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le privatizzazioni in italia dal 1992 - Mediobanca Ricerche e Studi ...

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<strong>dal</strong>l’Olivetti. Gli <strong>in</strong>dicatori calcolati al momento della privatizzazione<br />

segnalano una valutazione all’<strong>in</strong>circa all<strong>in</strong>eata alla media; dopo meno di due<br />

anni, la valutazione attribuita <strong>in</strong> occasione dell’OPA <strong>in</strong>dica un aumento del<br />

100%.<br />

Le valutazioni meno e<strong>le</strong>vate riguardano Montefibre, Savio, Condotte<br />

e Italstrade. Relativamente alla Montefibre, la bassa valutazione deriva<br />

<strong>dal</strong>l’apprezzamento borsistico al momento della privatizzazione: nel 1996,<br />

sulla base di una redditività che risultatava la migliore dell’ultimo decennio, la<br />

Borsa valutava la società all’<strong>in</strong>circa metà del patrimonio netto evidenziato <strong>dal</strong><br />

suo bilancio e 22 volte l’uti<strong>le</strong>; nell’ultimo esercizio, il 1999, uno dei peggiori,<br />

la valutazione di Borsa è rimasta <strong>in</strong>torno al 55% del patrimonio, <strong>in</strong> presenza di<br />

un risultato netto negativo. Relativamente alla Savio, è da segnalare che la sua<br />

cessione al Gruppo Radici è avvenuta nel 1998 ad un prezzo che, tenuto conto<br />

del meccanismo dell’acquisizione, ha messo <strong>in</strong> evidenza un aumento del 49%<br />

del valore dell’impresa.<br />

In genera<strong>le</strong>, occorre considerare che la valutazione del<strong>le</strong> imprese<br />

cedute con trattativa diretta seguita all’asta è stata il più del<strong>le</strong> volte sacrificata<br />

dai v<strong>in</strong>coli <strong>in</strong>trodotti nei contratti di cessione relativamente alla salvaguardia<br />

occupaziona<strong>le</strong> e, <strong>in</strong> taluni casi, al mantenimento dell’<strong>in</strong>tegrità del comp<strong>le</strong>sso<br />

venduto per un determ<strong>in</strong>ato lasso di tempo ( 46 ).<br />

6.3 Aspetti economici<br />

La Tab. 6.2 riporta alcuni pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>dicatori di conto economico.<br />

Occorre ricordare quanto premesso nel primo paragrafo, e cioè che la<br />

metodologia di calcolo dei risultati è adatta per un confronto tempora<strong>le</strong> ma<br />

non <strong>in</strong>terazienda<strong>le</strong>. Nella media, è significativamente migliorata l’<strong>in</strong>cidenza<br />

sia del marg<strong>in</strong>e operativo (5 punti sul fatturato, ovvero il doppio rispetto al<br />

triennio precedente la privatizzazione), sia del risultato corrente (6,7 punti,<br />

rispetto ad un valore quasi nullo). Si nota anche un <strong>in</strong>cremento della quota di<br />

vendite all’estero: quasi 5 punti di fatturato <strong>in</strong> più, variazione che peraltro non<br />

rif<strong>le</strong>tte appieno la maggiore dimensione <strong>in</strong>ternaziona<strong>le</strong> del<strong>le</strong> imprese<br />

46 Come ci è stato riferito, gli acquirenti oltre a soddisfare <strong>le</strong> aspettative di prezzo del<br />

venditore, dovevano rispondere al<strong>le</strong> esigenze dei cosiddetti “venditori occulti”<br />

(s<strong>in</strong>dacati, politici, autorità locali), i quali f<strong>in</strong>ivano per trasformarsi nei migliori al<strong>le</strong>ati<br />

dei compratori nei loro tentativi di limitare l’esborso per l’acquisto del<strong>le</strong> imprese.<br />

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