-8-16.Della pena a chi tiene pesi scarsi.Èstatuito ed ord<strong>in</strong>ato, che qualunque persona, la quale nelLuogo e Giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> venderà o rivenderà a m<strong>in</strong>utoo all'<strong>in</strong>grosso -vettovaglie , od altri oggetti <strong>di</strong> qualsivogliagenere da peso o misura, sia tenuto e debba avere e teneregiuste e legali misure e pesi, e con quelli vendere, comperaree rivendere a tutti e s<strong>in</strong>goli quei cLt; comprar vogliono,e se alcuno contravverrà <strong>in</strong> alcuna delle predette cose, sicondanni dai Mestrali <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> <strong>in</strong> sol<strong>di</strong> c<strong>in</strong>que <strong>di</strong> Genova perognuno, e per ogni volta che si sarà contravvenuto, daapplicarsi alli detti Mestrati, ed anca ad emendare <strong>il</strong> danno achi l'ha patito, e li predetti Mestrali siano tenuti e dehha-ioogni mese, almeno una volta, cercare c riconoscere detti pesie misure per le botteghe dei ven<strong>di</strong>tori e compratori, ed essied esse giustamente e legalmente accomodare, e se giustenon saranno, prendere le pene ai contravventori, altrimenti slpuniscano detti Mestrali dal signor Podestà <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> nellapena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> c<strong>in</strong>que per ognuno, e per ogni volta, da applicarsial medesimo signor Podestà.17.Del guasto fatto <strong>di</strong> notte.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che se alcuno <strong>di</strong> notte furtivamente,o <strong>in</strong>giuriosamente guasterà ovvero taglierà l'altrui vigna omesse, biada, od alberi, o frutti d'altri, o d'orto, <strong>in</strong> modo<strong>di</strong> guasto, o <strong>in</strong> modo <strong>di</strong> furto od <strong>in</strong>giuria, si condanni nellapena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> venti <strong>di</strong> Genova dal signor Podestà o Console<strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, d<strong>in</strong>anzi al quale sarà data l'accusa o denunzia, edaltrettanto per l'emenda, e <strong>di</strong> più ad emendare <strong>il</strong> danno aqnello che avrà esso danno patito; ma se le predette cosesaranno state fatte <strong>di</strong> giorno, paghi l'accusato o denunziatola metà della predetta pena, ed altrettanto per l'emenda, epiù paghi <strong>il</strong> danno come sopra.132
-9-18.Di non deviare l'acqua dal suo letto.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che se alcuno devierà l'acqua dalletto e luogo suo salito, o dal fossato o fossati, voltando eponendo la stessa nelle vie comuni, sia. tenuto, e debba <strong>il</strong>signor Podestà o Console <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> condannare e costr<strong>in</strong>gerequello che avrà deviato detta acqua a rimuovere la stessa,e ridurla nello stato <strong>di</strong> prima fra giorni tre, e <strong>di</strong> più condannarelo stesso nella pena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> c<strong>in</strong>que <strong>di</strong> Genova e adaccomodare la strada guasta per occasiono <strong>di</strong> detta acqua.19.Che l'altrui robba non si prenda dovunque sarà.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che n<strong>in</strong>na persona ar<strong>di</strong>sca, o presumaprendere o portar via alcuna cosa cl' altri, mob<strong>il</strong>e, dallacasa, o ara <strong>di</strong> alcuno, o dalla strada pubblica o vic<strong>in</strong>alesenza licenza del padrone <strong>di</strong> tal cosa, e sotto pena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>c<strong>in</strong>que <strong>di</strong> Genova per ognuno, e per ogni volta, e più siacostretto e condannato dal signor Podestà o Console davantial quale sarà data l'accusa o denunzia, a restituire tal cosaal padrone della medesima, nello stesso grado e stato che eraprima, con tutti li danni, spese, ed <strong>in</strong>teressi.20.Della fede che deve prestarsi agli accusantied <strong>in</strong> quale proporzione.Éstatuito ed ord<strong>in</strong>ato chequalsivoglia persona dell'età d'anni<strong>di</strong>eciotto, e <strong>di</strong> mente sana, possa accusare chi le dà. dannonella cosa.propria, senza consenso del curatore, o dei parenti,e si creda al giuramento <strong>di</strong> ciascuno della. predetta età, e daessa. <strong>in</strong> su, s<strong>in</strong>o alla. somma <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> venti <strong>di</strong> Genova, giurando<strong>il</strong> danno sofferto.133
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