Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage
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numero era ancora a due cifre. Sarebbe stato meglio se nessun‟altro oltre ad <strong>Haruhi</strong> avesse visto il sito. Non<br />
volevo si sapesse in giro che la persona che aveva creato una simile scempiaggine fossi io.<br />
Alla fine della giornata, il primo semestre in qualche modo si era concluso, e con esso anche i giorni che<br />
avevano protratto la mia malinconia, da quel momento sarebbe iniziato un momentaneo riposo. Il nome <strong>di</strong><br />
questo riposo era detto tregua dagli esami. Questo periodo preparatorio sarebbe durato fino alle vacanze<br />
estive e, nel mentre, i professori avrebbero segnalato che tutti i miei test erano andati male.<br />
Dannazione, che seccatura.<br />
Sentendomi sia depresso che irritato, i miei passi mi guidarono al club <strong>di</strong> letteratura, <strong>di</strong>ventato il rifugio della<br />
SOS Dan. Almeno avrei potuto guardare Asahina e ritrovare un pò <strong>di</strong> pace.<br />
Nagato che leggeva un libro in silenzio, Koizumi sorridente, mentre risolveva da solo un <strong>di</strong>fficile quesito a<br />
Shogi, Asahina che ci aspettava col suo costume da cameriera, <strong>Haruhi</strong> che <strong>di</strong>ceva, gracchiava, urlava o<br />
strillava qualcosa <strong>di</strong> incomprensibile, ed io che dovevo sorbirmi i suoi <strong>di</strong>scorsi noiosi, erano gli elementi<br />
caratteristici <strong>di</strong> quei giorni.<br />
Di recente non era successo nulla, ma mi sentivo così sin dall‟inizio.<br />
Sentendomi sprofondare, bussai alla porta.<br />
Sperando <strong>di</strong> sentire un “Si~?” con la cadenza <strong>di</strong> Asahina, ciò che uscì dalla stanza fu invece, “Entra!”<br />
Era la voce non curante <strong>di</strong> <strong>Haruhi</strong> e, quando entrai, c‟era solo lei.<br />
Con i gomiti sul banco del comandante, stava facendo qualcosa col pc acquisito con la forza dal club <strong>di</strong><br />
informatica.<br />
“Oh, ci sei solo tu?”<br />
“Anche Yuki è qui, sai?”<br />
Certo, Nagato era ad un angolo del tavolo con un libro aperto, sembrava una statuina, come al solito. Era<br />
come una sorta <strong>di</strong> soprammobile dell‟aula, perciò non c‟era bisogno <strong>di</strong> contarla. Non si era preoccupata <strong>di</strong><br />
entrare nella SOS Dan, ed era infatti ufficialmente un membro del club <strong>di</strong> letteratura. Ma pensai <strong>di</strong> dovermi<br />
correggere.<br />
“Oh, ci siete solo tu e Nagato?”<br />
“E‟ vero, hai qualcosa da ri<strong>di</strong>re? Se è così, ti ascolterò, dato che qui sono il capo, dopo tutto.”<br />
Se dovessi elencare le lamentele che ho nei tuoi confronti, riempirei entrambe le facciate <strong>di</strong> un foglio A4.<br />
“Sono l‟unica che dovrebbe essere delusa. Perché bussando a quel modo, credevo proprio che sarebbe<br />
entrato un cliente. Non confondermi, comportandoti come se lo fossi, ok?”<br />
Ci sto attento, per evitare <strong>di</strong> entrare per errore mentre Asahina si sta cambiando.<br />
Quell‟affascinante ed incauta persona, non si ricorda quasi mai <strong>di</strong> chiudere la porta a chiave.