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Le bandiere della CGIL e delle sue strutture in Toscana : un primo ...

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parte del movimento operaio è ancorato al territorio per marcare, affermare e rafforzare il legame<br />

d’appartenenza e questo sia con l’iconografia (p. es. il giglio fiorent<strong>in</strong>o per Firenze) ma molto più<br />

spesso con l’iscrizione <strong>della</strong> località (com<strong>un</strong>e, città, regione, ecc.).<br />

Possiamo suddividere, schematicamente, i motivi iconografici nelle seguenti categorie:<br />

- Motivi e personaggi derivati da allegorie classiche (caducei, piedi alati, vittorie, ecc.)<br />

- Figura umana o parti di essa con significato di rappresentazione simbolica ( Libertà,<br />

emancipazione, democrazia, giustizia, concordia, <strong>un</strong>ione, solidarietà ecc.)<br />

- Elementi astronomici e naturali con significato simbolico (sole, stelle, globi, fuoco, fulm<strong>in</strong>i,<br />

fiaccole, ecc)<br />

- Elementi vegetali (fiori, rami, ghirlande, fasci, spighe, ecc.)<br />

- Animali o parti di animali con significato e rappresentazione simbolica (colombe, ecc.)<br />

- Oggetti, strumenti, impianti di lavoro ( falci, martelli, fusi, zappe, aratri, edifici <strong>in</strong>dustriali,<br />

cim<strong>in</strong>iere ecc.)<br />

- Altri motivi e allegorie geometriche (cerchi <strong>in</strong>trecciati, …)<br />

Non tutti questi motivi trovano posto nelle nostre <strong>bandiere</strong> mentre alc<strong>un</strong>i di essi vengono adoperati<br />

soventemente.<br />

Una <strong>delle</strong> iconografie più semplici ed <strong>in</strong>tuitive è quella di richiamare e connotare tramite la<br />

rappresentazione di oggetti, impianti, parti di macch<strong>in</strong>e o attrezzi di lavoro, apposti sulla bandiera,<br />

gli aderenti all’organizzazione s<strong>in</strong>dacale che prevalentemente li utilizza.<br />

L’utilizzazione di attrezzi tipici, per connotare gli appartenenti ad <strong>un</strong> mestiere, risale alla più<br />

remota antichità. In <strong>Toscana</strong>, ma non solo, tale metodo serviva a identificare le arti e i mestieri <strong>in</strong><br />

epoca medioevale e r<strong>in</strong>ascimentale e ce ne rimangono esempi bellissimi, anche dal p<strong>un</strong>to di vista<br />

artistico, <strong>in</strong> Orsammichele e su tanti palazzi storici di Firenze.<br />

Questo motivo iconografico è tra quelli maggiormente presenti, lo ritroviamo <strong>in</strong> 16 <strong>bandiere</strong> di<br />

categorie o <strong>strutture</strong> <strong>in</strong>dustriali e agricole (FIOM, FILLEA, FIOT, FILC, FIDAE, Postelegrafonici,<br />

nella Federbraccianti di Grosseto e nella lega contad<strong>in</strong>i di Castagneto).<br />

Nelle nostre <strong>bandiere</strong> troviamo così: ruote dentate, compassi, penne per i metalmeccanici; squadre,<br />

cazzuole, livelli, martelli, filo a piombo ecc. per gli edili ; alambicchi per i chimici ; spola da telaio<br />

per i tessili ; busta da lettere e fili telegrafici per i postelegrafonici ; fiasco da v<strong>in</strong>o per i fiascai ;<br />

falci e aratri per i contad<strong>in</strong>i, ecc.<br />

Il tema iconografico più rappresentato nelle nostre <strong>bandiere</strong> sono i tre cerchi <strong>in</strong>trecciati (<strong>in</strong> parte<br />

sovrapposti e concatenati tra loro), che da solo o abb<strong>in</strong>ato ad altri elementi iconografici è presente<br />

su 17 <strong>bandiere</strong>.<br />

Questa iconografia presente anche sulla bandiera <strong>della</strong> CdL di Pontedera ci assicura che essa risale<br />

a tempi abbastanza lontani. Contiene <strong>un</strong>a simbologia di <strong>un</strong>ità derivata dal simbolo tr<strong>in</strong>itario<br />

massonico mutuato poi dal movimento operaio. Esso rappresenta l’<strong>un</strong>ità di azione tra le SMS, le<br />

<strong>Le</strong>ghe di resistenza e le cooperative che si andava realizzando agli <strong>in</strong>izi del XX secolo. Questa <strong>un</strong>ità<br />

veniva chiamata “Triplice alleanza o Triplice economica” e i tre cerchi rappresentano, <strong>in</strong> questa<br />

alleanza ed <strong>un</strong>ità le tre componenti cioe: la Confederazione del Lavoro, la <strong>Le</strong>ga nazionale <strong>delle</strong><br />

cooperative e la Federazione nazionale <strong>delle</strong> SMS.<br />

Il tentativo all’epoca era quello di creare <strong>un</strong>’organizzazione s<strong>in</strong>dacale autonoma dai partiti e che<br />

doveva costituire essa stessa <strong>un</strong> Partito del Lavoro 2 .<br />

Questo tentativo diverrà esplicito nelle elezioni del 1919 quando <strong>un</strong>a lista all’uopo presentata<br />

riuscirà ad eleggere nella circoscrizione genovese <strong>un</strong> deputato.<br />

Come motivo iconografico, frequentemente utilizzato, troviamo poi la colomba (generalmente <strong>in</strong><br />

volo) a simboleggiare la pace, che è presente su 6 <strong>bandiere</strong>; l’elemento concettuale è rafforzato dal<br />

ramoscello d’ulivo nel becco presente <strong>in</strong> 2, mentre <strong>un</strong>a terza porta <strong>un</strong> ramoscello forse di mimosa.<br />

Altra presenza iconografica significativa è quella <strong>della</strong> ruota alata identificante i lavoratori dei<br />

trasporti, e con l’aggi<strong>un</strong>ta di <strong>un</strong>a rotaia specificatamente i ferrovieri e tramvieri, presente su 5<br />

2 “Un’altra Italia nelle <strong>bandiere</strong> dei lavoratori : simboli e cultura dall’<strong>un</strong>ità d’Italia all’avvento del fascismo”, p. 159<br />

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