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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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tavolini fino quasi a contatto con le innumerevoli auto e motociclette parcheggiate, anzi<br />

ammassate, lungo quasi tutte le strade, etc., etc.<br />

Eppure per Roma e per Parigi la fama universale <strong>di</strong> città meravigliose e mete ambitissime <strong>da</strong><br />

ogni viaggiatore non è certamente immeritata: non sono infatti trascorsi tantissimi anni <strong>da</strong><br />

quando giungere e soggiornare a Roma o a Parigi era semplicemente “piacevolissimo”: ci si<br />

sentiva accolti e ben serviti, ci si sentiva inevitab<strong>il</strong>mente coinvolti, assorbiti e finalmente<br />

trasportati <strong>da</strong> un’atmosfera che era pregna <strong>di</strong> bellezze, tra<strong>di</strong>zioni e cultura.<br />

Ebbene, nonostante quelle bellezze, quelle tra<strong>di</strong>zioni e quella cultura -per fortuna e per ora- ci<br />

siano ancora, si fa sempre più fatica a scoprirle e a goderne, mentre si è costretti ad essere<br />

intenti a come <strong>di</strong>stricarsi tra <strong>il</strong> traffico, tra i semafori, tra le buche stra<strong>da</strong>li, tra i tavolini sui<br />

marciapie<strong>di</strong>, tra gli homeless e i ven<strong>di</strong>tori ambulanti d’ogni genere e d’ogni cosa, tra targhe<br />

stra<strong>da</strong>li sbia<strong>di</strong>te o inesistenti, o mentre ci si deve preoccupare <strong>di</strong> come e con quanto anticipo<br />

dover raggiungere l’aeroporto o la stazione, sempre congestionati e ormai immancab<strong>il</strong>mente<br />

in pre<strong>da</strong> alle folle turistiche o al caos generato <strong>da</strong> qualche probab<strong>il</strong>e sciopero selvaggio, come<br />

quello degli agricoltori francesi che in pieno agosto hanno deciso <strong>di</strong> manifestare incolonnando<br />

i loro trattori lungo le principali arterie stra<strong>da</strong>li della Francia per protestare contro non so<br />

quale loro “<strong>di</strong>ritto parrocchiale violentato”.<br />

Bene, fin qui <strong>il</strong> racconto è stato fac<strong>il</strong>e, però adesso viene la parte <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e: come e cosa<br />

rispondere alle domande sul perché <strong>di</strong> tali scomode e sgradevoli circostanze; perché quei<br />

cambiamenti in peggio; <strong>da</strong> cosa o <strong>da</strong> chi sono determinati tali così evidenti peggioramenti?<br />

Forse può anche sembrare ovvio, ma io con gli anni me ne sono definitivamente convinto: per<br />

tutto ciò che a qualità dei servizi <strong>di</strong> una moderna città ci si voglia riferire, la quasi totalità delle<br />

responsab<strong>il</strong>ità deve essere attribuita -nel bene e nel male- al sin<strong>da</strong>co <strong>di</strong> turno (e con lui alla<br />

sua squadra amministratrice): ho infatti potuto costatare <strong>di</strong> persona e in più occasioni, in<br />

varie città appartenenti a paesi tra <strong>di</strong> essi molto <strong>di</strong>fferenti, ra<strong>di</strong>cali e quasi incre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>i<br />

trasformazioni positive verificatesi in un lasso <strong>di</strong> tempo relativamente breve, spesso solo<br />

pochi anni corrispondenti a una o due consecutive ripetute amministrazioni comunali, e senza<br />

che quel lasso sia coinciso con un qualche altro evento esterno <strong>di</strong> una qualsiasi natura o entità<br />

tale <strong>da</strong> aver inciso sulla stessa trasformazione.<br />

È mon<strong>di</strong>almente conosciuta la profon<strong>da</strong> trasformazione <strong>di</strong> New York avvenuta tra gli anni<br />

1994 e 2001 -gli otto anni del sin<strong>da</strong>co Rudolph Giuliani- grazie alla quale la città, tra tanti altri<br />

miglioramenti, riuscì a perdere la sua consoli<strong>da</strong>ta fama <strong>di</strong> capitale dell’incuria, della violenza e<br />

della pericolosità. Il sin<strong>da</strong>co Giuliani centrò la sua azione amministrativa su quelli che erano<br />

tre aspetti assolutamente critici della città all’epoca della sua elezione: crimine organizzato,<br />

sv<strong>il</strong>uppo economico e educazione. Alla fine del man<strong>da</strong>to <strong>di</strong> Giuliani, i crimini si erano ridotti<br />

del 65% e gli assassinii del 70%, New York che era ben conosciuta nel mondo intero per la<br />

pericolosità delle sue strade fu <strong>di</strong>chiarata <strong>da</strong>l FBI la citta più sicura degli Stati Uniti. Giuliani<br />

intraprese una coraggiosa riforma tributaria municipale e applicò una rigorosa <strong>di</strong>sciplina<br />

fiscale trasformando in superavit l’enorme deficit ere<strong>di</strong>tato, e durante la sua amministrazione,<br />

i posti <strong>di</strong> lavoro privati in città s’incrementarono enormemente. Il turismo internazionale<br />

riconquistò New York e tutte le scuole della città conobbero ra<strong>di</strong>cali miglioramenti.<br />

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