Le bandiere della CGIL e delle sue strutture in Toscana : un primo ...

Bandiere toscane razziate dai fascisti
ed esposte alla “Mostra della rivolu-
zione fascista” facenti parte del
fondo bandiere dell’archivio centrale
dello Stato di Roma
91- Camera del lavoro Arezzo e provincia.
Uno per tutti tutti per uno. – [1904]. – 1
bandiera dipinta a tempera sia per le iscrizioni
che per il disegno. – Raso in cotone avorio,
frangia in cotone. – Dimensioni 247x107 cm.
Simboli: Ascia, compasso, martello, riga, squadra
con ramo d’alloro e nastri, stemmi di Arezzo.
La Camera del lavoro di Arezzo venne fondata nel
1901 con circa 1400 iscritti. Il labaro venne
inaugurato il 1. maggio del 1904. Dopo un primo
biennio di progetti nel 1903 la segreteria sarà
assunta da un fiorentino (Cesare Baldassini) e
l’attività sarà in qualche modo orientata dalla
camera del lavoro fiorentina.
Il risultato non cambia di molto anche se vi sono
alcune lotte, viene eletto un nuovo segretario (Decio
Bacchi) ma dopo un biennio di quasi completa
inattività (tra il 1909 e 1910) determinarono la
Confederazione a scioglierla e a far confluire le
sezioni e le leghe nella CdL fiorentina con scarsi
risultati anche in questo caso. La CdL di Arezzo
venne rifondata nel 1913 con 816 associati che la
scarsa e insufficiente attività riduceva ai 100 del
1916 riveniva richiusa nel 1917. Il periodo più
fecondo nell’attività della CdL si ha durante il
biennio rosso del 1919-1920 quando si ha una guida
socialista e vi è un accordo “operativo” con l’USI
soprattutto nelle lotte dei mezzadri e del movimento
contadino che portano ad estendere l’influenza or-
92- Camera del lavoro. Lega mista Bagni di
Casciana. – [1919?]. – 1 bandiera, iscrizione:
con riporti diagonali di stoffa nera per le
scritte. – Raso in cotone rosso, frangia dorata.
– Dimensioni 157x184 cm.
La lega mista di questa frazione del comune di Lari
si costituisce nel dicembre 1919 con l’adesione di un
gruppo di operai e uno di braccianti e le adesioni
crescono velocemente.
Nel gennaio 1921 partecipa al congresso delle leghe
della provincia di Pisa aderenti alla Camera del
lavoro. La bandiera riutilizzata cambiando le scritte
è quella in precedenza utilizzata dalla cooperativa
“Avanti” scritta che si intravede ancora sotto quella
di Camera del lavoro
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ganizzativa anche alla Valtiberina e al Casentino.
Nel 1920 c’è la lotta dei dipendenti della Centrale
elettrica di Castelnuovo dei Sabbioni che porta
all’occupazione delle miniere di lignite con un
accordo immediato. Il successo della lotta estese le
occupazioni anche ad altri stabilimenti (Sacfem,
Fabbricone ecc). Dalla fine del 1920 inizia, a partire
da Montevarchi dove sorge il primo fascio di combattimento,
la reazione fascista con le rappresaglie e
le aggressioni che culminano il 4 aprile del 1921
nell’assalto ed incendio alla CdL. V. anche B. 31.
Notizie desunte da: “ La Camera del lavoro di
Arezzo, 1901-2001” di I. Bigianti, T. Nocentini, C.
Repek, pp. 11-57 ; “Il lavoro della confederazione :
immagini per la storia del sindacato ...” p. 249