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Via da Brindisi il Blog di Gianfranco Perri

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

"VIA DA BRINDISI” Il Blog di Gianfranco Perri pubblicato su Senza Colonne News il quotidiano online di Brindisi. Un totale di 50 articoli pubblicati tra il 26 di agosto 2013 ed il 31 dicembre 2017: Io Gianfranco residente in ¨Via da Brindisi¨ - La tradizione culinaria di Brindisi: una manifestazione di ancestrale cultura - I have a dream. He had a dream. We had a dream. We have a dream - Di nuovo seduti a tavola: sará un'ossessione tutta brindisina? Ma no... oggi si parla del Cile - Un utilitaristico uso "municipale" della moderna tecnologia comunicazionale - Libri storici di Brindisi gratuitamente on line su Google Books - 11 settembre di 40 anni fa... in Cile - Il prossimo 4 Novembre il Monumento compirà 80 anni - Recuperare la memoria storica cittadina: base indispensabile di cultura e identità - Senza Colonne News: il primo anniversario e la sfida dell’online - Facebook a Brindisi... social network SI e social network NO – Etc., etc.

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Da Sichelgaita ad Angela: dopo 900 anni un’altra donna al governo <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong><br />

Quin<strong>di</strong>, oltre che sulla <strong>da</strong>ta della fon<strong>da</strong>zione, anche su un altro primato <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> batte Roma:<br />

La capitale, dopo essere stata governata <strong>da</strong> cesari e <strong>da</strong> papi, per la prima volta nella sua storia<br />

è oggi formalmente governata <strong>da</strong> una donna, la sin<strong>da</strong>co Raggi. <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> invece, <strong>il</strong> suo primo<br />

governante donna l’ebbe quasi 900 anni fa e quin<strong>di</strong>, oggi, è già la secon<strong>da</strong> volta che nella sua<br />

storia è governata <strong>da</strong> una donna, la sin<strong>da</strong>co Angela Carluccio. Certo, son trascorsi quasi 900<br />

anni, ma un primato è sempre un primato: così come, mentre Roma fu fon<strong>da</strong>ta solo 2769 anni<br />

fa <strong>da</strong> Romolo, <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> fu fon<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> Ercole -o meglio Eracle, vissuto prima della guerra <strong>di</strong><br />

Troia e quin<strong>di</strong> ancor prima <strong>di</strong> 1200 anni avanti Cristo- più <strong>di</strong> 3216 anni fa.<br />

E chi era? Chi fu Sichelgaita, la prima donna della storia che governò <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>?<br />

Correvano i primi decenni del secondo m<strong>il</strong>lennio <strong>da</strong>lla nascita <strong>di</strong> Cristo, quando, dopo ben più<br />

<strong>di</strong> cinquecento lunghissimi e tribolatissimi anni <strong>da</strong>lla caduta dell’impero romano d’occidente<br />

cui <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> era appartenuta, la città finalmente ritornò a far parte <strong>di</strong> uno stato unitario: quel<br />

regno che su quasi tutto <strong>il</strong> meri<strong>di</strong>one d’Italia, fu costituito <strong>da</strong>i Normanni gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong> Roberto,<br />

detto <strong>il</strong> Guiscardo.<br />

Fu nel 1070, dopo una decina <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> lotte che con vicende alterne ebbero <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> come<br />

oggetto della <strong>di</strong>sputa tra i Bizantini e i Normanni, quando questi ultimi, capitanati <strong>da</strong> Roberto<br />

<strong>il</strong> Guiscardo e <strong>da</strong> suo fratello Ruggero -<strong>il</strong> quale asse<strong>di</strong>ò la nostra città- vinsero su Niceforo<br />

Caranteno, l’ultimo governatore bizantino rappresentante in Puglia dell’imperatore d’oriente.<br />

Roberto <strong>il</strong> Guiscardo, conquistata <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, nel 1071 concesse l’amministrazione della città a<br />

Goffredo, uno dei suoi coman<strong>da</strong>nti m<strong>il</strong>itari in quell’impresa, già conte <strong>di</strong> Conversano, figlio <strong>di</strong><br />

sua sorella Emma e marito della longobar<strong>da</strong> Sichelgaita -figlia del cavaliere normanno Rodolfo<br />

conte del Molise e <strong>di</strong> una principessa longobar<strong>da</strong>- <strong>il</strong> quale poi, esercitò a lungo sulla città <strong>il</strong><br />

ruolo <strong>di</strong> governatore.<br />

Da «dominator» <strong>di</strong> <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, Goffredo ne riprese e ne fomentò la ricostruzione, già<br />

incipientemente intrapresa <strong>da</strong>l bizantino Protospatario Lupo dopo gli anni <strong>di</strong> assoluto<br />

abbandono in cui era versata <strong>da</strong>ll’avvento dei Longobar<strong>di</strong> e dopo l’ennesima <strong>di</strong>struzione che la<br />

città aveva subito, nell’anno 838, per opera dei Saraceni Berberi provenienti <strong>da</strong>ll’Africa<br />

settentrionale, invano <strong>di</strong>fesa <strong>da</strong> Sicardo, <strong>il</strong> principe longobardo <strong>di</strong> Benevento che in<br />

quell’occasione riuscì miracolosamente a sfuggire alla morte.<br />

Dopo la morte <strong>di</strong> Roberto <strong>il</strong> Guiscardo, sopraggiunta nel 1085, <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> spettò a Boemondo,<br />

uno dei suoi due figli e <strong>il</strong> conte Goffredo, <strong>di</strong>venuto vassallo <strong>di</strong> Boemondo e con l’appoggio del<br />

papato, oltre a continuare a pro<strong>di</strong>garsi con sua moglie Sichelgaita per far rinascere<br />

fisicamente <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong>, s’impegnò anche a far ritornare a <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> la cattedra <strong>di</strong> San Leucio e<br />

l’arcivescovato che era stato trasferito a Oria fin <strong>da</strong>gli ultimi anni del VII secolo, proprio con<br />

l’arrivo dei Longobar<strong>di</strong>, i quali, non essendo marinai e considerando <strong>Brin<strong>di</strong>si</strong> inut<strong>il</strong>e e<br />

in<strong>di</strong>fen<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e, preferirono razziarla e <strong>di</strong>struggerla anziché lasciarla in mano ai nemici bizantini.<br />

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