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Genealogia Della Morale - il portale di "rodoni.ch"

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problema antichissimo, come è chiaro, non è stato risolto proprio con<br />

risposte e mezzi gent<strong>il</strong>i; forse non esiste, in tutta la preistoria<br />

dell'uomo, niente <strong>di</strong> più terrib<strong>il</strong>e e misterioso della sua<br />

"mnemotecnica". «Si marchia qualcosa col fuoco, per farla imprimere<br />

nella memoria: solo ciò che non cessa "<strong>di</strong> far male", resta nella<br />

memoria» - questo è un principio fondamentale della più antica (e<br />

purtroppo anche più duratura) psicologia sulla terra. Si potrebbe <strong>di</strong>re<br />

anche, che dovunque sulla terra esistano ancora solennità, gravità,<br />

mistero, colori oscuri nella vita <strong>di</strong> uomini e popoli, "operi ancora a<br />

posteriori" qualcosa dell'orrore con cui una volta sulla terra,<br />

dovunque, si prometteva, si davano pegni, si <strong>di</strong>spensavano lo<strong>di</strong>: <strong>il</strong><br />

passato, <strong>il</strong> più lungo, <strong>il</strong> più profondo e <strong>il</strong> più duro passato, ci<br />

respira vicino e sgorga in noi, quando ci facciamo «gravi». Ogni<br />

qualvolta l'uomo ha ritenuto necessario farsi una memoria, ciò non è<br />

avvenuto mai senza sangue, torture, sacrifici; i sacrifici e i pegni<br />

più atroci (tra gli altri, <strong>il</strong> sacrificio dei primogeniti), le più<br />

<strong>di</strong>sgustose mut<strong>il</strong>azioni (per esempio le castrazioni), le più crudeli<br />

forme rituali <strong>di</strong> tutti i culti religiosi (e tutte le religioni sono,<br />

nel loro fondo estremo, sistemi <strong>di</strong> crudeltà) - tutto ha la sua origine<br />

in quell'istinto che vide nel dolore <strong>il</strong> più potente mezzo sussi<strong>di</strong>ario<br />

della mnemonica. In un certo senso tutto l'ascetismo non è altro che<br />

questo: un paio <strong>di</strong> idee devono essere rese indeleb<strong>il</strong>i, onnipresenti,<br />

in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>i, «fisse», per una ipnotizzazione <strong>di</strong> tutto <strong>il</strong> sistema<br />

nervoso e intellettuale proprio grazie a queste «idee fisse» - e le<br />

procedure, come le forme <strong>di</strong> vita ascetiche, sono mezzi per liberare<br />

queste idee dalla concorrenza con tutte le altre idee, per renderle<br />

«in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>i». Quanto peggio stava l'umanità «in fatto <strong>di</strong><br />

memoria», tanto più tremendo è stato sempre l'aspetto dei suoi usi; la<br />

durezza della legislazione penale in particolare dà una misura <strong>di</strong><br />

quanta fatica le sia costata la vittoria contro l'oblio e <strong>il</strong> far<br />

"restare presenti" a questi schiavi attimali delle passioni e dei<br />

desideri un paio <strong>di</strong> primitive esigenze della convivenza sociale. Noi<br />

Tedeschi non ci consideriamo certo un popolo particolarmente crudele e<br />

duro <strong>di</strong> cuore, né tanto meno superficiale e contento <strong>di</strong> vivere alla<br />

giornata; ma basta solo dare un'occhiata ai nostri antichi or<strong>di</strong>namenti<br />

penali per capire imme<strong>di</strong>atamente quanta fatica costa, sulla terra,<br />

allevare un «popolo <strong>di</strong> pensatori» (voglio <strong>di</strong>re: "<strong>il</strong>" popolo d'Europa,<br />

nel cui seno oggi è possib<strong>il</strong>e trovare <strong>il</strong> maximum <strong>di</strong> fiducia, <strong>di</strong><br />

serietà, <strong>di</strong> obiettività e <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> gusto, e che grazie a queste<br />

qualità ha un <strong>di</strong>ritto ad allevare ogni specie <strong>di</strong> mandarini in Europa).<br />

Questi Tedeschi si sono creati una memoria con mezzi terrib<strong>il</strong>i, per<br />

arrivare a padroneggiare i loro plebei istinti <strong>di</strong> fondo e la loro<br />

rozzezza brutale: si pensi alle antiche punizioni tedesche, per<br />

esempio alla lapidazione (- già la saga fa cadere sulla testa del<br />

colpevole la macina del mulino), al supplizio della ruota (la più<br />

tipica delle invenzioni e delle specialità del genio tedesco nel campo<br />

delle pene!), a quello del palo, a quello <strong>di</strong> far smembrare e<br />

calpestare <strong>il</strong> colpevole dai cavalli (lo «squartamento»), a quello <strong>di</strong><br />

far bollire <strong>il</strong> reo nell'olio o nel vino (ancora nel quattor<strong>di</strong>cesimo e<br />

nel quin<strong>di</strong>cesimo secolo), al pred<strong>il</strong>etto scorticamento («scuoiamento»),<br />

allo strappare la carne dal petto; e anche al supplizio <strong>di</strong> cospargere<br />

<strong>il</strong> malfattore <strong>di</strong> miele e <strong>di</strong> abbandonarlo poi alle mosche, sotto <strong>il</strong><br />

sole ardente. Con l'aus<strong>il</strong>io <strong>di</strong> queste immagini e <strong>di</strong> questi<br />

proce<strong>di</strong>menti si finisce per fissare finalmente nella memoria cinque o<br />

sei «non voglio», in rapporto ai quali si è "promesso", per vivere nei<br />

vantaggi della società - e in realtà, con l'aiuto <strong>di</strong> questa specie <strong>di</strong><br />

memoria si è arrivati infine «alla ragione»! - Ah la ragione, la<br />

serietà, la padronanza degli affetti, tutta questa oscura faccenda che<br />

è chiamata riflessione, tutti questi priv<strong>il</strong>egi e accessori <strong>di</strong> lusso<br />

dell'uomo: come si sono fatti pagare cari! quanto sangue e quanto<br />

orrore è al fondo <strong>di</strong> tutte le «cose buone»!...<br />

4.

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