Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
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<strong>Haruhi</strong> se n'era andata sod<strong>di</strong>sfatta dell‟annuncio, anche Asahina e Nagato avevano già lasciato la stanza del<br />
club ed erano tornate a casa. Eravamo rimasti solo io e Koizumi.<br />
Quest'ultimo si scostò i capelli <strong>di</strong> lato e <strong>di</strong>sse: “E‟ vero. Anche se non l‟avessi proposto, <strong>Suzumiya</strong> avrebbe<br />
comunque trovato un posto dove andare, giusto? Dato che le vacanze estive sono abbastanza lunghe. Non<br />
<strong>di</strong>rmi che pensi sarebbe stato meglio andare a cercare gli Tsuchinoko in mezzo alle montagne, invece <strong>di</strong><br />
camminare sulla spiaggia?” [animale leggendario simile ad un serpente, lungo circa mezzo metro, ma con la<br />
parte centrale più larga della testa e della coda, con dei denti veleniferi come quelli <strong>di</strong> una vipera. Si <strong>di</strong>ce che<br />
sia anche in grado <strong>di</strong> saltare. Sa parlare, tende a <strong>di</strong>re bugie ed adora l'alcool. Sarebbe in grado <strong>di</strong> ingoiare la<br />
propria coda per rotolare come una palla.]<br />
“Uno Tsuchinoko...? ...scordatelo, non c'è bisogno che me lo spieghi. So che cos'è, almeno questo.” “Tre<br />
giorni fa ho incontrato per caso <strong>Suzumiya</strong> nella libreria <strong>di</strong> fronte alla stazione. L‟ho vista fissare con<br />
insistenza una mappa del Giappone mentre consultava una sorta <strong>di</strong> rivista dei misteri che trattava <strong>di</strong><br />
misteriosi animali non identificati.”<br />
Una gita alla ricerca <strong>di</strong> UMA [unidentified misterious animals], huh? Non sembrava un bell‟affare, ma la cosa<br />
più spaventosa era che lei si sarebbe davvero aspettata <strong>di</strong> trovare qualcosa <strong>di</strong> misterioso. “Sembrava che<br />
<strong>Suzumiya</strong> volesse portarsi a casa qualcosa. Avevo la sensazione che avrebbe iniziato con Monte Hiba.<br />
[Monte dove sarebbe stata seppellita Izanami, <strong>di</strong>vinità dello shinoismo che sarebbe stata la madre delle otto<br />
gran<strong>di</strong> isole dell'arcipelago giapponese] Vista la situazione, per noi sarebbe meglio prendere il sole in riva al<br />
mare. Inoltre avevo già qualcosa in mente.”<br />
Che coincidenza che tu avessi già qualcosa in mente. D‟altraparte, comunque, fra guardare le ragazze in<br />
costume in riva al mare e arrampicarsi in montagna sotto il sole splendente, la <strong>di</strong>fferenza era chiara come il<br />
para<strong>di</strong>so e l‟inferno.<br />
“<strong>La</strong> chiave è che questa è un‟isola deserta privata, un così detto, „circolo chiuso‟.”<br />
Questo dovevo chiederlo. Chiedere quello che non si capisce è la miglior strategia.<br />
“Che cosa sarebbe un „circolo chiuso‟?”<br />
Il sorriso <strong>di</strong> Koizumi non era poi così irritante. Se lo fosse stato, il problema sarebbero stati gli occhi della<br />
persona che lo guardava. Anche io lo sapevo.<br />
“Forse c‟è una somiglianza….” Koizumi sorrise e fece una breve pausa, “Sarebbe più appropriato chiamarla<br />
„Spazio Chiuso‟?”<br />
Non sapevo quanto potesse essere <strong>di</strong>vertente la mia espressione, ma Koizumi stava ridacchiando. “Stavo<br />
scherzando. Un „circolo chiuso‟ è un termine legato ai misteri. Vuol <strong>di</strong>re una situazione in cui tutti i contatti<br />
<strong>di</strong>retti col mondo esterno vengono a mancare.”<br />
Spiegati in modo che tutti possano capire!<br />
“Questa è una messa in scena da classico poliziesco. Per esempio, se fossimo andati a sciare prima <strong>di</strong> un<br />
inverno fred<strong>di</strong>ssimo...”