Il rev. Sasso ci <strong>di</strong>ce anche che <strong>il</strong> monastero <strong>di</strong> San Remigio, prima che lapalude venisse bonificata, sorgeva sul monte che unisce la Guar<strong>di</strong>a ed iRanieri.Ma se i Benedett<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Castiglione Parmense vengono nella nostra zonaper restaurarne l'agricoltura, da Genova, oltre quelli <strong>di</strong> San Siro giàricordati, ne vengono altri, con l'obiettivo prioritario <strong>di</strong> fornire assistenza aiviandanti. Nei primi decenni del Duecento, <strong>in</strong>fatti, quando ormai, trascorsoquasi due secoli dalla donazione Adalbert<strong>in</strong>a, si può f<strong>in</strong>almente <strong>di</strong>re che essaha raggiunto i suoi effetti, troviamo, <strong>in</strong> due atti <strong>di</strong> donazione <strong>di</strong> una parte delBosco <strong>di</strong> Rovereto presso Gavi, la conferma che anche i monaci <strong>di</strong> Sant'Andrea<strong>di</strong> Sestri e quelli <strong>di</strong> Tiglieto sono operanti rispettivamente <strong>in</strong> quel <strong>di</strong> Bisioed a Bosco Marengo!", ed altri documenti ancora attestano la loro presenza aVoltaggio e a Castrum Vetus.Pers<strong>in</strong>o le monache eisterciensi partecipano, alla f<strong>in</strong>e del XII secolo, allanuova ondata <strong>di</strong> attività colonizzatrice e alla istituzione della rete alberghieraper la ripresa dei traffici. Colorata <strong>di</strong> miracolosi particolari è l aleggenda che fra Jacopo d'Acqui, nel suo Chronicon Imag<strong>in</strong>is Mun<strong>di</strong>, ciriporta circa la nascita <strong>di</strong> questo monastero e la sua consacrazione'{. Egli narrache una nob<strong>il</strong>donna genovese, transitando nelle parti dette <strong>di</strong> Banno, videuna gall<strong>in</strong>a bianca con una gran moltitud<strong>in</strong>e <strong>di</strong> polli bianchi e, ammonita daun sogno, costruì <strong>in</strong> quel luogo un monastero <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>venne Abbadessa.Aggiunge fta Jacopo che <strong>il</strong> vescovo <strong>di</strong> T ortona, venuto nel 1158 a consacrarnel'altare, <strong>in</strong>spiegab<strong>il</strong>mente nelle orazioni liturgiche si sbagliò più volte,cosicchè f<strong>in</strong>ì per dare al monastero una doppia <strong>in</strong>titolaziorie: a Santa Maria ealla Santa Croce, la medesima <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> Tiglieto.In base a questa constatazione e ad altri elementi non vi è dubbio che Ianascita del Monastero <strong>di</strong> Banno sia avvenuta ad opera della' Ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Tiglieto,ma che lo stesso, <strong>in</strong>izialmente, sia stato unicamente masch<strong>il</strong>e. Solo alla f<strong>in</strong>edel secolo esso verrà affiancato da un altro femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, fondato da GiacomaCanefri, una nob<strong>il</strong>donna <strong>di</strong> Sezza<strong>di</strong>o, e da alcune appartenenti a nob<strong>il</strong>i famigliegenovesi18.Il monastero genovese <strong>di</strong> San Siro riceve nel 1065, un'altra donazione,consistente <strong>in</strong> due massarizie site <strong>in</strong> Tramontana, rette e lavorate da Benedettoe Bernardo massari, uom<strong>in</strong>i liberi.16 _ Il 4.1.1127, con atto stipulato nel monastero <strong>di</strong> Sant'Eusebio <strong>di</strong> Gavi, (C.DESIMONI, Annali, p. 12) e con altro atto dello stesso anno (F.GUASCO DI BISIO,Dizionario feudale degli antichi stati sar<strong>di</strong> e della Lombar<strong>di</strong>a, P<strong>in</strong>erolo, 19Il, p.239). Le donazioni sono fatte dal marchese Alberto <strong>di</strong> Gavi (ve<strong>di</strong> anche D.T.MORENO e G.P.MARISCOTTI, Documenti su <strong>di</strong> un fondazione cistercense nellaVal Lemme: Bisio, <strong>in</strong> "Nov<strong>in</strong>ostra", Novi L., n. 4, <strong>di</strong>co 1966).17 _ F.GASPAROLO, Memorie storiche <strong>di</strong> Sezzè Alessandr<strong>in</strong>o - L'abbazia <strong>di</strong> S.Giust<strong>in</strong>a, voli. 2, Alessandria, 1912, val. II, doc. VI.18 _ F.GASPAROLO, Memorie, val. I, p. 221 e sgg.16
La vicenda <strong>di</strong> San RemigioIprimor<strong>di</strong>La prima testimonianza documentata della avvenuta e<strong>di</strong>ficazione delmonastero <strong>di</strong> San Remigio <strong>in</strong>terviene però solo quando è ormai trascorso oltreun secolo dalla donazione adalbert<strong>in</strong>a. Ce la offrono due bolle pontificie,con le quali a breve <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e 1143 ed <strong>il</strong> lO maggio1144, rispettivamente papa Innocenzo II e papa Lucio II confermano SanRemigio ed altre <strong>di</strong>pendenze alla casa madre <strong>di</strong> San Maria <strong>di</strong> Castiglione, chea sua volta, risulta <strong>di</strong>pendere <strong>di</strong>rettamente dalla Sede Apostolica, cui pagavacenso 19.Nel 1188 San Remigio hagià, come sua <strong>di</strong>pendenza, la vic<strong>in</strong>a chiesa <strong>di</strong>Santo Stefano: ed all'<strong>in</strong>torno si sono ormai formate due importanti comunitàagricole, due v<strong>il</strong>le, che si oppongono con successo al tentativo della vic<strong>in</strong>aMoloresoa'o<strong>di</strong>ermMormc)<strong>di</strong> attrarrerdIasaorbi1aÌGwlchi mi POIIl'Ii.Le due v<strong>il</strong>le "<strong>in</strong> potestatiae Pallo<strong>di</strong>", San Remigio e Santo Stefano, giàhanno, come la stessa Molonesio, i loro s<strong>in</strong>daci, e si sono qu<strong>in</strong><strong>di</strong> affrancate,almeno amm<strong>in</strong>istrativamente, dal dom<strong>in</strong>io assoluto degli Obertenghimarchesi <strong>di</strong> Gavi e <strong>di</strong> Paro<strong>di</strong>, <strong>di</strong>scendenti dal marchese Adalbertot",La pretesa del Vescovo <strong>di</strong> TortonaNon solo i Comuni <strong>di</strong> Genova e <strong>di</strong> Tortona, ma anche le rispettive <strong>di</strong>ocesisi contendono questa fetta dell'Oltregiogo: così <strong>il</strong> monastero <strong>di</strong> San Remigioè costretto a <strong>di</strong>fendere contro <strong>il</strong> Vescovo <strong>di</strong> Tortona la sua <strong>di</strong>pendenza da S.Maria <strong>di</strong> Castiglione.Nell'importante processo del 1228 <strong>il</strong> procuratore del Vescovo <strong>di</strong> Tortonavorrebbe provare che, se non <strong>il</strong> monastero, comunque la chiesa <strong>di</strong> San Remigioappartiene alla Diocesi <strong>di</strong> T ortona, <strong>di</strong>pendendo dalla Pieve <strong>di</strong> Gavi.E così i testimoni dell'una e dell'altra parte si danno battaglia: quellifavorevoli al Vescovo <strong>di</strong> Tortona, tra cui troviamo <strong>il</strong> prete Vassallo <strong>di</strong>Tramontana ed un certo Odd<strong>in</strong>us de Prato/ungo, affermano che un nunzio delPriore <strong>di</strong> San Remigio ricevette al sabato santo <strong>il</strong> Crisma dalla Pieve <strong>di</strong> Gavie così pure che alcuni chierici della chiesa <strong>di</strong> San Remigio ricevettero g I iord<strong>in</strong>i dal Vescovo <strong>di</strong> Tortona ed <strong>in</strong>tervennero al capitolo del vescovo stesso.Ribattono i monaci <strong>di</strong> San Remigio che ciò avvenne "propter guerram e<strong>di</strong>mpe<strong>di</strong>mentum ternporis" e che i loro chierici possono ricevere gli ord<strong>in</strong>i19 _ A. FERRETTO, Documenti genovesi <strong>di</strong> Novi e Valle Scrivia. VoI. I, doc.XXXVIII e XXXIX.:>l _ E. PODESTÀ. Mornese nella storia dell'Oltregiogo Genovese (tra <strong>il</strong> 1000 e <strong>il</strong>1400), Genova 1983.17
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