-6-tal' via uve, sotto pena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> due e mezzo per sapello, eper ogni uva matura guastata ossia portata via da esso, denarisei <strong>di</strong> Genova l e se sarà agresto denari due <strong>di</strong> Genova perogni uva, ed altrettanto per l'emenda, ma <strong>di</strong> notte paghì ed<strong>in</strong>corra <strong>in</strong> pena doppia, e che sia <strong>in</strong> elezione del!' accusanteo denunciante prendere detta emenda, o la estimazione deldanno dato dall' accusato <strong>in</strong> dette vigne.12.Di non pigliare i frutti.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che se alcuna persona piglierà eporterà via castagne, ghiande o altri frutti contro la volontà<strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui saranno, <strong>in</strong>corra nella pena, se porterà viadetti frutti <strong>in</strong> sacco, cavagno, o <strong>in</strong> seno, o <strong>in</strong> qualsiasi altromodo, <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> c<strong>in</strong>que <strong>di</strong> Genova per ognuno, e per ogni volta,ed altrettanto per l'emenda, ma se non li porterà. via pagh<strong>il</strong>a metà <strong>di</strong> detta pena, ed altrettanto per l'emenda, e che sia<strong>in</strong> elezione <strong>di</strong> chi ha patito <strong>il</strong> danno prendere detta emendao l'estimazione del detto danno.13.Di non rastrellare, nè portar via fieno dai prati altrui.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che niuno ar<strong>di</strong>sca e presumi rastrellarenei prati altrui contro la volontà <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui fosse,f<strong>in</strong>chè <strong>il</strong> fieno non sarà tagliato, e portato via dal prato.Sim<strong>il</strong>mente che niuno ar<strong>di</strong>sca pigliare, nè portar via. fienosegato dai prati, come sopra, contro la volontà del padronedel prato, sotto pena <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> due <strong>di</strong> Genova per ognuno;e per ogni volta, ed altrettanto per l'emenda, ed <strong>in</strong>oltresia tenuto restituire <strong>il</strong> fieno portato via all' accusatore odenunziatore.130
Di-7-14·.non porre <strong>il</strong> fuoco nei castagneti,e nemmeno nei boschi altrui.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che <strong>il</strong> Podestà, o Console davantia cui sarà data l' accusa, ossia denunzia, sia tenuto e possaprendere per la pena a quella persona che ha posto <strong>il</strong> fuoconei castagneti, o boschi altrui, ossia <strong>in</strong> alcuna parte <strong>di</strong> essi,fuori che nei suoi propri, sol<strong>di</strong> venti <strong>di</strong> Genova per ciascunapersona e per ogni volta, e <strong>di</strong> più far emendare <strong>il</strong> dannoa chi l' ha patito, e se pagare non potrà detta pena e danno,sia forestato c ban<strong>di</strong>to dal Luogo e Giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>,dal quale bando e forestazione sottrarsi non possa, se primanon sia d'accordo con quello <strong>il</strong> quale avrà sofferto <strong>il</strong> danno,e pagherà detta pena.15.Dell' <strong>in</strong>vasione del possesso altrui.È statuito ed ord<strong>in</strong>ato, che chiunque entrerà, <strong>in</strong>vaderà,ossia occuperà violentemente con mala maniera <strong>il</strong> possesso <strong>di</strong>alcuna cosa immob<strong>il</strong>e contro la volontà del pacifico possessore<strong>di</strong> essa, ossia spogliando esso possessore della stessacosa, e privando <strong>il</strong> medesimo <strong>di</strong> fatto del possesso <strong>di</strong> quella,si condanni e punisca dal Podestà, o Console <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, davantial quale sarà data l'accusa o denunzia, <strong>in</strong> sol<strong>di</strong> venti<strong>di</strong> Genova, per ogni volta, e <strong>di</strong> più si condanni a restituirela stessa cosa a quello che sarà stato <strong>di</strong> detto possesso spogliato<strong>di</strong> fatto, e detto signor Podestà, o Console non siatenuto, nè debba sentire tal <strong>in</strong>vasore, occupatore, e spogliatore,nè ad esso render ragione, se vorrà agire ° sperimentaredella proprietà <strong>di</strong> essa cosa, se prima non restituisca <strong>il</strong>possesso dell'istessa cosa al possessore pacifico, e spogliato<strong>di</strong> fatto come sopra.131
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