Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
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<strong>La</strong> porta si era aperta con violenza, e la turbolenta ragazza entrò <strong>di</strong> corsa.<br />
“Scusate, sono in ritardo.”<br />
Non c‟è bisogno <strong>di</strong> scusarsi, tanto nessuno ti stava aspettando.<br />
<strong>Haruhi</strong> fece un‟apparizione teatrale, tenendo sulla propria spalla un ramo <strong>di</strong> bamboo.<br />
Era un lungo pezzo <strong>di</strong> una canna ancora viva <strong>di</strong> bamboo, con foglie ver<strong>di</strong> che vi crescevano sopra. Hai<br />
portato qui questa roba a che scopo? Per fare un porcellino salvadanaio in bamboo?<br />
<strong>Haruhi</strong> gonfiò il petto e replicò:<br />
“E‟per appenderci i desideri, è ovvio.”<br />
Perchè?Per quale motivo?<br />
“Nessuno in verità, dato che è da parecchio tempo che non appendo più questi cartoncini dei desideri ad<br />
una pianticella <strong>di</strong> bamboo, ho pensato che ora potremmo averne una anche noi. Oggi è Tanabata,<br />
dopotutto!”<br />
.....Come al solito, tutto ciò non ha alcun senso.<br />
“Dove l‟hai presa?”<br />
“Nella foresta <strong>di</strong> bamboo sul retro della scuola.”<br />
Se mi ricordo bene quella è proprietà privata, ladra <strong>di</strong> bamboo!<br />
“Ha veramente qualche importanza? Le ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> bamboo crescono sottoterra, non ne risentiranno anche se<br />
venisse tagliata la parte superiore del fusto! Sarebbe invece stato un crimine se avessi rubato l‟intera pianta.<br />
Sono stata punta da alcune zanzare, cavolo mi prude un sacco…Mikuru, puoi spalmarmi della crema anti-<br />
prurito sulla schiena?”<br />
“Sì, subito!”<br />
Asahina arrivò a piccoli passi portando un kit <strong>di</strong> pronto soccorso. Sembrava proprio un‟infermierina alle<br />
prime armi. Estrasse l‟unguento, poi mise la sua mano dentro al colletto alla marinara della <strong>di</strong>visa e sulla<br />
schiena <strong>di</strong> <strong>Haruhi</strong>. <strong>Haruhi</strong> si piegò in avanti e <strong>di</strong>sse:<br />
“Un po‟ più a destra…troppo. Ecco, proprio lì.”<br />
<strong>Haruhi</strong> ora sembrava un gattino il cui mento stesse venendo accarezzato e chiuse gli occhi in segno <strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfazione. Piazzò il ramo <strong>di</strong> bamboo vicino al lato della finestra, e con calma salì in pie<strong>di</strong> sul banco del<br />
comandante, poi tirò fuori da chissà dove alcune strisce <strong>di</strong> tanzaku[strisce <strong>di</strong> carta colorata su cui durante il<br />
Tanabata si scrivono, a volte sotto forma <strong>di</strong> brevi poesie, i proprie desideri, che saranno poi esau<strong>di</strong>ti dalle<br />
due <strong>di</strong>vinità Orihime e Hikoboshi] e sorrise molto contenta:<br />
“E adesso scriviamo i nostri desideri!”<br />
Nagato alzò lentamente la sua testa, Koizumi sorrise cauto, e Asahina sgranò gli occhi.<br />
Cosa stava combinando stavolta? <strong>Haruhi</strong> balzò giù dal banco, la sua gonna che fluttuava col vento, e <strong>di</strong>sse: