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Bilancio 1999 - Atlantia

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Non vi è dubbio, però, che siamo riusciti anche ad ampliare la nostra attuale strategia<br />

della diversificazione, a partire dal settore delle telecomunicazioni.<br />

L'impegno più significativo è costituito indubbiamente dal nostro ingresso nel settore<br />

della telefonia mobile: attraverso la controllata Sitech, Autostrade controlla il 32% del<br />

capitale sociale di Blu, che si è aggiudicata, come è noto, la licenza per il quarto gestore<br />

della telefonia mobile.<br />

Blu nei prossimi mesi diverrà operativa e tutto lascia prevedere che essa sarà in grado<br />

di conquistare una quota di mercato rilevante in un settore che continua ad essere in<br />

costante espansione, non solo sotto il profilo quantitativo, ma soprattutto, direi, sotto<br />

quello qualitativo.<br />

L'obiettivo, in sostanza, è quello di offrire al mercato una gamma di servizi fortemente<br />

tipizzata, nel senso della capacità di costituire forti raccordi funzionali tra telecomunicazioni,<br />

informatica e mobilità.<br />

In definitiva, dunque, non mi sembra azzardato affermare che l'esercizio <strong>1999</strong> ha rappresentato<br />

una vera svolta epocale nella storia della nostra Società.<br />

Durante tale esercizio, infatti, sono stati coronati da successo tutti gli sforzi profusi, nel<br />

corso di vari anni, per delineare un futuro di grande rilievo per Autostrade, nel contesto<br />

di una economia che va mutando costantemente la propria fisionomia anno dopo anno.<br />

A tale proposito la privatizzazione ha creato una public company di dimensioni competitive<br />

sul piano nazionale ed internazionale, che trova in un nucleo stabile di azionariato<br />

una guida forte e credibile.<br />

Il nuovo assetto societario, in sostanza, corrisponde pienamente ad un progetto industriale<br />

volto a valorizzare ed espandere tutte le potenzialità di una società fortemente<br />

orientata al mercato ed all'innovazione tecnologica.<br />

Sempre nell'esercizio che ci sta alle spalle, come ho già detto, si è definitivamente conclusa<br />

l'annosa vicenda del rinnovo della convenzione di Autostrade e delle società da<br />

essa controllate.<br />

Questa circostanza, evidentemente, ha creato, fra l'altro, una cornice di certezze che<br />

riguardano in particolare sia il regime tariffario, sia i programmi di investimento.<br />

A ciò si aggiunga che i programmi di diversificazione da noi elaborati sono divenuti una<br />

realtà solida.<br />

La tradizionale identità di Autostrade agli occhi dell'opinione pubblica e dei mercati nazionali<br />

ed internazionali è stata profondamente modificata ed aggiornata alle nuove dimensioni<br />

dell'economia comunitaria.<br />

Siamo convinti che questa evoluzione vada nel senso giusto: un'attività tradizionale di<br />

gestione autostradale è stata, infatti, integrata con intraprese in settori fortemente innovativi.<br />

Ciò corrisponde pienamente alle esigenze della new economy, che sarà il motore<br />

dello sviluppo industriale nei prossimi anni.<br />

In questo contesto la nuova proprietà potrà proseguire il proprio cammino, lungo un solco<br />

già ben delineato e potendo contare su una compagine qualificata, sotto il profilo<br />

dell'organizzazione e delle professionalità. I nuovi apporti, in termini di professionalità,<br />

di conoscenze e di risorse finanziarie non potranno, dunque, che interagire sinergicamente<br />

con la realtà organizzativa e produttiva già esistente.

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