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Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage

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Prendendo il gonfio pallone da spiaggia dalle mano <strong>di</strong> Koizumi, iniziai a camminare sulla sabbia ardente.<br />

Non appena sentimmo i nostri muscoli iniziare ad affaticarsi, ritornammo alla villa, facemmo un bagno e ci<br />

riposammo nelle nostre stanze. Il cielo ora era rischiarato da stelle. Mori allora ci condusse in sala da<br />

pranzo.<br />

Durante la cena:<br />

<strong>La</strong> cena quella sera era stata piuttosto sontuosa. Non credo che fosse per esau<strong>di</strong>re il desiderio <strong>di</strong> Asahina,<br />

ma c‟era del pesce marinato in ognuno dei nostri piatti. Abituato alla povertà, dovetti sedermi<br />

compostamente in segno <strong>di</strong> rispetto dopo aver visto tutto ciò. Posso mangiare tutta questa roba gratis? Sul<br />

serio va bene?<br />

“Servitevi pure.” Keiichi sorrise manifestando la sua generosità: “Consideratela come una ricompensa per<br />

essere venuti fin qui, dato che per me stramene qua da solo è davvero noioso. In realtà, normalmente sono<br />

abbastanza selettivo nello scegliere i miei ospiti, ma essendo amici <strong>di</strong> Itsuki siete volentieri i benvenuti.”<br />

Per qualche motivo, Keiichi era ora vestito molto in modo molto più formale rispetto all‟ultima volta che<br />

l‟avevamo visto. Indossava uno smoking nero con un papillon sul colletto. I piatti erano un misto <strong>di</strong> cucina<br />

giapponese e <strong>di</strong> quella occidentale. C‟era dell‟agnello, pesce fritto alla francese, alcune pietanze stufate e<br />

ogni altro genere <strong>di</strong> cose. L‟unico ad usare forchetta e coltello era Keiichi, dato che noi fin dall‟inizio<br />

avevamo chiesto <strong>di</strong> poter avere delle bacchette.<br />

“Tutto questo è ottimo! Chi l‟ha cucinato?” domandò <strong>Haruhi</strong> mentre <strong>di</strong>mostrava il suo stupefacente appetito,<br />

meritevole dell‟iscrizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto ad una gara a chi mangia più velocemente.<br />

“Il maggiordomo Arakawa è anche lo chef qui, non cucina certo male, eh?”<br />

“Devo proprio ringraziarlo, per favori più tar<strong>di</strong> lo chiami.” <strong>di</strong>sse <strong>Haruhi</strong> come se fosse una buongustaia che<br />

aveva appena assaggiato una cena d‟alta classe.<br />

Guardai prima Asahina, che spalancava sempre più gli suoi occhi ogni volta che dava un morso, poi Nagato,<br />

che non sembrava mangiare molto, sebbene non avesse mai smesso <strong>di</strong> prendere del cibo con le sue<br />

bacchette, e infine Koizumi, che chiaccherava allegramente con Yutaka.<br />

“Volete qualcosa da bere?” chiese Mori, vestita con la sua uniforme da domestica, facendo da cameriera per<br />

tutto il tempo. Portava con sé una bottiglia lunga e stretta e sorrise. Probabilmente del vino, pensai. Anche<br />

se era <strong>di</strong>scutibile offrire dell‟acool a dei minori, decisi ugualmente <strong>di</strong> chiederne un bicchiere. Non avevo mai<br />

bevuto del vino prima d‟allora, ma una persona a volte dovrebbe cercare <strong>di</strong> osare più del solito. E dopo aver<br />

visto l‟incantevole sorriso <strong>di</strong> Mori, trovai <strong>di</strong>fficile rifiutare.<br />

“Ah, cosa sta bevendo Kyon? Ne voglio anch‟io.”<br />

A causa della richiesta <strong>di</strong> <strong>Haruhi</strong>, bicchieri pieni <strong>di</strong> vino erano ora stati dati in mano a tutti. Sentii che quello<br />

era l‟inizio dell‟incubo. Quel giorno, scoprii che Asahina era completamente intollerante al vino, mentre

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