Sono trascorsi cento anni dalla morte di Giuseppe Sciuti, avvenuta a ...

gioiello. Il volto, serio, appena
ravvivato da un imbarazzato sorriso,
è chiuso da una capigliatura,
folta e nera. Di segno opposto
è il Ritratto della nipote Caterina.
L’artista si impegna a cavare
dalla figura un senso di bontà e
di romantica bellezza. La giovane
età della ragazza non esime il
pittore dal gravare il suo volto
con un velo di compostezza. Non
un sorriso, non una smorfia. Lo
sguardo sembra compreso della
serietà che una ragazza perbene
deve sempre avere in ogni luogo,
in ogni momento della giornata.
Dai capelli trattenuti da un cerchietto
dorato, un ciuffo ribelle
scende sulla fronte, unico segno
di una incoercibile giovinezza.
Il vestito scuro è sopraffatto da
un copri spalle di lana, dal quale
emerge e trionfa il volto. Il quadro
è presentato entro una cornice
ovale con degli schizzi di
libri: un rimorso degli studi che
egli si rifiutò di compiere e che
adesso impone ai figli? Composto
ed assai efficace il Ritratto
d’Ignoto, che potrebbe essere un
artista, un musicista o un pittore.
Il colore della barba non rasata
sporca le guance; i baffetti
e la folta capigliatura che copre
metà della fronte e, soprattutto,
lo sguardo, fisso e penetrante,
Giuseppe Contarino
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