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Genealogia Della Morale - il portale di "rodoni.ch"

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chiedere agli psichiatri quali sono le conseguenze <strong>di</strong> una applicazione<br />

meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> torture espiatorie, <strong>di</strong> contrizioni e <strong>di</strong> convulsioni<br />

salvifiche. Basta interrogare anche la storia: ogni volta che <strong>il</strong><br />

sacerdote ascetico ha applicato questo trattamento ai malati, la<br />

con<strong>di</strong>zione morbosa ha sempre guadagnato, con incre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e velocità, in<br />

ampiezza e profon<strong>di</strong>tà. E <strong>il</strong> «risultato» quale è stato? Un sistema<br />

nervoso sgretolato, in aggiunta a quello che era già malato; e questo<br />

nel più grande come nel più piccolo, nei singoli come nelle masse. Al<br />

seguito del "training" <strong>di</strong> penitenza e <strong>di</strong> salvazione ecco enormi<br />

epidemie ep<strong>il</strong>ettiche, le più gran<strong>di</strong> che la storia conosca, come quelle<br />

dei ballerini <strong>di</strong> san Vito e <strong>di</strong> san Giovanni nel Me<strong>di</strong>oevo; come forma<br />

<strong>di</strong>versa dei suoi postumi troviamo le terrib<strong>il</strong>i paralisi e le<br />

depressioni croniche, con le quali, in certi casi, <strong>il</strong> temperamento <strong>di</strong><br />

un popolo o <strong>di</strong> una città (Ginevra, Bas<strong>il</strong>ea) si rovescia, una volta per<br />

tutte, nel suo contrario; -e qui è da considerare anche l'isterismo<br />

delle streghe, qualcosa <strong>di</strong> sim<strong>il</strong>e al sonnambulismo (otto gran<strong>di</strong><br />

esplosioni epidemiche solo tra <strong>il</strong> 1564 e <strong>il</strong> 1605) -; troviamo tra le<br />

sue conseguenze quei collettivi deliri suici<strong>di</strong>, <strong>il</strong> cui grido terrib<strong>il</strong>e<br />

«"evviva la morte!"» fu u<strong>di</strong>to in tutta l'Europa, interrotto da<br />

i<strong>di</strong>osincrasie ora lussuriose ora furiosamente <strong>di</strong>struttive: del resto<br />

la stessa alternanza <strong>di</strong> affetti, con le stesse intermittenze e gli<br />

stessi sbalzi, si nota anche oggi dovunque, in ogni caso là dove<br />

l'ascetica dottrina dei peccati arriva ancora una volta a un grande<br />

successo. (La nevrosi religiosa "appare" come forma del «mal caduco»:<br />

non c'è alcun dubbio. Che cosa è? "Quaeritur".) Di massima, l'ideale<br />

ascetico e <strong>il</strong> suo culto sublime-morale, questa genialissima,<br />

spregiu<strong>di</strong>catissima e pericolosissima sistematizzazione <strong>di</strong> ogni mezzo<br />

<strong>di</strong> perversione del sentimento, sotto la protezione <strong>di</strong> propositi santi,<br />

si è iscritta in modo terrib<strong>il</strong>e e in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>e in tutta la storia<br />

dell'uomo, e purtroppo "non solo" nella sua storia... Non saprei cosa<br />

altro in<strong>di</strong>care che abbia aggre<strong>di</strong>to la "salute" e la robustezza <strong>di</strong><br />

razza in particolare degli Europei, con tanta <strong>di</strong>struttività come ha<br />

fatto questo ideale; senza la minima esagerazione esso può essere la<br />

"vera fatalità" nella storia sanitaria dell'uomo europeo. Al suo<br />

influsso, potrebbe, al massimo, essere rapportato ancora quello<br />

specificamente germanico: penso all'avvelenamento da alcool<br />

dell'Europa, che sino ad oggi si è mantenuto rigorosamente al passo<br />

con la preponderanza politica e razziale dei Germani (- dove essi<br />

inocularono <strong>il</strong> loro sangue, inocularono anche <strong>il</strong> loro vizio). - Come<br />

terza, in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> precedenza, sarebbe da in<strong>di</strong>care la sif<strong>il</strong>ide -<br />

"magno sed proxima intervallo".<br />

22.<br />

Il sacerdote ascetico ha corrotto la salute dell'anima, dovunque sia<br />

arrivato al potere, ha, <strong>di</strong> conseguenza, corrotto anche <strong>il</strong> "gusto in<br />

artibus et letteres" - e ancora lo corrompe - «Di conseguenza?» -<br />

Spero che non ci siano <strong>di</strong>fficoltà a consentirmi questo «<strong>di</strong><br />

conseguenza»; per lo meno non lo <strong>di</strong>mostrerò qui. Un unico accenno: si<br />

riferisce al libro fondamentale della letteratura cristiana, al suo<br />

vero modello, al suo «libro in sé». Ancora nel pieno della<br />

magnificenza greco-romana, che fu anche una magnificenza <strong>di</strong> libri, in<br />

presenza <strong>di</strong> un antico mondo <strong>di</strong> scrittori non ancora mortificato e<br />

sgretolato, in un tempo in cui si potevano ancora leggere alcuni libri<br />

per <strong>il</strong> cui possesso oggi si darebbero in cambio mezze letterature, la<br />

scempiaggine e la vanità <strong>di</strong> agitatori cristiani - li chiamano Padri<br />

della Chiesa - osava già decretare: «Anche "noi" abbiamo la nostra<br />

letteratura classica, "non abbiamo bisogno <strong>di</strong> quella dei Greci"» -<br />

rimandando orgogliosamente a libri <strong>di</strong> leggende, lettere <strong>di</strong> Apostoli, e<br />

trattatelli apologetici, pressappoco allo stesso modo con cui oggi<br />

l'«esercito della salvezza» inglese si batte, con una letteratura<br />

sim<strong>il</strong>e, contro Shakespeare e altri «pagani». Io non amo <strong>il</strong> "Nuovo<br />

Testamento", com'è fac<strong>il</strong>e capire; quasi mi turba <strong>il</strong> fatto <strong>di</strong> essere<br />

così solo col mio gusto <strong>di</strong> fronte a questa opera letteraria

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