Tra le piarite del bosco sono particolarmente protetti i castagni (36), Iequerce, i giovani <strong>in</strong>nesti (<strong>in</strong>selga) ed anche i palloni selvatici ancora da<strong>in</strong>nestare (33, 59) e sono puniti i furti <strong>di</strong> legna nonchè <strong>il</strong> far fogliate (33) ed <strong>il</strong>far carasse nei boschi altrui (27). Una <strong>di</strong>sposizione quest'ultima che, <strong>in</strong>siemead altra che vieta <strong>di</strong> tagliare salici ed ancora <strong>di</strong> far carasse super alienas gabas,(una varietà <strong>di</strong> salice), è <strong>in</strong>serita nel corpo <strong>di</strong> un capitolo relativo alle vigne(27), dove un capoverso riguarda anche le marze (tessoras) per l'<strong>in</strong>nesto deicastagni.Vigne, orti ed alberi fruttiferi sono oggetto <strong>di</strong> norme assai dettagliate.Nelle vigne è proibito entrare anche quando già è stato vendemmiato (sijùerit agrestum) (l 1); oltre <strong>il</strong> furto dell'uva (24) e degli ortaggi, tra i quali ècitato come <strong>il</strong> più prezioso lo zafferano (46), è proibito lo sra<strong>di</strong>camento dellebarbatelle e l'asportazione <strong>di</strong> carasse, pertiche e pali (5), è vietata Ia<strong>di</strong>struzione delle rec<strong>in</strong>zioni comunque costituite e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> anche delle siepi(9) e sono particolarmente puniti i danni causati dai cani alle uve (28, 74) edalle oche, anatre e gall<strong>in</strong>e agli orti (29).La possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> proibire <strong>il</strong> pascolo (bannire) è ammessa solo per i terreniche se ne sono già avvalsi <strong>in</strong> passato, Dalla festa <strong>di</strong> San Michele, cioè dal 29settembre, alle calende <strong>di</strong> marzo, i pascoli saranno liberi, eccetto per i maialiche roncassero, fermo restando <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>re i prati non ancora falciati(39).Il reato più grave, non solo nell'ambito dei danni campestri ma <strong>in</strong> tutto i Icomplesso degli statuti <strong>di</strong> Palo<strong>di</strong>, è quello <strong>di</strong> porre <strong>il</strong> fuoco nei castagneti enei boschi selvatici altrui (la locuzione relativa sembra voler proibire, nonsolo l'<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o delle propri età altrui, ma anche <strong>il</strong> semplice far fuoco <strong>in</strong> esseper cuc<strong>in</strong>are o per riscaldarsi). Come vedremo più avanti la relativa pena i ndenaro(20 sol<strong>di</strong>) non è la più elevata, ma se essa non viene pagata, essendo anchestato risarcito <strong>il</strong> danno, <strong>il</strong> colpevole verrà es<strong>il</strong>iato e privato dei <strong>di</strong>ritti civ<strong>il</strong>i(bannetur et jòrestetur) e la condanna non potrà venir revocata se egli non avràprima sod<strong>di</strong>sfatto alle suddette con<strong>di</strong>zioni ed ottenuto <strong>il</strong> perdono da parte <strong>di</strong>chi ha subito <strong>il</strong> danno (14).Questa particolare severità e tutto l'<strong>in</strong>sieme della normativa contenuta neiban<strong>di</strong> campestri ci confermano <strong>il</strong> carattere coll<strong>in</strong>are e montano dellaeconomia palo<strong>di</strong>ense.Da r<strong>il</strong>evare anche che l'entità delle pene <strong>in</strong> denaro risulta non superiore aquella propria <strong>di</strong> altri statuti <strong>di</strong> data molto antica (ad. esempio quella degliStatuti <strong>di</strong> Serravalle), <strong>il</strong> che convalida ulteriormente l'ipotesi già espressa chela prima stesura degli Statuti <strong>di</strong> Palo <strong>di</strong> può risalire alla prima metàde l secolo XIV.Nel loro ambito <strong>in</strong>fatti le pene più pesanti <strong>di</strong> 4 lire o <strong>di</strong> 4 fior<strong>in</strong>i (71, 72,86) e <strong>di</strong> 3 lire (40, 42, 44) sono comm<strong>in</strong>ate per categorie <strong>di</strong>verse dai ban<strong>di</strong>campestri, mentre per questi ultimi - a parte <strong>il</strong> caso <strong>di</strong> taglio <strong>di</strong> una piantafruttifera punito con 60 sol<strong>di</strong> - tutte le pene si aggirano tra un m<strong>in</strong>imoassoluto <strong>di</strong> un denaro ed un massimo <strong>di</strong> venti sol<strong>di</strong>, relativamente frequente.94
Il <strong>di</strong>ritto pubblièoGià abbiamo osservato Come non siano formalizzate nei capitoli moltedelle prassi e delle regole relative all'amm<strong>in</strong>istrazione della cosa pubblicaed<strong>in</strong> particolare alle funzioni dei pubblici ufficiali.L'obbligo che <strong>il</strong> Podestà ha <strong>di</strong> giurare l'osservanza degli statuti al momento<strong>in</strong> cui assume la sua carica (84), già contenuto nella parte più antica deicapitoli, è <strong>in</strong>vece replicato al primo posto dell'aggiunta approvata <strong>il</strong> 20<strong>di</strong>cembre 1538 e la medesima prescrizione vale anche per i consoli (1); gli unie gli altri devono amm<strong>in</strong>istrare la giustizia non <strong>in</strong>dulgendo nè a destra nè as<strong>in</strong>istra, ma, avendo del tutto le mani pulite, osservare i capitoli così come suona lalettera e avendo posposta ogni simulazione; per <strong>il</strong> solo Podestà sono previstealcune particolari norme (77, 80, 83 e 86), mentre delle <strong>di</strong>verse funzionispettanti ai consoli emergono soltanto quelle <strong>di</strong> amm<strong>in</strong>istrare la giustizia i nalternativa con <strong>il</strong> Podestà per quasi tutti i reati considerati negli statuti,nonchè altre particolari <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> viab<strong>il</strong>ità (57), <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a delraccolto dell'uva (74), <strong>di</strong> esazione delle collette cioè delle impostestraord<strong>in</strong>arie(75) e <strong>di</strong> pagamento del salario del Podestà (77).In modo implicito sono riservate al Podestà alcune funzioni (16, 66, 85),tra le quali risulta <strong>di</strong> particolare <strong>in</strong>teresse <strong>il</strong> niolo che egli deve tenere nelpromuovere, quando nascono vertenze tra gli uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Palo<strong>di</strong>, eventualiarbitrati pro expensis evitan<strong>di</strong>s et ut o<strong>di</strong>a cessent <strong>in</strong>ter ipsaspartes.L'esistenza dei consiglieri risulta soltanto dalla menzione che se ne fa i nalcuni capitoli (57, 60, 67, 77). Sono <strong>in</strong>vece regolamentati con una certaprecisione gli estimatori (61 e 70), mentre gli esattori (60), i massari delcomune (3, 75) e quelli delle chiese parrocchiali (63), .i campari (3), im<strong>in</strong>istrali (16), i nunzi pubblici (23) e <strong>il</strong> notaio della curia che funge ancheda cancelliere comunale (42) sono ricordati solo occasionalmente.Anche i due più importanti organismi rappresentativi dell'<strong>in</strong>teracomunità, l'assemblea popolare (arengo) ed <strong>il</strong> consiglio, sono citati una solavolta (82, 2).Di un certo <strong>in</strong>teresse sono le norme che pertengono alla potenzialmente benpiù ampia tematica concernente la regolamentazione del commercio, dellaviab<strong>il</strong>ità, delle acque, dell'igiene pubblica e della caccia: essendo <strong>in</strong>fattiescluso <strong>il</strong> proposito <strong>di</strong> una trattazione <strong>di</strong> carattere organico, risulta ancora unavolta chiaro che negli statuti sono state formalizzate soprattutto le prassi e Ieregole più importanti o quelle più controverse, <strong>in</strong> quanto potevano sacrificare<strong>in</strong>teressi <strong>in</strong><strong>di</strong>viduali.Ricor<strong>di</strong>amo <strong>in</strong> proposito la normativa che riguarda le vie comuni e quellevic<strong>in</strong>ali, delle quali viene stab<strong>il</strong>ita con precisione la larghezza rispettiva, chenelle curve deve essere anche maggiore, <strong>in</strong> relazione al fatto che <strong>il</strong> veicolo p i ùusato è la lesa (una slitta con tavole, senza ruote) tra<strong>in</strong>ata dai buoi (35);ricor<strong>di</strong>amo anche la proibizione <strong>di</strong> usare reti per la cattura delle pernici (71)ed <strong>il</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> cacciare certe speci (71), nonchè la proibizione <strong>di</strong> tagliare Ie95
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