare sul serio che “Asahina proviene dal futuro”?<br />
“Allora, dov‟è la macchina del tempo?”<br />
Avevo creduto che dovessimo semplicemente entrare in un cassetto [citazione della famosa serie<br />
Doraemon, dove l‟ingresso <strong>di</strong> una macchina del tempo è nascosto nel cassetto <strong>di</strong> una scrivania], ma<br />
Asahina <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> non avere un <strong>di</strong>spositivo del genere.<br />
E allora come avremmo intrapreso il viaggio nel tempo?<br />
Asahina si contorse dall‟imbarazzo e strinse il suo grembiule, poi <strong>di</strong>sse:<br />
“Da qui.”<br />
Huh? Qui?<br />
Mi voltai e guardai <strong>di</strong>strattamente in giro per la stanza, che , a parte noi due, era deserta.<br />
“Sì, sie<strong>di</strong>ti per piacere. E per favore, puoi chiudere gli occhi? Sì, rilassa anche le tue spalle.”<br />
Feci come mi aveva chiesto. Spero che all‟improvviso non mi arrivi un colpo sulla nuca..<br />
“Kyon-kun...”<br />
<strong>La</strong> voce sommessa <strong>di</strong> Asahina giunse da <strong>di</strong>etro il mio orecchio. Che respiro delicato.<br />
“Mi spiace.”