le privatizzazioni in italia dal 1992 - Mediobanca Ricerche e Studi ...
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iorganizzate nell’ambito di divisioni operative. Inf<strong>in</strong>e, <strong>le</strong> relazioni <strong>in</strong>dustriali<br />
si sono mantenute buone nella quasi totalità dei casi e ciò è dovuto al<br />
co<strong>in</strong>volgimento dei rappresentanti s<strong>in</strong>dacali nel<strong>le</strong> operazioni di cessione, con<br />
la preventiva presa di conoscenza dei piani <strong>in</strong>dustriali presentati dagli<br />
acquirenti e con i v<strong>in</strong>coli e <strong>le</strong> garanzie sui livelli occupazionali posti nei<br />
contratti di cessione. I privati hanno così aggiustato la forza lavoro bloccando<br />
il turnover, <strong>in</strong>centivando gli esodi volontari e concordando prepensionamenti.<br />
Lo studio ha <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e preso <strong>in</strong> esame gli effetti sull’economia e sulla<br />
f<strong>in</strong>anza del<strong>le</strong> imprese (Capitolo 6). Non è agevo<strong>le</strong> raffrontare <strong>le</strong> aziende<br />
prima e dopo l’uscita <strong>dal</strong>l’area pubblica. I maggiori ostacoli sono costituiti <strong>dal</strong><br />
mutamento organizzativo (che ha modificato l’ “oggetto” da esam<strong>in</strong>are) e<br />
<strong>dal</strong><strong>le</strong> diverse fasi del ciclo (che hanno mascherato il rea<strong>le</strong> effetto del<strong>le</strong> azioni<br />
poste <strong>in</strong> essere dai nuovi proprietari). E’ stato scelto un <strong>in</strong>tervallo tempora<strong>le</strong><br />
ristretto: un triennio prima ed un triennio dopo la privatizzazione; l’esame di<br />
un periodo più lungo da un lato rischia di sottovalutare l’effetto di politiche<br />
messe <strong>in</strong> atto <strong>dal</strong><strong>le</strong> stesse imprese pubbliche prima della privatizzazione volte<br />
a raggiungere una maggiore efficienza della gestione, <strong>dal</strong>l’altro <strong>in</strong>troduce<br />
e<strong>le</strong>menti di <strong>in</strong>certezza circa il comportamento che esse avrebbero potuto<br />
altrimenti tenere perfezionando operazioni azien<strong>dal</strong>i sotto la sp<strong>in</strong>ta di<br />
fenomeni esogeni di grande portata (quali la globalizzazione dei mercati e <strong>le</strong><br />
<strong>in</strong>novazioni tecnologiche). Si ricorda che l’aggregato del<strong>le</strong> imprese pubbliche<br />
se<strong>le</strong>zionate per l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e annua<strong>le</strong> dell’Ufficio <strong>Studi</strong> di <strong>Mediobanca</strong> aveva<br />
chiuso i bilanci costantemente <strong>in</strong> perdita <strong>dal</strong> 1968 al 1988 e, dopo la breve<br />
parentesi positiva del 1989-90, aveva messo <strong>in</strong> evidenza perdite record<br />
proprio nel triennio 1991-93, cioè quando fu decisa la politica di<br />
privatizzazione.<br />
La valutazione dei risultati deve tener conto del<strong>le</strong> motivazioni degli<br />
acquirenti, che sono state molteplici: l’apprezzamento del valore attua<strong>le</strong> dei<br />
flussi futuri di reddito, il desiderio di aumentare quote di mercato o di evitare<br />
che queste fossero vanificate da nuovi entranti nell’<strong>in</strong>dustria, l’aumento della<br />
gamma dei prodotti <strong>in</strong> portafoglio, la conv<strong>in</strong>zione che una gestione privata dei<br />
comp<strong>le</strong>ssi statali potesse garantire una redditività soddisfacente, l’opportunità<br />
di diversificare i propri <strong>in</strong>teressi. Queste motivazioni sono difficilmente<br />
riscontrabili <strong>dal</strong>l’analisi dei risultati di bilancio. E’ tuttavia <strong>in</strong>teressante<br />
<strong>in</strong>dividuare la valutazione del<strong>le</strong> attività acquisite. Nel loro <strong>in</strong>sieme, <strong>le</strong><br />
operazioni di cessione hanno evidenziato valutazioni relativamente contenute<br />
rispetto a quel<strong>le</strong> desumibili <strong>dal</strong><strong>le</strong> quotazioni di Borsa: circa 1,8 volte il<br />
capita<strong>le</strong> <strong>in</strong>vestito (al valore di bilancio) ed il fatturato, circa 3 volte il valore<br />
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