consegnare, e, caricat<strong>il</strong>i, li portò a Paro<strong>di</strong>. Non che i pr<strong>in</strong>cipali, considerando<strong>di</strong> portare gli altri <strong>in</strong> un secondo tempo.21 Agosto 1945Non avendo voluto quei <strong>di</strong> Bosio ottemperare all'ord<strong>in</strong>edell'Ufficiale alleato i Carab<strong>in</strong>ieri <strong>di</strong> Gavi <strong>in</strong> questo giorno si portarono aBosio per farlo eseguire. Per tutta risposta quei <strong>di</strong> Bosio buccarono [sic] l egomme delle ruote della macch<strong>in</strong>a dei Carab<strong>in</strong>ieri, gridando, m<strong>in</strong>acciando,<strong>in</strong>sultando tanto che i Rappresentanti dell'ord<strong>in</strong>e dovettero abbandonare lamacch<strong>in</strong>a, partire per Gavi, ove giunti, chiesero aiuto al Comando alleato.Si trovava presente alla scena <strong>di</strong> Bosio l'applicato comunale Tacch<strong>in</strong>oEnrico fu Giovanni <strong>il</strong> quale se la cavò con qualche percossa e cogli occhialirotti. Per fortuna, che essendo un galantuomo, era benvoluto dalla stragrandemaggioranza <strong>di</strong> quei <strong>di</strong> Bosio altrimenri chi sa come se l'avrebbe passata.Intanto <strong>il</strong> Prevosto <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, ignaro affatto <strong>di</strong> quanto succedeva aBosio, si portava <strong>in</strong> quel paese, ove si era ritirato presso la sua famiglia i lR.mo Mons, Giacomo Ghio, già suo cappellano e professore <strong>di</strong> sem<strong>in</strong>ario perpassarvi alcuni giorni <strong>di</strong> ferie, per fargli una visita <strong>di</strong> omaggio. Da circa dueanni non vedeva <strong>il</strong> su nom<strong>in</strong>ato professore ed al parroco sembrava buonaoccasione per poteri o vedere e conversare con lui.Giunto <strong>il</strong> Parroco <strong>di</strong> buon matt<strong>in</strong>o a Bosio, traversò tutto <strong>il</strong> paesesenza alcun <strong>in</strong>cidente, sembrandogli tutto calmo. Si portò alla casa delprofessore e si parlò delle nostre vicende senza accennare nè a Paro<strong>di</strong>, nè aBosio nè alle loro beghe. Verso le <strong>di</strong>eci e trenta <strong>il</strong> Prevosto <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> salutava<strong>il</strong> Professore e si congedava avviandosi tranqu<strong>il</strong>lo verso Paro<strong>di</strong>. I pochi che<strong>in</strong>contrava lo salutavano come sempre, senza nessuna ombra <strong>di</strong> malumorecontro <strong>di</strong> lui.Passando <strong>in</strong>nanzi alla casa <strong>di</strong> Gastaldo Mond<strong>in</strong>o, siccome da anni edanni vi era amicizia con lui, entrò per lasciargli <strong>il</strong> buongiorno. Tra un<strong>di</strong>scorso e l'altro giunse <strong>il</strong> mezzogiorno senza che nessuno se ne accorgesse. I Iparroco, volendo tornare a Paro<strong>di</strong>, si alzò per congedarsi ed andarsene ma i lMond<strong>in</strong>o tanto seppe <strong>di</strong>re e fare, che <strong>il</strong> parroco si fermò a pranzo.F<strong>in</strong>ito, potevano eessere le due, <strong>il</strong> prevosto r<strong>in</strong>graziò, salutò e mentreera sulla porta per avviarsi, alcuni parenti del Mond<strong>in</strong>o riferirono, che <strong>in</strong>Bosio si litigava, si gridava, si imprecava. Siccome quel giorno era giorno <strong>di</strong>fiera (eravamo al domani <strong>di</strong> San Bernardo, festa pr<strong>in</strong>cipale <strong>di</strong> Bosio) non sidette importanza a quelle voci. Fatti alcuni metri, da qualcheduno <strong>il</strong> parrocovenne a sapere, che quelle grida erano una protesta contro Paro<strong>di</strong> per la uexataquaestio del <strong>Comune</strong> e che avevano malmenato un applicato comunale <strong>di</strong>Paro<strong>di</strong>.Che fare? Tornare <strong>in</strong><strong>di</strong>etro? Non era più possib<strong>il</strong>e, tanto più chealcuni dei più scalmanati l'avevano già veduto e, dal loro fare, si era accortoche se l'avrebbero presa anche con lui. Rifugiarsi qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>in</strong> casa <strong>di</strong> Mond<strong>in</strong>ood <strong>in</strong> qualche altra non era prudente perché colui che lo avesse ospitato correvarischio <strong>di</strong> passarsela male anche lui.184
Fu giocoforza andare avanti. Quando <strong>il</strong> Parroco fu VICInO al pesopubblico da un'osteria vic<strong>in</strong>a uscì un grido:"Ecco <strong>il</strong> primo del<strong>in</strong>quente <strong>di</strong>Paro<strong>di</strong>! Ecco la rov<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Bosio! Faccia <strong>il</strong> prete! Non si mescoli <strong>in</strong> cose chenon sono <strong>di</strong> sua pert<strong>in</strong>enza! Comunista! Scandaloso!". Il parroco, non badando aquelle <strong>in</strong>verrive, cont<strong>in</strong>uava la sua strada <strong>in</strong>oltrandosi <strong>in</strong> paese, ma man manoche andava <strong>in</strong>nanzi la folla cresceva sempre più petulante, sempre p iùm<strong>in</strong>acciosa. Urla, fischi, grida, titoli i più <strong>in</strong>solenti e sporchi erano icomplimenti che gli si facevano.Giunto <strong>in</strong>nanzi all'as<strong>il</strong>o <strong>in</strong>fant<strong>il</strong>e la folla era cresciuta a <strong>di</strong>smisura.Alcuni dei più mascalzoni [si] scagliarono contro <strong>il</strong>parroco per mettergli lemani addosso. Ma <strong>in</strong> questo momento, <strong>in</strong> cui sembrava f<strong>in</strong>ita per <strong>il</strong> poveroparroco, la Div<strong>in</strong>a Provvidenza veniva <strong>in</strong> suo soccorso. Due uom<strong>in</strong>i che loavevano sempre seguito e che non avevano mancato <strong>di</strong> <strong>di</strong>rgliene anche loro, si<strong>in</strong>terposero tra lui e la folla, ed allungando le braccia <strong>di</strong>etro la sua schiena"Fermi!" gridarono, "Non si tocchi! Portate rispetto a ciò che rappresenta,risperrate la veste che porta!"E poi, rivolti a lui: "Lei ha fatto <strong>il</strong> male, lei se vuole, può riparareturro! Si porti <strong>in</strong> Alessandria, dal Prefetto, e <strong>di</strong>ca vogliamo <strong>il</strong> comune. Lei puòfare questo, e, potendolo deve farlo!". Che rispondere? Nemmeno <strong>il</strong> parrocolo sapeva. Intanto la folla era rimasta alquanto <strong>in</strong> <strong>di</strong>sranza m<strong>in</strong>acciando egridando sempre. Il parroco r<strong>in</strong>graziò i due uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong> quanto avevano fattoper lui.Intanto uno della folla venne gridando: "l carab<strong>in</strong>ieri hannoarrestato <strong>il</strong> nostro s<strong>in</strong>daco ed <strong>il</strong> comandante Merlo portandoli <strong>in</strong> Alessandria.Il parroco <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> sia impe<strong>di</strong>to <strong>di</strong> tornare al suo paese, sia tenuto comenostro ostaggio s<strong>in</strong>o al loro ritorno. Il parroco allora pregò quei due <strong>di</strong>accompagnarlo <strong>in</strong> canonica, <strong>il</strong> che fecero. Colà giunti fu ricevuto dallaMamma del R.do Prevosto <strong>di</strong> Bosio, che lo <strong>in</strong>trodusse <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a. Appenaentrato si sedette, mentre una moltitud<strong>in</strong>e <strong>di</strong> persone, tra cui qualche sfollatoentravano <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a, e, dopo aver sfogato la loro b<strong>il</strong>e se ne andavano, dandoluogo ad altri, che facevano la stessa cosa.l! povero parroco <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong> taceva. Ad un certo punto, vedendo che isuoi calunniatori andavano scemando, fattosi dare uno zolfanello si accese lapipa e fumando pensava ad una risposta per parer calmare quei rimasti.F<strong>in</strong>iro <strong>di</strong> fumare prese la parola e <strong>di</strong>sse Ioro.Ora che vi siete sfogati,statemi bene a sentire e poi riferite a tutto Bosio quanto vi <strong>di</strong>co. Rispondete:Siete proprio conv<strong>in</strong>ti dei titoli che mi avete dato? Possib<strong>il</strong>e che <strong>in</strong> tanti anni,e sono vent'anni, che mi trovo nel Parodese mi abbiate conosciuto proprio oraper un del<strong>in</strong>quente, per un arracca brighe, per uno scandaloso? Non si <strong>di</strong>ventatali turrassieme. Un prete pr<strong>in</strong>cipalmente, se devia dalla sua missione, <strong>il</strong> piùdelle volte lo fa conoscere alquanto prima. E che non sia quello che voigridate, me lo avete <strong>di</strong>mostrato pr<strong>in</strong>cipalmente voialtri stessi <strong>di</strong> questafrazione.Grati della mia breve permanenza tra voi,come economo spirituale,mi avete sempre circondato <strong>di</strong> stima e <strong>di</strong> afferro, stima ed afferro che mi avete185
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