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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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nella loro sfera d'influenza. In pari tempo, <strong>da</strong>lla Sic<strong>il</strong>ia si puntava sull'Africa settentrionale,<br />

<strong>da</strong>ll'Egitto alle Colonne d'Ercole <strong>da</strong> dove si risaliva lungo le coste della Spagna meri<strong>di</strong>onale.<br />

... Poi, lo sv<strong>il</strong>uppo politico e m<strong>il</strong>itare delle repubbliche marinare portò a una nuova espansione<br />

marittima, commerciale e non solo. A oriente, si stab<strong>il</strong>irono posse<strong>di</strong>menti veneziani e genovesi<br />

nelle isole dell'Egeo e in vari territori dell'Asia Minore nonché del Mar Nero, fino in Crimea e<br />

nel Mare d'Azov. A occidente, Pisa e Genova si inse<strong>di</strong>arono in Corsica e in Sardegna <strong>da</strong> dove<br />

perseguitarono i Saraceni fino alle Baleari e oltre.<br />

... Nell'epopea crociata, quando i crocesegnati e i pellegrini si riversarono in Terra Santa,<br />

furono le navi italiane che ne monopolizzarono <strong>il</strong> trasporto, apportando al contempo un<br />

notevolissimo contributo <strong>di</strong> armi e <strong>di</strong> sangue. E i porti pugliesi e sic<strong>il</strong>iani furono le teste <strong>di</strong><br />

ponte, sia per i traffici civ<strong>il</strong>i che per quelli m<strong>il</strong>itari.<br />

... Si spiega cosí come tutti i più potenti stati europei, e non solo, consapevoli dell'ab<strong>il</strong>ità<br />

maestria e valore dei marinai italiani, si <strong>di</strong>sputassero ammiragli, capitani, p<strong>il</strong>oti e costruttori<br />

navali italiani... - I brin<strong>di</strong>sini Ruggero Flores, Giovanni Castrome<strong>di</strong>ano, Enrico Cavalerio e<br />

Margarito <strong>da</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, ne sono un chiaro esempio -<br />

... Francia, Spagna, Portogallo e Ingh<strong>il</strong>terra, o appresero o perfezionarono i loro or<strong>di</strong>namenti<br />

marittimi alla scuola degli Italiani. E fu lo spirito <strong>di</strong> au<strong>da</strong>cia e <strong>di</strong> avventura che spinse gli<br />

Italiani a tentare le prime esplorazioni atlantiche già durante <strong>il</strong> XIV secolo, rompendo<br />

l'incanto della navigazione <strong>di</strong> cabotaggio e aprendo la via alle gran<strong>di</strong> esplorazioni oceaniche.<br />

... In quello stesso Trecento, inoltre, le flotte genovesi, veneziane, toscane e napoletane, si<br />

volsero anche a Nord, appro<strong>da</strong>ndo regolarmente a Southampton, Londra e Bristol e le case<br />

commerciali e bancarie italiane aprirono f<strong>il</strong>iali a Marsiglia, Lione, Parigi, Barcellona, Siviglia,<br />

Ca<strong>di</strong>ce, Lisbona e nei porti fiamminghi e britannici.<br />

... Alla luce <strong>di</strong> tutto ciò, appare logico e naturale che anche l'epopea della scoperta dell'America<br />

dovesse essere <strong>il</strong> frutto della scienza nautica, della preparazione e dell'intraprendenza degli<br />

Italiani. E, infatti, non fu solo Colombo che portò in America gli Spagnoli che lo soffiarono per<br />

poco ai Portoghesi, ma anche gli Inglesi e i Francesi furono condotti in America <strong>da</strong> navigatori<br />

italiani e poi ancora, Spagna Portogallo e Ingh<strong>il</strong>terra si <strong>di</strong>sputarono accanitamente Vespucci e<br />

Caboto, i cui contributi all'estensione delle scoperte dei nuovi mon<strong>di</strong>, fu decisivo.<br />

Finalmente... La notevole cultura e lo spirito umanistico degli Italiani fecero sì che le nozioni<br />

che gli esploratori an<strong>da</strong>vano conquistando venissero messe a <strong>di</strong>sposizione dell'intera umanità<br />

e non tenute gelosamente segrete com'era l'uso a quel tempo. Colombo e Vespucci<br />

raccontarono, come già avevano fatto i veneziani Marco Polo e Damosto, i loro viaggi. Così<br />

come <strong>il</strong> navigante Pigafetta, descrisse meravigliosamente la circumnavigazione <strong>di</strong> Magellano.<br />

... L'America, scoperta <strong>da</strong>i naviganti Italiani, paradossalmente segnò l'inizio della loro<br />

decadenza a tutto vantaggio delle marine degli stati che s'affacciavano sull'Atlantico, ma per<br />

tutto <strong>il</strong> resto della storia dell'umanità doveva comunque restare in<strong>di</strong>scusso <strong>il</strong> meraviglioso<br />

merito italiano d'aver abbattuto i confini del mondo e d'aver insegnato l'arte della navigazione<br />

oceanica...<br />

Grazie Van Loon per continuare a ricor<strong>da</strong>rcelo e grazie per suggerirci l'immenso potenziale<br />

umano che può scaturire <strong>da</strong>ll'animo <strong>di</strong> chi, con lungimiranza intelligenza ed entusiasmo,<br />

intraprende con decisione la propria navigazione.<br />

gianfrancoperri@gma<strong>il</strong>.com 29 luglio 2017<br />

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