anche dal punto <strong>di</strong> vista m<strong>il</strong>itare; ma anche una zona con scarse risorse propriee <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e da controllare, caratterizzata da gran<strong>di</strong> boschi sui gioghi montanie sulle coll<strong>in</strong>e e da zone paludose e ancora da boschi nella pianura.Tra i Liguri abitatori <strong>di</strong> questo tratto appenn<strong>in</strong>ico, si trovavano i Viturii,<strong>in</strong>se<strong>di</strong>ati a cavallo dell'alta Valle del Lemme, ed <strong>in</strong> particolare i Langenses,stanziati nell'Alta Valpolcevera nella zona <strong>di</strong> Langasco, che, a causa della. maggiore importanza assunta dal loro territorio con l'attraversamento dellavia Postumia, <strong>in</strong>augurano, nei confronti dei Genuati, la plurisecolare sequeladelle liti per i conf<strong>in</strong>i, <strong>di</strong> cui troveremo protagonisti i loro <strong>di</strong>scendenti. ARoma si è costretti a mandare appositamente due arbitri a <strong>di</strong>rimere Iavertenza. Il giu<strong>di</strong>cato che essi pronunciano <strong>il</strong> tre<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>cembre del 117 a.c., èquello riportato nella famosa tavola <strong>di</strong> bronzo che, <strong>di</strong>ssepolta nel 1506 da uncontad<strong>in</strong>o ad Isola <strong>di</strong> Pedemonte, adorna oggi l'ufficio del S<strong>in</strong>daco <strong>di</strong>Genova.Oltre ai due litiganti risulta che gravitano sugli stessi pascoli altre tribùliguri limitrofe; i Decrun<strong>in</strong>i, i Cavarur<strong>in</strong>i. gli O<strong>di</strong>ati, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e iMentov<strong>in</strong>i. AI momento la materia del contendere è sostanzialmentecostituita da terreni def<strong>in</strong>ib<strong>il</strong>i come agro, pubblico o privato, ma, nei secoli anoi più vic<strong>in</strong>i, le ricorrenti controversie si estenderanno a tutto <strong>il</strong> grandebosco che ha <strong>il</strong> suo culm<strong>in</strong>e <strong>in</strong> Marcarolo.Alcuni ritrovarnenti nei pressi <strong>di</strong> questa località attestano la presenza d<strong>in</strong>uclei <strong>di</strong> transito f<strong>in</strong> dall'età della pietra e del bronzo. Marcarolo, dettonegli antichi documenti anche Mercurolio, era qu<strong>in</strong><strong>di</strong> nodo viario e luogo <strong>di</strong>scambi molto importante. Lassù, f<strong>in</strong> dai più lontani tempi, i mulattieri, icommercianti e i viandanri, che salivano dalla Valpolcevera e da Voltri, <strong>in</strong>crociavanoquelli che, lungo le già ricordate vie del sale, venivano dallapianura padana alla mar<strong>in</strong>a.L'evangelizzazione <strong>di</strong> questa nostra area ligure-montana prese le sue mosseda Denhona, una colonia romana <strong>di</strong>venuta rapidamente importantissimocentro <strong>di</strong> smistamento del traffico ed una città assai ricca. Costruita su settecolli a somiglianza <strong>di</strong> Roma, dotata <strong>di</strong> numerosi rernpli de<strong>di</strong>cati agli Deiromani, <strong>di</strong> un foro e <strong>di</strong> un anfiteatro, essa era assurta, sotto Augusto, al rango <strong>di</strong>capoluogo effettivo della "Nona Regione". Anche qui, come nella grandecapitale lat<strong>in</strong>a, i primi cristiani vennero duramente perseguitati dalle autoritàimperiali.Solo con l'avvento dell'Imperatore Costant<strong>in</strong>o l'espansione del Cristianesimopotè avere Wl <strong>di</strong>verso <strong>in</strong>pulso, ed è <strong>di</strong> quel tempo l'azione nella vasta<strong>di</strong>ocesi tortonese del vescovo Innocenzo, grande amico <strong>di</strong> papa S<strong>il</strong>vestro, enrrarnbidalla Chiesa onorati come Santi.Le notizie att<strong>in</strong>enti al periodo successivo, quello cioè che registra i Idef<strong>in</strong>itivo decl<strong>in</strong>o dell'Impero Romano e che vede succedersi nel nord-Italiale ondate delle <strong>in</strong>vasioni barbariche, sono, per quanto riguardaspecificatarnente la nostra zona, altrettanto scarse.Quelle poche ci raccontano lo stupore <strong>di</strong> Alarico, re dei Goti, nel trovarequi un fiume chiamato Urbs (che <strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o vuoi <strong>di</strong>re città), e ci narrano ancora
del passaggio <strong>di</strong> Att<strong>il</strong>a re degli Unni, soprannom<strong>in</strong>ato <strong>il</strong> flagello <strong>di</strong> Dio, alquale viene attribuita la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> Libarna, così totale che ne fucancellato pers<strong>in</strong>o <strong>il</strong> nome per più <strong>di</strong> m<strong>il</strong>lequattrocenro anni.Proprio conrro queste <strong>in</strong>vasioni correva ai pie<strong>di</strong> delle coll<strong>in</strong>e, daSerravalle a Gavi e a Capriata, una l<strong>in</strong>ea fortificata <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, <strong>il</strong> cosiddettolimes bizant<strong>in</strong>o. Di esso doveva fat parte l'anrico fort<strong>il</strong>izio <strong>di</strong> Castrum Vetus,che venne <strong>in</strong> seguito tras<strong>formato</strong> <strong>in</strong> un tempio de<strong>di</strong>cato a San Marziano,menrre i ruderi esistenti presso <strong>il</strong> cimitero <strong>di</strong> S<strong>il</strong>vano potrebbero essere Iesuperstiti vestigia del suo tratto più occidentale.Gli estensori delle più antiche cronache ci parlano poi della grande Selvadell'Orba, dove i Re Longobar<strong>di</strong> Cuniberto detto <strong>il</strong> Pio, Alachi e Liutprando. .venivano a caccia,É bene sottol<strong>in</strong>eare che i barbari <strong>in</strong>vasori, ed <strong>in</strong> particolare gli ultimi cl iessi, i Longobar<strong>di</strong> ed i Franchi <strong>di</strong> Carlo Magno, consideravano la terrad'Italia appena conquistata come <strong>il</strong> loro nuovo paese, e ne avevano qu<strong>in</strong><strong>di</strong> rispettato,tutto sommato, l'apparato produttivo, che i vecchi proprietari terrieriavevano da parte loro <strong>di</strong>feso, aHìdandone la gestione alle strutture monastiche.Mentre <strong>in</strong> tutta la Cispadania si poteva ormai considerare compiuta, attraversola conversione religiosa, l'effettiva <strong>in</strong>tegrazione sociale delle varieetnie barbariche, sopravvenute alla caduta dell'impero romano, con la popolazionepreesistente, tra <strong>il</strong> 900 e <strong>il</strong> 950, veniva a determ<strong>in</strong>arsi, con le <strong>in</strong>vasionisaracene della parte nord-occidentale della pianura padana, una drammaticarottura, foriera <strong>di</strong> gravi ripercussioni economiche globali.Ben <strong>di</strong>versa <strong>in</strong>fatti era l'ottica, esdusivamenre predarricc, con cui questiSaraceni muovevano dalla loro roccaforte provenzale <strong>di</strong> Frass<strong>in</strong>et (vic<strong>in</strong>o aSa<strong>in</strong>t-Tropez) attraverso i valichi alp<strong>in</strong>i per d<strong>il</strong>agare nella pianura padana,portando ovunque sterm<strong>in</strong>io e <strong>di</strong>struzioni.É un lungo periodo <strong>di</strong> sangu<strong>in</strong>ose scorrerie, addebitab<strong>il</strong>i anche a confusevicende politiche e a bande <strong>di</strong> malviventi: dopo i centri costieri m<strong>in</strong>oridell'<strong>in</strong>tero arco ligure pers<strong>in</strong>o Genova viene saccheggiata nel 935 da una spe<strong>di</strong>zionesaracena.In tutta la padania nord-occidentale i monaci sono costretti ad abbandonarei monasteri scaglionati lungo le vie <strong>di</strong> comunicazione e quelli sparsi nellecampagne. Si ritirano nel rec<strong>in</strong>to delle gran<strong>di</strong> città, e chi può partecipa a lloro esodo.Oltre alle gran<strong>di</strong> città murate, solo pochi borghi e casali delle pIaghe p iùeccentriche ed impervie sfuggono ai feroci <strong>in</strong>cursori.Quando la mob<strong>il</strong>itazione generale ricaccerà i Saraceni al <strong>di</strong> là delle AI p ie <strong>di</strong>struggerà <strong>il</strong> loro covo, lunga e <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e si presenterà l'azione daperseguire per <strong>il</strong> recupero della struttura produttiva agricola e per la ripresadei traffici, sconvolti <strong>in</strong> modo così ra<strong>di</strong>cale.Nel timore <strong>di</strong> un ritorno saraceno viene <strong>in</strong>nanzitutto attuata una fondamentaleristrutturazione dell'apparato <strong>di</strong>fensivo m<strong>il</strong>itare. In questo quadro,nel 950, ad opera <strong>di</strong> Berengario II re d'Italia, <strong>il</strong> territorio della parte nordoccidenraledella nostra penisola viene <strong>di</strong>viso <strong>in</strong> tre gran<strong>di</strong> circoscrizioni, Ie11
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