fianco occidentale, è decisamente ab<strong>il</strong>e e, al pari delle straord<strong>in</strong>arie vicendesuccessive, merita <strong>di</strong> essere raccontata <strong>in</strong> tutti i suoi particolari.Nella cont<strong>in</strong>ua ricerca <strong>di</strong> sicuri percorsi alternativi, possib<strong>il</strong>mente anchemeno onerosi, Genova ha da tempo <strong>in</strong>staurato con i signori <strong>di</strong> Castelletto,vassalii dei marchesi <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, che tendono a rendersi sempre più autonomi,rapporti che risultano <strong>di</strong> reciproco vantaggio, concretizzatisi anche con Iaptesenza <strong>in</strong> Castelletto dei monaci <strong>di</strong> San Fruttuoso <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>monte.Durante l'assenza del marchese Alberto <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> che, dopo <strong>il</strong> rientro delpadre dalla prima Crociata, rimane a lungo <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a guadagnandos<strong>il</strong>'appellativo <strong>di</strong> Zueta, che <strong>in</strong> arabo vuoi <strong>di</strong>re fortezza, Genova ha sostenuto, eforse ad<strong>di</strong>rittura sob<strong>il</strong>lato, gli atteggiamenti <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>pendenza dei Castellettesi.Dalla spe<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> terre tanto lontane, la tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>ce che tornarono<strong>in</strong> patria solo do<strong>di</strong>ci componenti del glorioso drappello: ed anche questo nondel tutto felice esito può aver concorso a determ<strong>in</strong>are la situazione <strong>di</strong> tensioneper cui, quando, morto <strong>il</strong> padre, Alberto Zueta ritorna nella sua terra e tenta <strong>di</strong>riprist<strong>in</strong>are i precedenti v<strong>in</strong>coli <strong>di</strong> soggezione a danno dei suoi vassalli, i Iconflitto armato <strong>di</strong>viene <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e.Fatto prigioniero, <strong>il</strong> marchese Alberto resta <strong>in</strong> mano dei signori <strong>di</strong> Castellettoper tre anni, f<strong>in</strong>ché sua moglie, la Contessa Mar<strong>il</strong>de, giunta al colmodella <strong>di</strong>sperazione, si rivolge al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Genova e promette <strong>di</strong> vendergli<strong>il</strong> "castro", la torre e la metà della Curia <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, compresi i feu<strong>di</strong> degliuom<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Montecucco e <strong>di</strong> Castelletto, se Genova otterrà la liberazione delmarito. .Negli accor<strong>di</strong> con la contessa Mat<strong>il</strong>de l'impudenza genovese giunge alpunto <strong>di</strong> promettere un premio ad Alberto Zueta se Genova acquisterà i nqualche modo Gavi, premio che sarà anche più consistente se, anziché rimanereestraneo all'operazione, egli stesso collaborerà attivamente alla sottomissionedel conf<strong>in</strong>ante ed omonimo Alberto marchese <strong>di</strong> Gavi, suo consangu<strong>in</strong>eo.Sempre fedele ai suoi pr<strong>in</strong>cipi, e per mantenersi al <strong>di</strong> sopra delle parti,Genova non <strong>in</strong>terviene <strong>di</strong>rettamente sul piano m<strong>il</strong>itare, ma sollecita l'anzianomarchese Ra<strong>in</strong>eri <strong>di</strong> Monferrato, padre <strong>di</strong> Mat<strong>il</strong>de, ad occupare le alture <strong>di</strong>Montaldeo, sovrastanti Castelletto, assicurandogli un congruo rimborso spese.Nella drammatica congiuntura non può dare aiuto alla povera contessaMat<strong>il</strong>de, come sarebbe più logico, suo frarello Guglielmo, <strong>in</strong> quanto egli sitrova a sua volta <strong>in</strong> Terrasanra, prendendo parte alla seconda Crociata.Genova, che ha già <strong>in</strong> mano la promessa <strong>di</strong> affrancamento degli uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong>Castelletto e <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> Montecucco dal rapporto <strong>di</strong> vassallaggio verso i Imarchese <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, recita la sua parte e preme "<strong>di</strong>plomaticamente" su coloroche tengono prigioniero Alberto Zueta, garantendo loro che non vi sarannorappresaglie o rirorsioni <strong>di</strong> sorta.L'ep<strong>il</strong>ogo <strong>di</strong> questa manovra a largo raggio avviene proprio come vuoleGenova, e così, dopo che <strong>il</strong> marchese <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> è stato liberato, nel maggio del1150, anche i suoi consangu<strong>in</strong>ei marchesi <strong>di</strong> Gavi, non avendo più altra scelta,f<strong>in</strong>iscono per giurarle fedeltà. Altrettanto farà, al suo ritorno dalla Crociata,38
lo stesso marchese Guglielmo <strong>di</strong> Monferrato, fratello della contessa Mat<strong>il</strong>de,r<strong>in</strong>unciando al rimborso spese spertanregli per <strong>il</strong> servizio a suo tempo prestatodal padre, nel frattempo defunto, <strong>in</strong> quel <strong>di</strong> Montaldeo.Genova non ha perseguito obiettivi <strong>di</strong> conquista e <strong>di</strong> espansione territoriale,e qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, come <strong>di</strong> consueto, per sua tranqu<strong>il</strong>lità, si è limitata a fargiurare la "compagna" non solo ad Alberto <strong>di</strong> Gavi ma anche ai suoi figli:Giovanni, Manfredo e Guglielmo.Quanto <strong>in</strong>teressava sostanzialmente Genova era la sicurezza del traffico ela sua libertà da esosi balzelli. E sotto questo riguardo, Genova ha ottenuto unrisultato decisamente importante: non solo i suoi cittad<strong>in</strong>i, ma tutti g l iuom<strong>in</strong>i abitanti nel territorio sui cui ha giuris<strong>di</strong>zione l'episcopato genovese,sono stati, dai marchesi <strong>di</strong> Gavi e Paro<strong>di</strong>, esonerati da ogni pedaggio.L'<strong>in</strong>dornita Mat<strong>il</strong>de alla nscossaSono trascorsi poco più <strong>di</strong> qu<strong>in</strong><strong>di</strong>ci anni, quando <strong>il</strong> Barbarossa, perseguendo<strong>il</strong> suo <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> restaurazione dell'autorità imperiale, <strong>di</strong>scende nuovamente<strong>in</strong> Italia e, occupata Roma, obbliga papa Alessandro III a fuggire dalIa città.Guglielmo <strong>di</strong> Monferrato, che con Federico è imparenraro/v, è tra i piùpotenti fautori del suo <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> restaurazione.A lui, rientrato dall'Oriente dopo aver conquistato i regni <strong>di</strong> Gerusalemmee Salonicco, Federico conferma <strong>in</strong> feudo, con <strong>di</strong>ploma del 5 ottobre1164, <strong>di</strong>versi posse<strong>di</strong>menti dell'Alto Monferrato, tra i quali sono compresiCastelletto, Rocca, Rond<strong>in</strong>aria, Tagliolo e Casaleggio.Scrive l'annalista Oberto Cancelliere 7 4 che Guglielmo per ad<strong>di</strong>etro né lodené grande magnificenza aveva avuto, ma come si ebbe dallo imperatore Fredericomolti onori e v<strong>il</strong>le e terre e castella date <strong>in</strong> sua balia e dom<strong>in</strong>io, andò ricercando aiGenovesi danni e molestie, con malizia e confrode.Nel novembre del 1166, violando <strong>il</strong> giuramento che per ad<strong>di</strong>etro avevafatto, egli aiuta <strong>il</strong> nipote Guglielmo Saraceno a recuperare <strong>il</strong> castello <strong>di</strong>Paro<strong>di</strong>. Dell'esercito, che muove sotto <strong>il</strong> suo comando, fanno pane la madreGisla e la sorella Mat<strong>il</strong>de, vedova <strong>di</strong> Alberto Zueta, la quale approfittadell'occasione, a lungo attesa, per ven<strong>di</strong>care la prigionia sofferta dal marito.Così, per raggiungere Paro<strong>di</strong>, aggirando a monte Castelletto, <strong>il</strong> marchese73 _ Guglielmo V <strong>di</strong> Monferrato, detto <strong>il</strong> Vecchio a causa della precoce canizie,risulta imparentato con Federico Barbarossa <strong>in</strong> quanto:- sua madre Gisla <strong>di</strong> Burgun<strong>di</strong>a è zia <strong>di</strong> Beatrice <strong>di</strong> Burgun<strong>di</strong>a, seconda moglie delBarbarossa;- sua moglie Giulietta d'Austria è figlia <strong>di</strong> Agnese <strong>di</strong> Franconia, nonna delBarbarossa. Guglielmo e <strong>il</strong> Barbarossa <strong>di</strong>venteranno anche consuoceri a seguito delmatrimonio dei rispettivi figli Beatrice e Corrado.74 _ Annali genovesi, val. Il, p. 71.39
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