31.12.2017 Views

Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

tutto <strong>il</strong> bicentenario vicereame spagnolo. Aloysio De Torres è infatti ancora ben ricor<strong>da</strong>to a<br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> per aver affrontato <strong>il</strong> problema della sempre più critica carenza d’acqua -<br />

responsab<strong>il</strong>e <strong>di</strong> frequenti epidemie - progettando un acquedotto che fece realizzare con <strong>il</strong><br />

contributo monetario dei citta<strong>di</strong>ni abbienti ed <strong>il</strong> cui emblema fu la fontana monumentale<br />

posta e tuttora funzionante, nella piazza Maggiore, poi piazza Mercato ed ora piazza Vittoria.<br />

I <strong>da</strong>ti demografici riportati nella Cronaca <strong>di</strong> Cagnes e Scalese, a partire <strong>da</strong>ll’anno 1744 sono<br />

anche confrontati con quelli degli Status Animarum. Nella Biblioteca arcivescov<strong>il</strong>e Annibale De<br />

Leo <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, infatti, sono conservati i registri degli Stati delle Anime <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> degli anni<br />

<strong>da</strong>l 1744 al 1850, quando quello <strong>di</strong> Napoli era già <strong>di</strong>ventato - nel 1734 - un regno<br />

in<strong>di</strong>pendente: <strong>il</strong> regno borbonico <strong>di</strong> Napoli, poi delle Due Sic<strong>il</strong>ie. “Il libro delle Anime <strong>di</strong><br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> nel 1754” curato <strong>da</strong> Lore<strong>da</strong>na Vecchio e pubblicato nel 2012, <strong>il</strong>lustra molto bene<br />

tipologia caratteristiche <strong>di</strong> quei registri demografici annualmente comp<strong>il</strong>ati <strong>da</strong>ll’arcivescovato.<br />

Il minimo già segnalato dell’or<strong>di</strong>ne dei 5000 abitanti toccato intorno al decennio tra 1780 e<br />

1790, fu poi nuovamente sfiorato nel 1830: sono gli anni in cui, dopo <strong>il</strong> clamoroso fallimento<br />

dell’opera <strong>di</strong> risanamento del porto realizzata <strong>da</strong>l Pigonati, la situazione economica sociale<br />

sanitaria e quin<strong>di</strong> demografica della città era ripiombata a livelli <strong>di</strong> criticità assoluta, con le<br />

morti superando per vari anni consecutivi le nascite. Lo documentarono dettagliatamente<br />

Giovanni e Francescantonio Monticelli, coa<strong>di</strong>uvati <strong>da</strong> Benedetto Marzolla, in una serie <strong>di</strong> ben<br />

tre memorie in<strong>di</strong>rizzate al re Fer<strong>di</strong>nando IV nel tentativo - finalmente e per fortuna riuscito -<br />

<strong>di</strong> scongiurare per <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> la già decretata con<strong>da</strong>nna alla sparizione <strong>da</strong>lla mappa d’Italia<br />

(Memoria in <strong>di</strong>fesa della città e del porto <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> - F.A. Monticelli, 1833).<br />

“Altri andranno alla ricerca dei testi poetici o epigrafici in cui sono descritte le ansie, le<br />

sconfitte o le vittorie degli abitanti <strong>di</strong> questa città che un giorno fu con<strong>da</strong>nnata allo<br />

spopolamento e che invece vinse l’appello, e la con<strong>da</strong>nna non fu eseguita, per cui ancora un<br />

popolo la abita” (Cronaca dei Sin<strong>da</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> <strong>da</strong>l 1787 al 1860 - R. Jurlaro, 2001).<br />

Nel 1860 <strong>il</strong> regno <strong>di</strong> Napoli fu annesso al regno <strong>di</strong> Sardegna per così integrare <strong>il</strong> nuovo regno<br />

d’Italia in cui, a partire <strong>da</strong>l 1861, si realizzarono con frequenza decennale i censi della<br />

popolazione, che continuano a realizzarsi tuttora integrati annualmente <strong>da</strong>i <strong>da</strong>ti dell’Istat.<br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> entrò a far parte del regno d’Italia con circa 9000 abitanti e la popolazione non smise<br />

<strong>di</strong> crescere tra ogni censo decennale ed <strong>il</strong> successivo: dopo cinquant’anni - nel 1911 - 25692<br />

abitanti e dopo cento - nel 1961 - 70657 abitanti. Poi, nel 1991 si raggiunse <strong>il</strong> massimo<br />

assoluto <strong>di</strong> 95383 abitanti per ri<strong>di</strong>scendere a 88212 nel censo del 2011, quello dei 150 anni.<br />

L’ultimo <strong>da</strong>to Istat, per l’anno 2016, in<strong>di</strong>ca a <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> una popolazione ancora in franca<br />

<strong>di</strong>minuzione, a 87820 abitanti. Un fenomeno, invero, italiano e non solo brin<strong>di</strong>sino: è infatti <strong>di</strong><br />

questi giorni, la notizia che nell'arco <strong>di</strong> otto anni, <strong>da</strong>l 2008 al 2016, le nascite in Italia sono<br />

<strong>di</strong>minuite <strong>di</strong> oltre 100m<strong>il</strong>a unità e che nel 2016 sono stati iscritti all'anagrafe oltre 12m<strong>il</strong>a<br />

bambini in meno rispetto al 2015.<br />

A <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, le nascite nel 2015 sono state 655 contro le 709 del 2014. Ma le morti nello stesso<br />

2015 sono state 850 con quin<strong>di</strong> un saldo negativo <strong>di</strong> 195 ed è a partire <strong>da</strong>l 2012 che a <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>,<br />

quin<strong>di</strong> per già ben cinque anni consecutivi, <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> morti ha superato <strong>il</strong> numero dei nati:<br />

non era mai più accaduto <strong>da</strong> quel lontano e certamente triste 1832.<br />

217

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!