flusso commerciale la maggiore spe<strong>di</strong>tezza e sicurezza, si preoccupa <strong>di</strong>pre<strong>di</strong>sporre a cavallo dei gioghi appenn<strong>in</strong>ici, lungo gli it<strong>in</strong>erari che più Ia<strong>in</strong>teressano, delle "stazioni" <strong>di</strong> assistenza, controllate <strong>di</strong>rettamente dai suoicittad<strong>in</strong>i o <strong>in</strong><strong>di</strong>rettamente tramite le strutture monastiche che fanno capo a SanSiro <strong>di</strong> Genova e a San Fruttuoso <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>monte. Tale sembra, senz'alrro,essere l'obiettivo dell'acquisto <strong>di</strong> certi terreni che Oberto, Vice Comes deCivitate Genua fa nel 978 <strong>in</strong> territorio Vico Molonie ... ubi <strong>di</strong>citur <strong>in</strong>Campora". Questo, che corrisponde all'o<strong>di</strong>erna Carbonara Scrivia, è un luogoabitato prevalentemente da mulattieri, assai idoneo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> a costituire unaspecie <strong>di</strong> capol<strong>in</strong>ea genovese nei pressi <strong>di</strong> Tortona, che, a quel tempo, staritornando ad essere <strong>il</strong> più importante nodo <strong>di</strong> traffico della pianura padana.Così, per mettere l'Abbazia <strong>di</strong> San Siro <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> istituire, ove necessario,altre idonee <strong>in</strong>frastrutture <strong>di</strong> supporto ai traffici e per dotarla <strong>di</strong> adeguatimezzi <strong>di</strong> sussistenza, Giovanni, vescovo <strong>di</strong> Genova, costituendola nel febbraio1007 sotto la regola <strong>di</strong> San Benedetto, le concede decime e beni <strong>in</strong> <strong>di</strong>verselocalità tra cui Langasco, Voltaggio, Carosio e Gavi 9 .Alla stessa l<strong>in</strong>ea politica genovese è ispirato un altro atto che <strong>in</strong>tervienequalche decennio dopo e che vede, <strong>il</strong> l " gennaio 1017, <strong>il</strong> Conte Guidaldo delfu Ingone, <strong>il</strong> quale si trova <strong>in</strong> Tramontana, donare al già ricordato Monastero<strong>di</strong> San Siro un manso cum omnibus rebus ad ipsum pert<strong>in</strong>entibus, sito <strong>in</strong> MonteMauro, cioè vic<strong>in</strong>o a Marcaroloi",Lo stesso Guidaldo, signore <strong>di</strong> Summaripa, che si è riservato l'usufruttovita natural durante, concederà a livello nelI'apr<strong>il</strong>e successivo <strong>il</strong> medesimomanso, pattuendo che <strong>il</strong> pagamento del relativo canone dovrà avvenire "<strong>in</strong> locoSumrnaripa'l'". L'anno seguente i fratelli Ra<strong>in</strong>fredo, Oberto sud<strong>di</strong>acono e Ido,8 _ L.T. BELGRANO, Cartario Genovese, Atti della Società <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> StoriaPatria (d'ora <strong>in</strong>nanzi ASLSP, voI. II, p. I, (1870), doc. X9 _ A.BASILI - L.POZZA, Le carte del monastero <strong>di</strong> S. Siro dal 952 al 1224,Genova 1974, doc. IX.lO _ Romeo Pavoni identifica questo Guidaldo del fu Ingone come appartenente allafamiglia dei Conti <strong>di</strong> Acqui (R. PAVONI, Il regime politico <strong>di</strong> Acqui neisecoli X-XlV, <strong>in</strong> "Saggi e documenti", Il, tomo primo, Civico Istituto Colombiano,Genova 1982, pp. 83 e 84, nota n. lO).11 _ Nella bolla con la quale, <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e 1216, papa Innocenzo ID conferma almonastero <strong>di</strong> San Michele della Chiusa <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>pendenze, sono comprese, <strong>in</strong>episcopatu Terdonensi, ecclesiam Summeripe, ecclesiam de Nizolasco, ecclesiamsancti Gregorii de Ceta, ecclesiam sancti Michaelis de Campo, ecclesiam deRondonaria, ecclesiam de Castro Veteri, ecclesiam de Morellusc.Avvalendosi <strong>di</strong> altri documenti Lorenzo Tacchella identifica <strong>in</strong> modo certol'Ecclesiam Summaripe del <strong>di</strong>ploma con <strong>il</strong> Priorato <strong>di</strong> San Michele, fondato sulladestra del torrente Scrivia, <strong>di</strong> fronte a Serravalle, acclarando anche che <strong>il</strong> territorio <strong>di</strong>Sommaripa si d<strong>il</strong>atava f<strong>in</strong>o al Borbera. Anche la chiesa <strong>di</strong> Rondonaria, la cuiubicazione neppure le successive bolle del 1245, 1414 e 1459 aiutano a<strong>di</strong>dentificare, era qu<strong>in</strong><strong>di</strong> una <strong>di</strong>pendenza della Abbazia <strong>di</strong> San Michele della Chiusa,così come quella <strong>di</strong> Castelvero vic<strong>in</strong>o a Castelletto d'Orba. Ve<strong>di</strong>: L.TACCHELLA,14
figli del fu Ingone, vendono ad Anna, figlia del fu Oberto Visconte,capostipite dei Carmand<strong>in</strong>o (quello che aveva acquistato i terreni <strong>in</strong> VicoMolonie) la metà dei beni che <strong>il</strong> padre possedeva nel Comitato genovese enella Valle <strong>di</strong> Lavagna12.Questi atti sembrano <strong>in</strong><strong>di</strong>rettamente attestare <strong>il</strong> nuovo ritorno <strong>in</strong> augedegli Obertenghi e la pressione territoriale che essi stanno esercitando perassumere <strong>il</strong> concreto possesso delle parti relativamente periferiche della loroMarca. Per dare un sostanziale impulso alla ricostruzione post-saracena, chequi, a ponente dello Scrivia, è ancora <strong>in</strong> ritardo, essi non mancano <strong>di</strong> ricorrereal già collaudato strumento delle strutture monastiche benedett<strong>in</strong>e, tantoefficienti sotto l'aspetto organizzativo quanto capaci dal punto <strong>di</strong> vistatecnico.A tal f<strong>in</strong>e <strong>il</strong> Marchese Adalberto e la moglie Adelasia, con atto del IOgiugno 1033 13 , dotano <strong>il</strong> Monastero <strong>di</strong> Santa Maria <strong>di</strong> Castiglione, già da essicostituito qualche anno prima vic<strong>in</strong>o a Parma, <strong>di</strong> moltissimi beni e <strong>di</strong>rittiimmob<strong>il</strong>iari siri <strong>in</strong> <strong>di</strong>versi Comitati del Regno Italico que sunt de areas deterra cum muras atque petras <strong>in</strong> parte super habentes, que iam solarias atque salasjùerunt, costituiti cioè da terreni su cui restano ruderi <strong>di</strong> mura e pietre sparse.La frase è chiaramente <strong>in</strong><strong>di</strong>cativa della perdurante situazione <strong>di</strong> rov<strong>in</strong>a, tantodegli e<strong>di</strong>fici rurali (solarium è <strong>il</strong> locale dove si conservano i prodotti delsuolo) quanto <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> abitazione (salas).Nel lungo relativo elenco sono comprese molte località che ci <strong>in</strong>teressanoda vic<strong>in</strong>o, site nel Comitato Tortonese, In particolare sono citati Gavi eParo<strong>di</strong>, dove i monaci venuti da Santa Maria <strong>di</strong> Castiglione, darannofaticosamente vita ai Monasteri <strong>di</strong> Sant'Eusebio <strong>di</strong> Gavi, <strong>di</strong> San Nicolò <strong>di</strong>Tassarolo e <strong>di</strong> San Remigio <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>.Qui secondo la tra<strong>di</strong>zione raccolta dal Rev. Anton<strong>in</strong>o Sasso, prevosto <strong>di</strong>San Remigio <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, <strong>in</strong> un suo scritto del 1876, e ripresa dai Remond<strong>in</strong>i14, essi bonificheranno la palude, che l'Albedosa formava nel piano traCadepiaggio e la Reguar<strong>di</strong>a, aprendo nella roccia, ai pie<strong>di</strong> della Reguar<strong>di</strong>astessa verso San Cristoforo, <strong>in</strong> canale atto a dare libero sfogo alle acque deicolli Guastese e Schiavolo. E <strong>il</strong> monte così tagliato prenderà <strong>il</strong> nome <strong>di</strong>Macagnano (dal verbo macare, che significa fare a pezzi, macellarejP.Inse<strong>di</strong>amenti monastici delle Valli Scrivia. Borbera, Lemme, Orba e Stura, Novi<strong>Ligure</strong> 1985; Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Tor<strong>in</strong>o, Abbazie, S.Michele della Chiusa, mazzo1, n. 3bis).12 _ L.T. BELGRANO, Cartario cit, docc. LXVlll, LXIX e LXX. Nell'atto del1.1.10 17 è previsto che la donazione del manso abbia effetto dopo la morte deldonatore.13 _ L.A. MURATORI, Delle antichità estensi, p. 119 e sgg.14 _ A. e M. REMONDINI, Parrocchie dell'Archi<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Genova, Genova, 18821897, parte Il, Regione Xlll, p. 76 e sgg.15 _ D.M.GUARCO, manoscritto, Paro<strong>di</strong> L. 1878, presso l'Accademia Urbense <strong>di</strong>Ovada.15
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