matilde di canossa - Provincia di Reggio Emilia
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413756; petra.giovanelli@provincia.bz.it)<br />
IL COLLOQUIO CON FAUSTO FAGGIOLI<br />
Il colloquio è partito dalla considerazione che tanti marchi sono stati lanciati<br />
e successivamente si sono persi per strada. È quin<strong>di</strong> importante centrare le<br />
variabili chiave, senza le quali <strong>di</strong>fficilmente una iniziativa come quella dei<br />
prodotti matil<strong>di</strong>ci può arrivare al successo.<br />
Un esempio <strong>di</strong> iter compiuto correttamente è quello del <strong>di</strong>stretto dei Colli Esini<br />
San Vicino, Regione Marche (province <strong>di</strong> Ancona e Macerata).<br />
Il principale fattore chiave, spesso sottovalutato in termini <strong>di</strong> risorse da destinare,<br />
è la creazione iniziale del prodotto territorio. È infatti fondamentale aggregarsi<br />
nel territorio, con un grande lavoro <strong>di</strong> marketing interno. In caso contrario, si<br />
rischia <strong>di</strong> proporre al mercato una sorta <strong>di</strong> scatola vuota. Occorre insomma<br />
creare un sistema.<br />
D’altra parte, nel mondo globale l’unico fattore non copiabile è il territorio,<br />
con le sue persone.<br />
A <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, secondo l’interlocutore interpellato, manca proprio il<br />
“prodotto <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>”: i singoli servizi e prodotti sono invece già oggi <strong>di</strong><br />
elevato livello qualitativo. <strong>Reggio</strong> dovrebbe vendere cultura, stile <strong>di</strong> vita.<br />
Nei casi <strong>di</strong> successo, si è puntato molto sull’identità del territorio, con rilevanti<br />
lavori <strong>di</strong> marketing interno, dove ognuno alla fine si è sentito protagonista<br />
dello sviluppo. L’obiettivo è anche quello <strong>di</strong> stimolare la collaborazione dei<br />
soggetti <strong>di</strong>versi che svolgono un ruolo <strong>di</strong> front-office: dalla polizia municipale<br />
all’e<strong>di</strong>colante, dalla reception dell’albergo al benzinaio, che deve essere in<br />
grado <strong>di</strong> fornire le corrette informazioni, etc.<br />
Per arrivare a questo traguardo, occorrono tanti incontri, con una partecipazione<br />
che solitamente cresce in modo progressivo: per esempio, incontri <strong>di</strong> settore, per<br />
fare capire l’importanza del <strong>di</strong>alogo tra operatori <strong>di</strong>versi (come il commerciante<br />
e l’artigiano).<br />
È in<strong>di</strong>spensabile costituire una commissione, per classificare e selezionare<br />
i produttori ed i prodotti, uno ad uno. La commissione, nei casi presi a<br />
riferimento, era solitamente formata da qualche operatore a rotazione, dalla<br />
<strong>Provincia</strong>, dall’Asl, da un soggetto esterno (consulente), da un rappresentante<br />
delle categorie agricole, etc.<br />
È corretto che nell’iniziativa entri la pubblica istituzione, ma non devono invece<br />
entrare i partiti politici, che porterebbero a <strong>di</strong>spersioni <strong>di</strong> energie.