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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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nominato duca <strong>di</strong> Puglia e <strong>di</strong> Calabria. Finalmente, nel 1071, <strong>il</strong> dominio bizantino nel<br />

meri<strong>di</strong>one italiano cessò, con la conquista e la fon<strong>da</strong>zione della contea <strong>di</strong> Lecce e con la con la<br />

presa <strong>di</strong> Taranto e <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> e fon<strong>da</strong>zione del poderoso principato <strong>di</strong> Taranto, al quale fu<br />

ascritta anche <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>.<br />

Contemporaneamente, anche per i due rimanenti principati longobar<strong>di</strong>, <strong>di</strong> Benevento e <strong>di</strong><br />

Salerno, l'arrivo dei Normanni venne a sancire la fine: nel 1053, <strong>il</strong> solito Roberto <strong>il</strong> Guiscardo<br />

conquistò Benevento e nel 1076 Salerno, <strong>di</strong>venendo nel 1078 duca <strong>di</strong> Puglia e Calabria.<br />

Nel luglio del 1127 Guglielmo II, duca <strong>di</strong> Puglia e <strong>di</strong> Calabria, morì senza figli e gli succedette <strong>il</strong><br />

fratello Ruggero, già conte <strong>di</strong> Sic<strong>il</strong>ia, <strong>il</strong> quale in pochi anni finì col riunire sotto <strong>di</strong> sé anche i<br />

restanti posse<strong>di</strong>menti del meri<strong>di</strong>one italiano e, nella notte <strong>di</strong> Natale del 1131, fu incoronato re<br />

del novello Regno <strong>di</strong> Sic<strong>il</strong>ia. Quel regno, nato unendo i territori della contea <strong>di</strong> Sic<strong>il</strong>ia, dei<br />

ducati <strong>di</strong> Puglia e Calabria, del ducato <strong>di</strong> Napoli, del principato <strong>di</strong> Capua e dell’Abruzzo, fu<br />

amministrativamente sud<strong>di</strong>viso in quattro unità: Sic<strong>il</strong>ia, Calabria, Apulia e Terra <strong>di</strong> Lavoro.<br />

I confini delle tre unità continentali furono invero piuttosto lab<strong>il</strong>i e, anche se la loro struttura<br />

amministrativa non fu ben definita, nell’Apulia furono chiaramente compresi, la contea <strong>di</strong><br />

Lecce, la contea <strong>di</strong> Nardò, la contea <strong>di</strong> Soleto e <strong>il</strong> principato <strong>di</strong> Taranto, al quale restò ascritta<br />

<strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, che <strong>da</strong> allora -quin<strong>di</strong>- appartiene “formalmente” alla Puglia.<br />

Poi sotto gli Svevi, nel 1230 Federico II riformò tutta l’amministrazione del regno,<br />

sopprimendo le contee e istituendo nuove unità amministrative, ognuna affi<strong>da</strong>ta a un<br />

giustiziere. La Puglia fu allora sud<strong>di</strong>visa in quattro giustizierati: Bas<strong>il</strong>icata, Capitanata, Terra <strong>di</strong><br />

Bari e Terra d'Otranto in cui fu inclusa <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>.<br />

Il giustizierato della Terra d'Otranto, la cui creazione certificò quin<strong>di</strong> “ufficialmente” per <strong>il</strong> suo<br />

territorio tale denominazione, invero già <strong>da</strong> tempo entrata nel gergo comune, comprese<br />

inizialmente tutta la penisola salentina e una parte della regione delle Murge, estendendosi a<br />

nordovest fino al Bra<strong>da</strong>no e includendo quin<strong>di</strong> anche <strong>il</strong> territorio materano.<br />

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