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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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E veniamo al dunque, veniamo alla qualità e alla varietà dell'offerta negli Starbuks. Ebbene in<br />

quanto a varietà, niente <strong>di</strong> cui lamentarsi, anzi -per i miei gusti- ce n'è decisamente troppa. E<br />

la qualità?<br />

Mio figlio che abita a San Francisco e che è un patito del caffè espresso -lui stesso ogni sabato<br />

tosta <strong>il</strong> caffè, che poi preparerà e berrà a casa sua durante la settimana, dopo aver miscelato i<br />

chicchi ver<strong>di</strong> provenienti <strong>da</strong> minimo tre o quattro tipi <strong>di</strong> caffè, rigorosamente preselezionati- è<br />

assolutamente convinto che <strong>il</strong> caffè espresso che si serve in Starbuks è <strong>di</strong> una qualità scadente,<br />

e non solo a confronto <strong>di</strong> un espresso preparato a casa sua o <strong>di</strong> uno servito in un buon bar<br />

italiano, ma anche a confronto <strong>di</strong> un buon espresso servito in una delle, ormai molte e<br />

abbastanza <strong>di</strong>ffuse in California, caffetterie che lui conosce in San Francisco e <strong>di</strong>ntorni: È vero,<br />

lo confermo, ho avuto modo <strong>di</strong> comprovarlo con lui in più d’una occasione, a San Francisco e<br />

in molti altri luoghi californiani e anche in alcuni altri stati nor<strong>da</strong>mericani.<br />

Io però sarei un po’ più indulgente con Starbuks a proposito della qualità del suo caffè<br />

espresso, se non altro in profondo riconoscimento al suo indubbio e assolutamente<br />

determinante contributo alla <strong>di</strong>ffusione della cultura del buon caffè in tutta l’America: senza<br />

Starbuks, ne sono assolutamente convinto, in America non sarebbero mai sorti gli ormai<br />

numerosi e sempre più <strong>di</strong>ffusi caffè <strong>di</strong> ottima qualità… prezzo a parte!<br />

Tanto per spiegarmi meglio: io non prenderei mai un espresso <strong>di</strong> Starbuks al posto <strong>di</strong> un<br />

“buon espresso” <strong>di</strong> un bar italiano, ma negli Stati Uniti, se non ho a portata <strong>di</strong> mano una delle<br />

buone caffetterie <strong>di</strong> cui commentavo prima, allora un caffè Starbuks -probab<strong>il</strong>mente molto<br />

vicino- mi appaga la voglia in una maniera, <strong>di</strong>rei, quasi sempre accettab<strong>il</strong>e. E in un qualsiasi<br />

altro paese del mondo, americano, asiatico, oceanico, africano ed europeo, uno Starbuks può<br />

ad<strong>di</strong>rittura rappresentare una salvazione, all’ora <strong>di</strong> voler bere un caffè dopo pranzo o un<br />

cappuccino a colazione. Direi, insomma, che la qualità Starbuks è sempre e comunque una<br />

garanzia -ut<strong>il</strong>issima in tanti posti della terra fuori d’Italia- che la qualità del caffè non scen<strong>da</strong> al<br />

<strong>di</strong>sotto <strong>di</strong> una determinata linea rossa!<br />

Ma ritorniamo all’origine <strong>di</strong> questo scritto, alla notizia cioè della prevista apertura del primo<br />

bar Starbuks in Italia e alla doman<strong>da</strong>: come andrà a finire? La mia risposta? Chissà! Dipende! A<br />

M<strong>il</strong>ano? Una città moderna, europea oltre che italiana, con tanti turisti, con tanti giovani e con<br />

tanti stranieri? Eventualmente potrà an<strong>da</strong>re a finir bene… forse! Ma “si”, probab<strong>il</strong>mente “si”,<br />

se lo si vuol presumere <strong>da</strong>lla personalità del “personaggio” Howard Shultz.<br />

Schultz, infatti, al quale lo straor<strong>di</strong>nario successo non ha certo offuscato l’intelligenza, ha<br />

recentemente <strong>di</strong>chiarato: «Il primo Starbucks italiano, renderà omaggio alla cultura italiana,<br />

avrà un bancone come nei bar italiani e servirà una miscela <strong>di</strong> caffè creata apposta per i gusti<br />

italiani. Sarà un classico, <strong>di</strong>namico ed elegante caffè Starbucks, ma in termini <strong>di</strong> esperienza, <strong>di</strong><br />

atmosfera e <strong>di</strong> design, si noterà subito <strong>il</strong> profondo rispetto che nutriamo nei confronti del<br />

popolo italiano e della sua cultura del caffè. Starbucks non arriva in Italia con la pretesa <strong>di</strong><br />

insegnare a tostare <strong>il</strong> caffè o a preparare e a consumare un espresso, ma ci arriva con grande<br />

um<strong>il</strong>tà per presentare la nostra interpretazione dell’esperienza del caffè, la cui componente<br />

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