• e <strong>in</strong>oltre uno o più <strong>in</strong><strong>di</strong>vidui, che fanno i seguenti mestieri : [ornarius,calegarius, firrarius,lignarolius, panaterius, pastor, pecorarius,• bouerius, asenarius, macagnanus (macellaio), testor, botacius, gualcus(fabbricante <strong>di</strong> panni), galanus (lattaio).Sono da ritenersi orig<strong>in</strong>arie da altri paesi, <strong>in</strong> funzione dei lorosoprannomi :• 7 famiglie <strong>di</strong> Gavi (Gavazzano)• 1 famiglia da Ponzone• 1 .. da Cremona• 1 .. dalla Toscana• l .. da Mornese (Otto daMolonesiot• 1 famiglia <strong>di</strong> Casaleggio (Rapiolus de Casaleggio).Risultano poi, immigrate da poco <strong>in</strong> territorio <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, due famiglie <strong>di</strong>Montaldeo ( Fomarius = Fornaro; Masarignus= Mazzar<strong>in</strong>o). Lo stessocard<strong>in</strong>ale Giulio Mazzar<strong>in</strong>o accre<strong>di</strong>ta una presenza della sua famiglia aMontaldeo, dove i suoi antenati sarebbero giunti da Castelletto, immigratidalla Sic<strong>il</strong>ia alla f<strong>in</strong>e del secolo XIV per ragioni politiche. La presenza <strong>di</strong>questo Petrus Masarignus apre altre prospettive: o l'immigrazione è <strong>di</strong>parecchio anteriore o <strong>il</strong> cognome è anche qui endemico.Vi è per contro un Gandolfo e relativi ere<strong>di</strong>, emigrati a Capriata,proprietari o feudatari <strong>di</strong> terreni, condotti da altri che pagano <strong>in</strong> tutto o i nparte i relativi tributi.Nomi e soprannomiI nomi più usati sono nell'ord<strong>in</strong>e: Giovanni, Guglielmo, Oberro, Ruf<strong>in</strong>oe Ra<strong>in</strong>erio.Seguono poi: Pietro, Fulco, Enrico, Lanfranco, Otto, Giacomo, Ugo,Guido, Pagano, Facio, ecc.Tralasciando i patronirnici, quelli <strong>in</strong><strong>di</strong>cativi della professione o delmestiere, dell'orig<strong>in</strong>e o della località dove abitano, citiamo i piùsignificativi dei soprannomi :S<strong>il</strong>uanus, Baitanus, Boderatus, (che <strong>in</strong><strong>di</strong>cano persone che abitanonei boschi, nelle baite, o <strong>in</strong> casupole);Verrus, Gr<strong>il</strong>lus, Cagnonus, Gambaronus, Boue, Riccius, Cagnaccius,Cattus (allusivi <strong>di</strong> una somiglianza ad animali;• Barberius, Gimbus, Grassus, Piguncius, Mezena, Cuercius, Surdus(per caratteristiche o <strong>di</strong>fetti fisici);• Tr<strong>in</strong>camezena, Trencberius e Cacatonus (che si commentano dasoli).Tra i soprannomi, che, riferendosi a nuclei famigliari più numerosi, sitrasformeranno presto <strong>in</strong> veri e propri cognomi, citiamo, <strong>in</strong> quanto d'<strong>in</strong>teresselocale : i Barberi, Boderato, Bruno, Gastaldo, Gavazzano, Gualco eMacagnano.50
Il territorioLa descrizione dei beni assoggettari a tributo - o <strong>di</strong>rettamente, o<strong>in</strong><strong>di</strong>rettamente attraverso la citazione <strong>di</strong> quelli conf<strong>in</strong>anti - ci forniscenumerosi elementi descrittivi del territorio appartenente alla Curia <strong>di</strong>Paro<strong>di</strong>:- <strong>il</strong> Casrello, con <strong>il</strong> Recepto e la Reguar<strong>di</strong>a (rispettivamente <strong>il</strong> luogoall'<strong>in</strong>terno delle mura del Castrum, dove si rifugiava la popolazione <strong>in</strong> caso<strong>di</strong> pericolo per attacchi esterni, e le opere <strong>di</strong> fortificazione che"riguardavano" <strong>il</strong> castello a nord) sovrasta <strong>il</strong> Borgo.Subito <strong>in</strong>torno a questo sono le terre "braide" (una parte delle quali, glademanio a gestione <strong>di</strong>retta del Marchese, è detta "braida donnica'' o "bragidadonnega"). Ricor<strong>di</strong>amo che <strong>il</strong> Marchese possedeva "ad dornnicum" anche unanotevole parte dell'Alpe <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, nonché prati, campi e vigne detti appunto"doneghi", Vic<strong>in</strong>o al Borgo vi è poi <strong>il</strong> Foresto (che significa fuori del Castro,e potrebbe essere <strong>in</strong><strong>di</strong>cativo <strong>di</strong> un bosco chiuso, sottratto all'uso comune, doveun tempo si allevavano le fiere per la caccia dei Signori. Il toponimo è tuttoravivo).- Le Chiese <strong>di</strong> San Remigio, e <strong>di</strong> Santa Maria <strong>di</strong> Tramontana sono alservizio del Borgo e dei nuclei più importanti sparsi all'<strong>in</strong>torno. La Chiesa<strong>di</strong> Tramontana qui citata era sira <strong>in</strong> valle <strong>di</strong> Rocca Macera: verrà demolitanel 1582 perché pericolante e troppo <strong>di</strong>stante dall'abitato 9o .- Troviamo citati nel Registro, fac<strong>il</strong>mente identificab<strong>il</strong>i con le loroo<strong>di</strong>erne denom<strong>in</strong>azioni:• Campo Ra<strong>in</strong>erio ( Ra<strong>in</strong>eri)• Gr<strong>il</strong>li (<strong>in</strong> contracta Grul!orum)• Cadepiaggio (allora detta <strong>in</strong> Capite Plazi o Pla<strong>di</strong>i)• V<strong>il</strong>la Colla (Colla)• Costa Santo Stefano (Costa)• Fistogna (<strong>il</strong> toponimo deriva da festuca)• Tramontana• Tramontan<strong>in</strong>o (allora detto Tramont<strong>in</strong>o)• I Lisrri (<strong>il</strong> toponimo significa campi lunghi e stretti)• Spessa (Spissa)• Val Rossara (valle Ursaria Scura, dove certo più anticamenteabitavano degli orsi, come attesta l'altro toponimo la Tanade Urso, sira a nord della Reguar<strong>di</strong>a)• Cà de Gualchi• I Nebioli (Niblariis)• Bosio (Bosa, Bossulo, toponimo da collegare a Bosolus, speciearborea <strong>di</strong> basso fusto)• Alice.90 _ A. e M. REMONDINI cit., p. 105 e sgg.51
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