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ABBIAMO CENATO PER VOI<br />

DA DON AMBROSIO<br />

A SILVI, LOCANDA<br />

E SAPORI ELEGANTI<br />

Il professor Gianni Scassa ci accompagna nella country<br />

house dove è rispettata la tradizione culinaria abruzzese<br />

di Gianni Scassa<br />

Molti sono in <strong>Abruzzo</strong> gli agriturismi<br />

e i ristoranti tipici che<br />

offrono piatti regionali di maniera<br />

fatti di antipasti misti, con salumi e<br />

formaggi spesso provenienti da discount,<br />

tris di primi fantasiosi, a volte passati di<br />

cottura e grigliate miste con immancabili<br />

agnelli e salsicce saponosi, spacciati per<br />

nostrani. Pochi invece, i locali che propongono<br />

piatti abruzzesi rispettosi della tradi-<br />

Ristorante “Don Ambrosio” - Locanda - Chiuso il Martedì<br />

Contrada Piomba Alta, 49 - Silvi Marina (Teramo).<br />

Cell. +39 335 81 35 700 - Tel. +39 085 93 51 060<br />

Fax +39 085 93 55 140 - info@donambrosio.it<br />

www.donambrosio.it<br />

114 <strong>Abruzzo</strong>MAGAZINE Maggio / Giugno 2011<br />

zione, qualitativamente impeccabili e<br />

sobriamente innovativi. Tra i pochi,<br />

un posto di merito occupa il “Country<br />

House Ristorante Don Ambrosio”, come<br />

recita il logo con vezzo anglofono. Situato<br />

sulla collina retrostante il litorale di Silvi,<br />

a cinque minuti d’auto dalla spiaggia, il<br />

Country House Don Ambrosio è stato concepito<br />

dalla sapiente trasformazione di un<br />

cascinale tardo ottocento in ristorante con<br />

camere al piano superiore,<br />

che confermano la vocazione<br />

all’accoglienza della terra<br />

d’<strong>Abruzzo</strong>. I piatti proposti<br />

esordiscono tutti all’insegna<br />

della qualità degli ingredienti,<br />

selezionati con cura<br />

maniacale dal proprietario<br />

Luca Rossi, proprietario e<br />

gestore della locanda. L’olio,<br />

la farina, gli ortaggi, la<br />

frutta di stagione, altri vegetali<br />

e primizie provengono<br />

dalle coltivazioni proprie<br />

annesse al locale e arrivano<br />

direttamente in cucina<br />

dove, grazie all’estro del<br />

bravo cuoco Andrea, diventano<br />

pasta, pane, dessert<br />

e fanno la differenza nella<br />

preparazione di piatti di tutto<br />

rispetto. Tra gli invitanti<br />

antipasti risaltano una selezione<br />

di pecorini di Campotosto<br />

ingentiliti nel gusto<br />

se accompagnati dalle<br />

sincere confetture di<br />

produzione propria, un<br />

tagliere di salamini del<br />

Parco e un prosciutto al<br />

peperoncino dei Monti<br />

Gianni Scassa<br />

della Laga, fatto con maiali allevati a terra<br />

e affettato in punta di coltello, che non ha<br />

niente da invidiare ad altri colleghi più blasonati.<br />

Nei primi, accanto alla cucina tradizionale<br />

teramana rivisitata in delicatezza nel<br />

timballo e nella chitarrina con le polpettine,<br />

saporitamente arricchita con scaglie di pecorino,<br />

c’è posto anche per una più ampia<br />

scelta che profuma di buono e di meglio<br />

nelle paste fatte a mano dallo chef, come i<br />

ravioli, i maltagliati, o altri tipi, condite con<br />

porcini. Tra i secondi, antichi sapori dimenticati<br />

si ritrovano nel pollastro di cortile e<br />

nel modo di rosolare, o meglio di “sabbiare”<br />

le patate che attorniano il volatile, mentre<br />

l’impegno nella ricerca di una<br />

varietà discreta, si apprezza nei<br />

bocconcini di filetto all’uva bianca<br />

o nel cosciotto d’agnello con castagne.<br />

Don Ambrosio significa<br />

anche “bere bene”, vista l’ampia<br />

disponibilità di vini selezionati<br />

tra i migliori produttori italiani<br />

e custoditi da Luca con orgoglio<br />

nella cantina esterna al locale,<br />

dove gli appassionati non potranno<br />

non trovare, tra le ammiccanti bottiglie<br />

coricate sugli scaffali, quella desiderata.<br />

I dolci, dal Parrozzo alla pescarese<br />

al flan con cioccolato caldo<br />

e alla sfogliatina con crema chantilly<br />

sono da girone dei golosi. Quanto<br />

si spende? Secondo l’appetito, gli<br />

sfizi e i vini, da 25 euro in su.

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