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Prologo La noia di Suzumiya Haruhi - Homepage

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Mi voltai e notai che le finestre erano chiuse dall‟interno.<br />

“Come ha fatto il colpevole a commettere il crimine e lasciare tranquillamente una stanza a cui non si può<br />

accedere in nessun modo?”<br />

Perché non lo chie<strong>di</strong> al colpevole in persona?<br />

“Hai ragione” Koizumi mi <strong>di</strong>ede ragione: “Faremo meglio a chiederlo a Yutaka.”<br />

Koizumi chiese ad Arakawa <strong>di</strong> chiamare la polizia, poi si girò e mi <strong>di</strong>sse: “Per favore, per prima cosa<br />

aspettami in camera <strong>di</strong> <strong>Suzumiya</strong>, più tar<strong>di</strong> verrò anch‟io.”<br />

Sembrava una buona idea, dato che non c‟era molto che potessi fare.<br />

Bussai alla porta.<br />

“Chi è?”<br />

“Sono io.”<br />

<strong>La</strong> porta si aprì lentamente e <strong>Haruhi</strong> sbirciò dall‟interno. Poi mi fece entrare, con un‟espressione perplessa<br />

<strong>di</strong>pinta sulla sua faccia.<br />

“Dov‟è Koizumi?”<br />

“Sarà qui a momenti.”<br />

Asahina era stata messa a dormire su uno dei due letti presenti.<br />

Il suo viso addormentato era sufficiente a costringere qualunque principe azzurro che passasse nei <strong>di</strong>ntorni<br />

a venire lì e baciarla. Ma a giu<strong>di</strong>care dalla sua espressione sofferente, doveva essere in una specie <strong>di</strong> stato<br />

comatoso. Era un vero peccato.<br />

Accanto a lei sedeva Nagato, come se stesse vegliando su una bara.<br />

Continua così! Non lasciare mai il fianco <strong>di</strong> Asahina.<br />

“Ehi, che ne pensi?” <strong>Haruhi</strong> chiese sembrando rivolgersi a me.<br />

“Che ne penso <strong>di</strong> cosa?”<br />

“Intendo circa la morte <strong>di</strong> Keiichi. Questo è un caso d‟omici<strong>di</strong>o, giusto?”<br />

Parlando obiettivamente, la risposta è piuttosto ovvia no?<br />

Tentai <strong>di</strong> dedurre. Avevamo sfondato la porta per trovare il padrone della villa <strong>di</strong>steso a terra, con un coltello<br />

infilzato nel petto.<br />

Un caso <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o avvenuto in una stanza chiusa su un‟isola stretta nel bel mezzo <strong>di</strong> una tempesta… E‟<br />

veramente troppo complicato.<br />

“Sembra che sia andata proprio così”<br />

Il tempo si fermò per qualche secondo, poi <strong>Haruhi</strong> sospirò profondamente e pressappoco replicò: “Hmm…”

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