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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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L'approdo della motobarca al Casale:<br />

un altro errore <strong>da</strong> registrare nella storia del nostro porto<br />

Certamente questa volta <strong>il</strong> nuovo e clamoroso errore tecnico commesso <strong>da</strong>gli ingegneri nel<br />

porto <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, non meriterà <strong>di</strong> passare alla storia, sia per la sua piccolezza e sia per la sua<br />

risib<strong>il</strong>ità. Un errore piccolo e risib<strong>il</strong>e che, anche se pertanto non trapasserà l'ambito della<br />

cronaca citta<strong>di</strong>na, è comunque sufficiente a stimolare qualche considerazione e riflessione.<br />

Niente <strong>di</strong> comparab<strong>il</strong>e, infatti, con <strong>il</strong> ben più grave e famoso errore tecnico commesso quasi<br />

duecento cinquanta anni fa <strong>da</strong>ll'ingegnere Andrea Pigonati nel suo "riaprimento" del canale <strong>di</strong><br />

comunicazione tra <strong>il</strong> porto interno e quello esterno.<br />

Difatti, sto facendo riferimento alla storica fermata della motobarca ai pie<strong>di</strong> della scalinata del<br />

Casale che, dopo essere stata chiusa più <strong>di</strong> due lunghi anni per <strong>da</strong>re luogo alla realizzazione <strong>di</strong><br />

alcuni lavori <strong>di</strong> riparazione e riqualifica della banchina, è stata finalmente riaperta <strong>da</strong> qualche<br />

mese ma non è ancora agib<strong>il</strong>e, semplicemente ed incre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>mente perché, sia le bitte troppo<br />

basse e sia i moderni e costosi <strong>di</strong>stanziatori protettori in gomma collocati sul bordo della<br />

banchina d’attracco, sono del tutto incompatib<strong>il</strong>i con le operazioni della motobarca.<br />

Ma lo si può credere? Ma come è possib<strong>il</strong>e che ciò sia accaduto, nonostante una formale<br />

progettazione e dopo una così prolungata realizzazione dei lavori? Quanti ingegneri:<br />

progettisti, revisori, supervisori, <strong>di</strong>rettori dei lavori, etc. hanno lavorato -ed immagino che<br />

abbiano anche riscosso- su quest'opera, per poi commettere un così banale e risib<strong>il</strong>e errore,<br />

senza neanche accorgersene in tempo ut<strong>il</strong>e a risparmiare questa figuraccia?<br />

Andrea Pigonati, per l'epoca <strong>il</strong> più rinomato ingegnere idraulico del regno, nel 1775 fu<br />

incaricato <strong>da</strong>l re <strong>di</strong> Napoli Fer<strong>di</strong>nando IV, poi Iº delle Due Sic<strong>il</strong>ie, <strong>di</strong> risolvere <strong>il</strong> gravissimo e<br />

pluricentenario problema dell’occlusione del canale del porto, ostruito nel 1449 in seguito alla<br />

scellerata decisione del principe <strong>di</strong> Taranto e signore <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, Giovanni Orsini Del Balzo:<br />

«... Là dove l´imboccatura del canale era attraversata <strong>da</strong> una catena assicurata lateralmente<br />

alle torrette site sulle due sponde, fa affon<strong>da</strong>re un bastimento carico <strong>di</strong> pietre, ed ottura<br />

siffattamente <strong>il</strong> canale <strong>da</strong> permetterne <strong>il</strong> passaggio solo alle piccole barche. Non l´avesse mai<br />

fatto! Di qui l´interramento del porto, causa grave della malaria e della mortalità negli abitanti.<br />

Meglio forse, e senza forse, sarebbe stato se alcuno dei temuti occupatori si fosse impadronito<br />

<strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, prima che <strong>il</strong> principe avesse potuto man<strong>da</strong>re ad effetto <strong>il</strong> malaugurato <strong>di</strong>segno. Fu<br />

fac<strong>il</strong>e e poco costoso sommergere un bastimento carico <strong>di</strong> pietre e i posteri solo conobbero la<br />

fatica e <strong>il</strong> denaro che abbisognò per estrarlo e render libero nuovamente <strong>il</strong> canale. Più <strong>da</strong>nnosa<br />

ai citta<strong>di</strong>ni fu questa precauzione del principe, che temeva <strong>di</strong> perdere un brano del suo stato,<br />

che non tutte le antecedenti e seguenti devastazioni. L´opera inconsulta del principe fu<br />

naturalmente malveduta <strong>da</strong>lla città, la quale prevedeva le tristi conseguenze. Ma <strong>il</strong> fatto era<br />

compiuto...» -Ferrando Ascoli-<br />

Ebbene, l’ingegnere Pigonati, sic<strong>il</strong>iano <strong>di</strong> Catania e tenente colonnello del genio, si recò a<br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, fece d<strong>il</strong>igentemente tutti gli stu<strong>di</strong> del caso e presentò <strong>il</strong> suo progetto al re Fer<strong>di</strong>nando<br />

<strong>il</strong> quale, nonostante <strong>il</strong> costo molto impegnativo preventivato per la realizzazione del progetto,<br />

ne approvò l'esecuzione, mostrando <strong>di</strong> essere un lungimirante amministratore della cosa<br />

pubblica, nonché <strong>di</strong> nutrire una grande considerazione per la città <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> e per <strong>il</strong> suo<br />

celeberrimo porto.<br />

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